Chi ha paura del cinema americano?
Sono stati resi noti i premi della 74ª edizione della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia. La giuria, presieduta da Annett Bening, ha assegnato il Leone d'Oro come Miglior Film a The Shape of Water, fantasy-horror di Guillermo Del Toro. Scelta insolita, se pensiamo alle pellicole che nelle scorse edizioni hanno ricevuto lo stesso riconoscimento; ma la capacità di deludere le aspettative, ormai lo sappiamo, è una delle caratteristiche del festival veneziano.
Il Leone d'Argento - Gran Premio della Giuria va a Foxtrot di Samuel Maoz, già Leone d'Oro con il suo precedente Lebanon (2009), mentre il Leone d'Argento per la Miglior Regia viene assegnato a un emozionatissimo Xavier Legrand, il cui Jusqu'à la garde riceve anche il Premio come Migliore Opera Prima. Le due Coppe Volpi per il Migliore Attore Femminile e Maschile vanno rispettivamente a Charlotte Rampling per Hannah di Andrea Pallaoro (unico film italiano in concorso a ricevere un premio importante) e a Kamel El Basha per The Insult di Ziad Doueiri.
Il Premio per la Migliore Sceneggiatura viene assegnato a Martin McDonagh per Three Billboards Outside Ebbing, Missouri (altro favoritissimo), mentre il Premio Speciale della Giuria va a Sweet Country di Warwick Thornton. Il Premio Marcello Mastroianni per il Miglior Attore Emergente spetta a Charlie Plummer per Lean on Pete di Andrew Heigh, mentre come nella precedente edizione un'italiana si aggiudica il Premio Orizzonti per il Miglior Film: è Susanna Nicchiarelli per Nico 1988. Tale riconoscimento è stato assegnato dal Presidente di Giuria Gianni Amelio con una speciale menzione all'attrice protagonista, la danese Trine Dyrholm. Resta invece a bocca asciutta, inaspettatamente, Mektoub, My Love: Canto uno di Abdellatif Kechiche.
A mani vuote anche gli altri italiani in concorso. Al film di Paolo Virzì non sono bastate le eccellenti performance di Donald Sutherland e di Helen Mirren. Non ha convinto neanche l'opera seconda di Sebastiano Riso, seppur non priva di elementi di interesse. I Manetti Bros., felicissimi outsider che con il loro musical Ammore e Malavita hanno divertito il pubblico veneziano, devono accontentarsi del Premio Speciale Soundtrack Stars 2017, ideato e prodotto da Free Event, per la colonna sonora composta da Pivio e Aldo De Scalzi (con le canzoni di Alessandro Garofalo, Nelson e Franco Ricciardi).
Per quanto riguarda i film tricolori, questa edizione ci ha consegnato una serie di titoli pregevoli riguardanti Napoli e la Campania: oltre ai Manetti, hanno riscosso consensi la Napoli neomelodica de Il Cratere di Silvia Luzi e Luca Bellino, quella distopica del film d'animazione Gatta Cenerentola di Alessandro Rak, Ivan Cappiello, Marino Guarnieri e Dario Sansone, e infine quella drammatica di L'equilibrio di Vincenzo Marra. A ciò si aggiunga la “chicca” in realtà virtuale di Gomorra VR – We Own The Street di Enrico Rosati. Un anno da incorniciare per la Campania Film Commission, che si impone come una delle più interessanti realtà del settore.
Un'altra considerazione riguarda gli orizzonti geografici. Molteplici e variegati i film provenienti dal continente nordamericano: dal cinema sperimentale di Frederick Wiseman a quello più “classico” di Paul Schrader, passando per il thriller di George Clooney e per la commedia di Alexander Payne, fino al (discusso) horror di Darren Aronofsky. Non sono mancati i “grandi nomi”, la cui presenza sul red carpet ha attirato, come di consueto, uno sciame di fan e paparazzi (George Clooney, Matt Damon, Julianne Moore, Javier Bardem, Jennifer Lawrence, Ethan Hawke e, fuori concorso, Robert Redford, Jane Fonda, Penelope Cruz, Jim Carrey). È il segno, come ha affermato orgoglioso il direttore Barbera, che per il cinema a stelle e strisce la manifestazione lagunare è sempre più un valido strumento di promozione sul mercato internazionale, nonché una buona ipoteca sugli Oscar. Gravity (2013) e La La Land (2016) lo hanno dimostrato, e lo studio system sembra aver recepito il messaggio.
