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Rolling Stones ad Hyde Park

di Michele Manzotti
  Rolling Stones
Data di pubblicazione su web 09/07/2013  

All'inizio parte un breve filmato sulle note di Let's Spend the Night Together. Poi un colpo di fuochi d'artificio segna l'ingresso dei Rolling Stones sul palco e partono le note di Start Me Up. Un boato di gioia è partito dai quasi 70mila spettatori che hanno affollato Hyde Park a Londra. Non è un caso che Mick Jagger e soci abbiano scelto questo luogo per i due concerti del British Summer Time festival.

Qui, il 5 luglio del 1969, celebrarono l'amico Brian Jones che era scomparso due giorni prima. Gli Stones si presentarono sul palco con il nuovo chitarrista Mick Taylor e Jagger recitò una poesia di Shelley prima di liberare nell'aria 2000 farfalle bianche.

Per ricreare quell'atmosfera, Jagger e Keith Richards hanno voluto mettere modelli di alberi vicino al palco, più precisamente due querce. Ovviamente negli anni molti arbusti erano stati tagliati e ripiantati, ma gli Stones si sono ricordarti di quel momento tanto lontano quanto importante e che trascendeva la musica nel loro debutto nel parco londinese.

Sono però le canzoni le grandi protagoniste di un concerto del gruppo che ha festeggiato i 50 anni di carriera. Ed ecco che la prima delle due date fissate ad Hyde Park, esaurite in poco tempo dopo l'inizio della prevendita, ha riproposto per buona parte la fortunata scaletta del festival di Glastonbury.

E quindi ecco un torrente di classici, a partire dal Start me Up che ha aperto le danze. Seguita da quello che non è forse uno dei brani più emozionanti, ma ormai è un vero e proprio manifesto come It's Only Rock 'n' Roll (But I Like It). E via via tanti titoli scelti apposta per divertire e far ballare il pubblico che è venuto da tutta Europa. Da Paint It Black a Honky Tonk Women, da Gimme Shelter a Simpathy for the Devil, da Jumpin' Jack Flash a Brown Sugar, con Jagger che invita il pubblico a cantare.

Il frontman sul palco non sembra sentire il peso degli anni, anzi sembra sempre più a suo agio. In questo coadiuvato dallo stile chitarristico di Richards sempre preciso e funzionale ai brani che d'altra parte sono firmati da lui e dal cantante. L'altro grande vecchio Charlie Watts picchia sui tamburi con regolarità impressionante, mentre Ronnie Wood non per niente è il perfetto partner di lavoro per gli altri con la sua chitarra solista.

Tra gli ospiti Gary Clark jr in Bitch, il London Youth Choir in You Can't Always Get What You Want e soprattutto il già citato Mick Taylor, la cui presenza ha permesso di rievocare l'anima più autenticamente blues del gruppo con Midnight Rambler.

Alla fine, dopo due ore di musica ininterrotta, grande festa per l'immancabile Satisfaction. Una soddisfazione che ha accomunato tutti, musicisti e spettatori. Perché il Rock'n'Roll, a questi livelli, ha dimostrato che non può che far rimanere giovani.





foto © Reuters.
 
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