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"A most sunshiny day"

di Michele Manzotti
  Shirley Collins
Data di pubblicazione su web 05/11/2010  

Lo studioso e musicista Cecil Sharp passò i primissimi anni del XX secolo a battere le campagne inglesi. Non aveva il registratore ma riuscì con pazienza e tenacia a raccogliere i canti popolari che venivano tramandati oralmente di padre in figlio. Il risultato, un songbook che codificava testi e musiche che poi sarebbero diventati patrimonio sia della musica colta sia di quella popolare che nei tardi anni Sessanta riprese temi e canti accompagnandoli ad arrangiamenti elettrici. A Cecil Sharp è intitolata una fondazione apposita per lo studio e la conservazione di queste fonti. Un luogo naturale dunque per una conversazione-spettacolo che vedeva protagonista una delle pioniere del folk rock britannico, Shirley Collins.

 


Shirley Collins
 

“A most sunshiny day” era il titolo della serata, preceduta e seguita dalle esibizioni di due giovani realtà del folk britannico, i Trembling Bells e lo scozzese Alasdair Roberts.  Shirley Collins già alla fine degli anni '50 aveva inciso i primi album che recuperavano i canti popolari inglesi. Oggi non canta più ma ha voluto, proprio tra le mura della Cecil Sharp House, rendere omaggio ai pionieri che hanno salvato le tradizioni musicali dal rischio di oblìo. I personaggi citati come benemeriti oltre a Cecil Sharp sono Ralph Vaughan Williams e George Butterworth (compositori classici, il primo più famoso, l'altro morto nel 1916 nella battaglia della Somme), Lucy Broadwood e Sabin Barin Gould. La Broadwood aveva come fonte Henry Wusrtow, che poi ricevette da lei stessa il libro con tutti i   canti che erano stati recuperati grazie a lui. Shirley Collins ha ricordato altre fonti importanti, quella di Cecil Sharp era un contadino di nome John England mentre un ruolo fondamentale è stato svolto dai componenti della famiglia Copper sin dall'inizio del secolo. I figli e i nipoti Copper si esibirono nel 1951 alla Royal Albert Hall con quel repertorio. Sul versante classico Vaughan Williams riprese arie come Greensleeves, attribuita a Enrico VIII, e la popolare The Lark Ascending ripresa poi dagli Steeleye Span, gruppo folk-rock formatosi nel 1969. Ma il merito di Vaughan Williams è anche quello di avere revisionato gli inni della chiesa anglicana aggiungendo spesso melodie popolari. Shirley Collins ha raccontato queste vicende accompagnata da diapositive e da incisioni discografiche insieme all'attore-cantante Pip Barnes e al gruppo di danze e musica folk The London Bells. Da sottolineare  l'eccellente ricostruzione di Shirley Collins, che ha evidenziato come dagli anni '50 del '900 si iniziassero a spopolare e che quindi chi operò nella metà del XX secolo per il recupero del patrimonio tradizionale deve avere la gratitudine degli inglesi. Ma anche i momenti musicali, specie quelli di Alasdair Roberts in equilibrio fra tradizione e modernità, hanno conferito dignità a una serata sicuramente singolare, anche per lo stesso pubblico inglese.

 


 

Con i Trembling Bells ha suonato come ospite Mike Heron della Incredible String Band, altro importante gruppo folk degli anni '70. E sempre di questa formazione al Green Note si è esibito uno dei componenti fondatori, Robin Williamson. La serata, tenutasi due giorni prima di “A most sunshiny day”, ha visto un altro modo di affrontare il repertorio popolare britannico. Invece della chitarra, un'arpa   e una percussione azionata con il piede. La sua storia musicale è passata attraverso varie esperienze così come le influenze (jazz, folk, musica rinascimentale, classica, atmosfere orientali) che lo hanno portato a incidente per la prestigiosa etichetta tedesca Ecm. Williamson presenta uno spettacolo esoterico, tra musica e poesia, come nella Battle of Tree. Al tempo stesso il protagonista della serata ha dimostrato come arpa e voce possano diventare il mezzo per un altro stile popolare, come il blues, apparentemente  lontano dalle isole britanniche quanto vicinissimo nella capacità di racconto di storie popolari.

 

 



"A most sunshiny day"



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