Si segnala la pubblicazione,
in edizione digitale, di una raccolta di quattro saggi di Armando Fabio
Ivaldi dedicati allo spettacolo a Genova durante la Restaurazione. Al
centro delle riflessioni le diverse strategie culturali portate avanti da Carlo
Felice
(1821-1831), ultimo discendente della dinastia sabauda, e dal successore Carlo Alberto di Savoia-Carignano
(1831-1848) in un periodo storico difficile, che vide la soppressione della Repubblica Ligure e la
conseguente annessione di Genova al Regno di Sardegna. Un trentennio,
quello dal 1816
al 1848, caratterizzato da turbolenze politiche ed economiche, ma durante il
quale vi furono rilevanti avvenimenti teatrali. Basti pensare allinaugurazione
del Carlo Felice il 7 aprile 1828: un teatro simbolo per i genovesi, che lo
fecero costruire al posto della caserma voluta da Vittorio Emanuele I di Savoia per sopprimere il dilagare delle
simpatie giacobine in città. E proprio il nuovo teatro
è uno tra i protagonisti di un volume che ben promette sin dalla copertina,
dove è riprodotto un poco noto acquarello di proprietà della famiglia paterna
dellautore e di cui sino ad oggi era stata vietata la riproduzione. Lopera,
databile tra il 1892 e il 1901, fu commissionata al pittore francese Dominique-Hubert
Rozier e offre
uniconografia inconsueta del Carlo Felice e della piazza antistante. Eloquente
introduzione alle pagine che seguono, in cui si affrontano alcuni dei temi
salienti della storia dello spettacolo e della scenografia dellOttocento, non
solo ligure: dalla rigida censura della polizia militarizzata creata da Carlo
Alberto per controllare gli spettacoli pubblici, ballo in primis, alle parodie metastasiane di moda tra fine Settecento e
inizi Ottocento, sino alle messe in scena belliniane e ai difficili rapporti
tra cantanti, scenografi e impresari. Chiamando in causa alcuni grandi
personaggi dellepoca quali Giuditta
Pasta, Adelaide Tosi, Michele Canzio e Alessandro Sanquirico. Lorena Vallieri
INDICE
Avrò tregua a dì sì gravi?
Nota di copertina
Prefazione
I. La “suprema dea dei
chiavistelli”. Censura, politica e ballo a Genova durante la Restaurazione
Appendice I
Appendice II
Note I
II. “Chute
et rétablissement de la royauté”: parodie metastasiane fra Sette e Ottocento
(Genova, Napoli, Roma, Torino)
Appendice I
Note II
III: Ut
varietur: scene milanesi e scene genovesi per Norma di Bellini (1831 e 1848)
Appendice I
Note III
IV: Una “Divina”
che snobbò il Teatro Carlo Felice di Genova, una sostituta bizzosa, un
compositore relegato ad Albaro e uno scenografo en impasse (1827-1828)
Appendice I
Appendice II
Appendice III
Note IV
Abbreviazioni
Bibliografia
Indice delle
illustrazioni
Ringraziamenti
Nota
biografica
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