Se il cinema statunitense sembra godere di buona salute, quello del Vecchio continente vacilla: a fronte dei numerosi programmi di supporto attivati dall'Unione europea, i risultati non sono stati quelli sperati.
Infine un'occhiata alle nuove tecnologie. Il nuovo Venice VR Theatre, frutto di un eccellente lavoro di riqualificazione di uno spazio abbandonato, ha ospitato opere pregevoli nella prima rassegna italiana dedicata alla realtà virtuale. A vincere la competizione è Arden's Wake di Eugene YK Chung, un racconto sui temi dell'infanzia e della perdita dei propri cari in un mondo post-apocalittico. Il livello delle opere proposte è stato mediamente alto, il che lascia ben sperare. La realtà virtuale non si sostituirà certo al cinema, ma potrà correre al suo fianco, in posizione magari più defilata ma ugualmente stimolante dal punto di vista espressivo.
Questo l'elenco dei premi assegnati:
Leone d'Oro per il Miglior Film
di Guillermo del Toro
Leone d'Argento - Gran Premio della Giuria
di Samuel Maoz
Leone d'Argento per la Miglior Regia
di Xavier Legrand
Coppa Volpi per la Miglior Interpretazione Femminile
Charlotte Rampling per Hannah
di Andrea Pallaoro
Coppa Volpi per la Miglior Interpretazione Maschile
Kamel El Basha per The Insult
di Ziad Doueiri
Premio per la Migliore Sceneggiatura
Martin McDonagh per Three Billboards Outside Ebbing, Missouri
Premio Speciale della Giuria
di Warwick Thornton
Premio Marcello Mastroianni per il Miglior Attore Emergente
Charlie Plummer per Lean on Pete
di Andrew Heigh
Premio Orizzonti per il Miglior Film
Nico 1988
di Susanna Nicchiarelli
Premio Orizzonti per la Migliore Regia
Bedoune Tarikh, Bedoune Emza (No Date, No Signature)
di Vahid Jalilvand
Premio Speciale della Giuria Orizzonti
Caniba
di Verena Paravel e Lucien Castaing-Taylor
Premio Orizzonti per la Migliore Interpretazione Femminile
Lyna Khoudri per Les bienheureux
di Sofia Djama
Premio Orizzonti per la Migliore Interpretazione Maschile
Navid Mohammadzadeh per Bedoune Tarikh, Bedoune Emza (No Date, No Signature)
di Vahid Jalilvand
Premio Orizzonti per la Migliore Sceneggiatura
di Alireza Khatami
Premio Orizzonti per il Miglior Cortometraggio
Gros chagrin
di Céline Devaux
Premio Venezia Opera Prima Luigi De Laurentiis - Leone del Futuro
Jusqu'à la garde
di Xavier Legrand
Premio Miglior Film Restaurato
Igor Bogdasarov (Mosfilm) per Idi i smotri (Va e vedi)
di Elem Klimov
Premio Miglior Documentario sul Cinema
The Prince and the Dybbuk
di Elwira Niewiera e Piotr Rosolowski
Premio Miglior VR
Arden's Wake
di Eugene YK Chung
Premio Migliore Esperienza VR
La camera insabbiata
di Laurie Anderson e Hsin-Chien Huang
Premio Migliore Storia VR
Bloodless
di Gina Kim
Premio Jaeger - LeCoultre Glory to the Filmmaker
Stephen Frears
Leone d'Oro alla carriera
Jane Fonda e Robert Redford
Premio Soundtrack Stars 2017
Alexandre Desplat per The Shape of Water
di Guillermo Del Toro
Premio speciale Soundtrack Stars 2017
Ammore e Malavita dei Manetti Bros.