logo drammaturgia.it
Home | Cinema | Teatro | Opera e concerti | Danza | Mostre | Varia | Televisioni | Libri | Riviste
Punto sul vivo | Segnal@zioni | Saggi | Profili-interviste | I lettori scrivono | Link | Contatti
logo

cerca in vai

 
Torna alla bacheca


Anacronistico e spaventoso (Excalibur)

Volevo una pagina bianca e un indirizzo al quale rivolgermi. Volevo che le mie osservazioni non fossero destinate a restare costrette tra le quattro mura ingiallite della cucina di una casa universitaria, tra gente ormai stanca di discutere ed ascoltare.

Ma veniamo al dunque... da quando il "buon" Socci ha cautamente sostituito il "cattivo" Santoro, avrò visto la sua trasmissione circa un paio di volte. Sinceramente non mi ha mai entusiasmata, vuoi per nostalgia del passato, vuoi per una questione di simpatia che naturalmente nutrivo per un Santoro molto spesso aggressivo e fazioso... ma non è questo il problema. Sono rimasta a dir poco scandalizzata dalla trasmissione del 12 dicembre 2003. Argomento principe la questione sulla legge che da poche ore avevano approvato in parlamento sulla fecondazione assistita.

E' chiaro che si tratta di una legge particolarmente restrittiva, un notevole e vergonoso passo indietro rispetto non soltanto al progresso scientifico, ma anche e soprattutto ad un tesoro di conquiste di diritti e libertà che non possiamo più permetterci di dimenticare. Continuerei ed arriverei chissà dove, dilungandomi ad esporre tutto il mio sdegno verso certe prese di posizione che evirano la libertà di seguire la morale individuale insita in ognuno di noi, non quella comune e bacchettona che attraverso i secoli ha straziato gli uomini e le loro scelte. Penso ad un italia principalmente cattolica dove secoli fa non poté attecchire una riforma protestante se non chiudendosi al nord tra piccole comunità valdesi. Ad un'Italia che ha costretto un grande scienziato ad abiurare e ha bruciato vivo un libero pensatore e flosofo.

Ma eravamo nel 1600... eppure a distanza di oltre quattro secoli, in quel misero e austero studio di raidue è come se avessi visto aleggiare le ceneri della carne arsa di Giordano Bruno o avessi assistito ad un processo del Tribunale dell'Inquisizione contro Galileo Galilei. C'erano esponenti di entrambe le parti politiche in questione, o meglio, laici e cattolici, in primis un altro "buono", l'onorevole Buttiglione e - in collegamento diretto - una fin troppo paziente Melandri che cercava di informare concretamente i cittadini ma (aggredita dalle sentenze moralistiche del nostro buon conduttore) non ha potuto far altro che togliersi il microfono ed andarsene. Era assolutamente inevitabile, c'era soltanto un muro di fronte a lei, qualcosa di anacronistico e spaventoso.

Altra assurdità: applausi e sorrisi inebetiti di fronte ad un dogmatico Buttiglione che parla di un embrione intoccabile, misticamente celato tra le inquietanti trame di una metafora: "puoi sparare contro ad una finestra se non sei sicuro che dietro si nasconda una persona?". Ma, chi era il pubblico di questa fantastica ed imparziale trasmissione televisiva, creata per tutti i cittadini e per la loro erudizione? Ciliegina sulla torta: il popolo della comunità di Nomadelfia.

Qui mi fermo, anche perchè mi vien da ridere... e tutto si cristallizza nel riso, forse la reazione più naturale di fronte al paradosso.

Rachele Ricco

Invia una lettera alla redazione

Firenze University Press
tel. (+39) 055 2757700 - fax (+39) 055 2757712
Via Cittadella 7 - 50144 Firenze

web:  http://www.fupress.com
email:info@fupress.com
© Firenze University Press 2013