«Funziona a teatro dAnnunzio?» (p. 5). Parte da
questa domanda il quarto volume della rivista «Archivio dAnnunzio» diretta da Ilaria Crotti, Pietro Gibellini e Paolo
Puppa e disponibile on line in open access grazie alle Edizioni Ca
Foscari di Venezia. Quattordici
interventi divisi in due sezioni, Officina
dannunziana e Civiltà dannunziana,
per indagare il rapporto tra il poeta e la scena, nonché lefficacia della sua
drammaturgia sui palcoscenici del Novecento.
In apertura Leonardo
Mancini approfondisce un aspetto poco noto del Vate, e cioè la sua disapprovazione
di fronte allipotesi di una carriera teatrale per il figlio Gabriellino, dal 1904 allievo della
Regia scuola di recitazione di Firenze diretta da Luigi Rasi. Segue un trittico di Giovanni Isgrò, Marzia Pieri
e Alberto Bentoglio su alcuni
allestimenti de La figlia di Iorio
tra il 1927 e il 1982, con un occhio di riguardo alle esperienze pirandelliane.
Simona
Brunetti
sposta lattenzione sullarte di Eleonora
Duse e sul dittico costituito da Sogno
dun mattino di primavera e La città
morta. Con Donatella Gavrilovich
e Paola Martinuzzi lo sguardo si
allarga ai successi di dAnnunzio allestero, con il doppio debutto russo della
Francesca da Rimini (1908) e con
quello francese de Il ferro/Le
Chèvrefeuille (1913). Pièces a cui sono dedicati anche i successivi
interventi di Maria Ida Biggi e Silvia De Min.
La scena dannunziana non si limita però al solo
palcoscenico teatrale. Basti pensare alle trasposizioni cinematografiche o ai
legami con la musica, rispettivamente al centro degli interventi di Fabrizio Borin ed Emilio Sala. A seguire due saggi su esperienze a noi più vicine: i reading dannunziani di Carmelo Bene (Alfredo Sgroi) e gli
adattamenti di Federico Tiezzi (Rossella Mazzaglia). Chiudono il volume
il copione Eleonora o della metamorfosi
di Puppa e la recensione di Matteo
Paoletti al volume di studi sulla Nave
di Montemezzi e dAnnunzio curato da David
Chandler. di Lorena Vallieri
Trascriviamo di seguito l'Indice:
Paolo Puppa, Introduzione
OFFICINA DANNUNZIANA
Leonardo Mancini, «Un
ritrovo di poeti alla ricerca del nuovo»
Marzia Pieri, 1934.
Il giuoco delle parti dietro le quinte de “La figlia di Iorio”
Giovanni Isgrò, DAnnunzio
e il teatro fuori dal teatro
Alberto Bentoglio, Registi
a confronto per “La figlia di Iorio”
Simona Brunetti, La
Natura “dolorosa e appassionante” evocata dallarte di Eleonora Duse
Donatella Gavrilovich, La scena rubata
Paola Martinuzzi, Nellavventura
del teatro francese annunziano
Maria Ida Biggi, Le
tre prime de “Il ferro”
Silvia De Min, Dalla
visionarietà didascalica dannunziana alla scena
Fabrizio Borin, Il
delitto di Giovanni Episcopo
Emilio Sala, Dalla
“compilazione dautore” al poema lirico-sinfonico
Alberto Sgroi, Il
poeta Vate e il poeta attore
Rossella Mazzaglia, «Sognare, forse… morire»
CIVILTà DANNUNZIANA
Paolo Puppa, Eleonora
o della metamorfosi
RECENSIONI
Matteo Paoletti, David Chandler (ed.) [2012] (2014). Essays on the Montemezzi-D'Annunzio"Nave". Norwich: Durrant Pubblishing, 352 pp.
|