"La Nouvelle Vague? Volevamo solo ritrovare la freschezza del primo cinema muto", queste ed altre affermazioni rappresentano la consapevolezza e allo stesso tempo la semplicità di uno dei cineasti che hanno segnato in maniera esemplare la storia del cinema mondiale, François Truffaut, geniale maestro scomparso vent'anni fa, nel 1984, a soli cinquantadue anni. A lui (regista di film indimenticabili come Jules e Jim, I quattrocento colpi, L'ultimo metrò, Effetto notte) CinEuropa di Napoli e France Cinéma di Firenze dedicano un originale volume di interviste inedite a cura di Aldo Tassone dal titolo François Truffaut, professione cinema ed in contemporanea organizzano una retrospettiva itinerante, curata da Françoise Pieri, che attraverserà varie città d'Italia, dove si potranno ammirare nuovamente i 21 film del regista.
Jeanne Moreau, Oscar Werner, Henri Serre in Jules e Jim
Napoli, dal 24 marzo al 4 aprile al Cinema Pierrot di Ponticelli, sarà la prima città a rendere omaggio al regista scomparso; poi sarà la volta di Firenze (2-8 novembre 2004), ed in seguito di Roma, Genova, Parma, Pontedera, Milano. A Napoli interverranno, tra gli altri: Madeleine Morgenstern (moglie e produttrice di Truffaut), Claude Jade (attrice), Antoine Duhamel (compositore), Claude de Givray (sceneggiatore) e probabilmente Fanny Ardant.
Iniziativa doverosa e necessaria per celebrare un regista che ha amato profondamente il cinema e la sua professione, da lui stesso definita in una celebre battuta di Effetto notte: "Chi è il regista? uno a cui fanno di continuo delle domande".
|
|
|
|
|
|