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Scrivere il calcio - Due poetiche del verso e una del calcio

di Xavier Renedo
  maradona
Data di pubblicazione su web 21/07/2004  

L'articolo di Valdano è una piccola e preziosa ars poetica del calcio che presenta come esempio uno dei più bei gol della storia. È suscettibile di essere paragonata alla poetica di un autore catalano, poco conosciuto in Italia, Josep Carner (1884-1970). Non l'ho scelto perché è catalano, ma perché le sue idee di poetica, sono dal mio punto di vista, molto vicine a quella elaborata da Valdano con il contributo delle confidenze di Maradona.

Ricordiamo come Maradona decide di non passare il pallone a Valdano perché non riesce a trovare il varco, e prosegue da solo la corsa verso il gol. Valdano rimane stupito dalla rivelazione che "ci fa conoscere come una immagine concreta e fugace attraversi la mente di Maradona come una meteora e venga poi rifiutata. Ricerca, selezione, cambiamento, inganni, misura del tempo e delle distanze, informazione compressa in un flash di lucidità in mezzo di una corsa incredibile". Detto in un altro modo, Maradona si è disfatto già di tre terzini e ha corso quasi cinquanta metri, deve controllare, continuando a correre, il pallone tra i piedi, non deve perdere d'occhio, proseguendo la sua corsa, i tre terzini che sono vicino a lui, e riesce, malgrado tutto, ad avere la mente abbastanza lucida per controllare i giocatori della sua squadra che partecipano all'azione, così come tiene sotto controllo le possibili giocate che, difficoltà permettendo, gli passano per la testa, selezionandole a secondo dei movimenti sia dei terzini inglesi che quello degli attaccanti argentini.

Una delle idee più brillanti sviluppata da Carner nel saggio Virtù d'una parola è la concezione positiva delle difficoltà che si presentano via via al poeta mentre compone. Invece di bastoni fra le ruote diventano stimoli che permettono all'artista di superarsi e di esprimere quello che voleva. Il pensiero di Carner è condensato nella parte finale del suo articolo: "Nella creazione di un poema la libertà consiste nella scelta personale degli ostacoli, veri e propri collaboratori. È proprio a loro, e non a procedure magiche, automatiche o scientifiche che dobbiamo il fatto di poter valorizzare tutte le risorse dell'ombra o della vita segreta, come la possibilità di conseguire la bellezza formale". Maria Corti, autrice di un prezioso articolo sulla creazione poetica - ma che non conosce i testi di Carner - ha scritto che "con assoluta libertà non si costruisce, non si inventa". Poincaré soleva dire "inventare è scegliere": e scelta vuol dire rifiuto di possibilità alternative.

Carner e Valdano sarebbero d'accordo, ma avrebbero aggiunto la sfumatura di una valutazione positiva degli ostacoli e delle difficoltà. Per questo Carner parla di difficoltà collaboratrici e Valdano chiude il suo articolo con questa definizione sintetica del gol di Maradona: "una antologia di bugie raccontate bene e di piani assolutamente frustrati dove l'intelligenza ha saputo essere libera". È evidente la relazione profonda che lega le difficoltà collaboratrici del poeta catalano con i piani assolutamente frustrati del calciatore argentino così come la libertà del poeta con quella del calciatore: essi sanno giocare con quelle difficoltà per marcare un gol con le poesie o per scrivere le giocate.

C'è poi il ruolo essenziale della memoria nella giocata di Maradona. Già Aristotele - e dopo di lui tutta la scolastica medievale - metteva in relazione la memoria con l'immaginazione. E i classici medievali facevano riferimento ai "libri della memoria" e persino un classico minore catalano del Medioevo, parlava della memoria come del libro del giudizio. E in molte poetiche si parla di strette dipendenze tra la memoria e l'immaginazione poetica o creatrice. La memoria infine, nella visione di Carner, è di per se stessa artistica. Essa infatti quando si tratta di inventare nuove realtà giocando con le parole o con il pallone ricorda soltanto quei fatti che in virtù della loro potenza creativa, possono diventare uno stimolo nel momento della creazione e rifiuta tutti gli altri. In questo modo la memoria è il libro che serve alla immaginazione poetica per immergersi nel "conosciuto" - o se si vuole nel "ricordato" - in modo da inventare qualcosa che è inattesa. Quanto ho raccontato in termini astratti, propri d'una poetica, è successo in decimi di secondi nella testa di Maradona nell'istante di prendere una decisione definitiva per il tiro in porta.

Evochiamo di nuovo le parole che Maradona disse a Valdano nella doccia: "Quando mi trovai di fronte al portiere pensai di tirare sul secondo palo, ma mi ricordai della partita di Wembley...". È chiaro in queste parole che soltanto attraverso la memoria - "già artista in se stessa nelle sue scelte" come afferma Carner - Maradona scartò la giocata iniziale prevista e decise il tentativo di una variazione rispetto a Wembley. Fu la memoria che offrì a Maradona un modello nel quale era necessario migliorare il finale. A partire da questo momento l'immaginazione inventò qualcosa di inaspettato: Maradona non tirò al palo sinistro, ma dribblò il portiere inglese e tirò sul primo palo.

Nella Teoria de l'amo poetico Carner si pone il problema della relazione tra l'ispirazione e la creazione poetica, e allude alla "nascita" a sorpresa, gratuita, del verso "regalato allo spirito del poeta". Secondo Carner la parola che l'ispirazione rivela al poeta cade nel sotterraneo dell'oblio, che è anche quello della memoria, e lì produce opera magica in un batter d'occhio". Per spiegare questa relazione magica tra ispirazione e memoria Carner risale ai classici grecolatini, per i quali le muse che ispiravano i poeti erano appunto figlie di Mnemosine, la memoria. Carner ricorda quindi che c'è una relazione stretta tra queste due capacità. Curiosamente il gol di Maradona è da un lato un bell'esempio di relazione feconda tra memoria e ispirazione poetica e dall' altro un esempio delle divergenze tra la creazione letteraria e la creazione sportiva circa il momento in cui il poeta o il calciatore è illuminato dal lampo dell'ispirazione. Per i poeti l'istante dell'ispirazione segna l'inizio della composizione poetica. Ricordiamo la sentenza di Shelley: "Quando s'inizia il poema, l'ispirazione diminuisce". Per i calciatori invece - ma forse anche per i poeti tipo Kleist - siccome il processo di creazione è vertiginoso (e per di più quello che conta, in definitiva, è soprattutto il finale, cioè il gol) l'ispirazione può arrivare in qualsiasi momento ed è molto conveniente che illumini il calciatore nell'istante decisivo che è sempre l'ultimo.












La rete di Maradona
Origine: Città del Messico
Soggetto: : 22 luglio 1986
Argentina - Inghilterra 2-1
51’ e 55’ Maradona (A), 81’
Lineker (I)


 
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