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Philippe Quinault, Jean-Baptiste Lully, Armide, a cura di Filippo Annunziata, ETS 2015 Libri

La collana «Canone teatrale europeo» diretta da Anna Barsotti Annamaria Cascetta per i tipi ETS si è arricchita di una nuova pubblicazione a cura di Filippo Annunziata: la traduzione integrale con testo originale a fronte di Armide, ultima opera di Jean-Baptiste Lully su libretto di Philippe Quinault, rappresentata per la prima volta a Parigi al Théâtre du Palais Royal il 15 febbraio 1686.

Il volume presenta un apparato saggistico che introduce alla lettura di Armide quale opera emblematica della tragédie en musique, meglio conosciuta con tragédie lyrique. Un genere drammaturgico-musicale nato dal progetto politico e culturale sotteso all’assolutismo di Luigi XIV e strettamente legato sia al teatro classico francese di Racine e Corneille, di cui mantenne lo stile recitativo declamatorio, che al ballet de cour e alla comédie ballet, da cui riprese la tematica del merveilleux. Proprio la sua forma complessa, risultato del combinarsi di elementi diversi derivati dalla tradizione, lo rese adatto a soddisfare il gusto di un pubblico raffinato e aristocratico, affezionato ai valori letterari della tragedia classica, ma non alieno da tendenze più edonistiche.

La produzione di Lully nel genere della tragédie lyrique vanta tredici lavori compiuti, di cui dodici su libretto di Quinault. Protagonisti della scena musicale e teatrale francese del secondo Seicento, Lully e Quinault raggiunsero, con Armide, la definitiva canonizzazione del genere. A questo lavoro guardarono gli artisti successivi per indagare i canoni estetici e le strutture portanti della tragédie en musique; ma esso fu anche al centro di importanti controversie filosofiche ed estetiche. Basti qui ricordare la violenta querelle tra Jean-Philippe Rameau e Jean-Jacques Rousseau.

Ma la fortuna di Armide non si deve solo alla sua struttura. Secondo Annunziata essa è punto di arrivo, ma anche di propagazione, di temi comuni al patrimonio letterario, storico e culturale europeo. In particolare, va inserita nel più ampio capitolo della ricezione della Gerusalemme liberata di Torquato Tasso, da cui è tratta la storia della maga Armida e di Rinaldo. Tra i pregi del volume è proprio l’utile catalogo delle opere e dei balletti ispirati alla loro vicenda. Un centinaio di titoli ordinati cronologicamente e corredati da un breve commento con esempi vanno dai numerosi antecedenti secenteschi italiani, quali Francesca Caccini, Claudio Monteverdi, Ottavio Vernizzi e Giulio Rospigliosi, sino alle prove novecentesche di Jean Cocteau e Jean-Luc Godard.

Conclude la pubblicazione una selezionata bibliografia di riferimento.

Indice

Dentro il testo

Inside the text

Armide

In scena

On stage

Selezione bibliografica / Selected bibliography




 
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