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Interrogare la storia (Buongiorno notte)

Salve,
ho letto la vostra recensione al film di Bellocchio. Voi dite che lui non cade nel complottismo, ed è a mio avviso assolutamente vero. Però non pensate che in due o tre scene (quando si capisce che un occhio indiscreto spia la casa-prigione e il presunto ladro alla porta) fa capire che i fatti storici come noi li conosciamo non sono completamente veritieri. Basta solo pensare che un mese dopo la morte di Aldo Moro, alle elezioni, la Democrazia Cristiana ha schiacciato il Partito Comunista che solo due mesi prima era un avversario temibile (mio padre mi dice di un consenso popolare del 33% circa).

'Jimgarche'

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Il critico rispponde


Caro lettore,
come lei ha giustamente notato (d'accordo con noi), il film di Bellocchio non è affetto da tesi complottistiche ed in questo risiede una buona parte del gran pregio del film. Naturalmente, trattando una vicenda storica così scottante, che rimane ancora avvolta in mille misteri, era tuttavia impossibile non prendere una posizione in merito. Le scene che lei ha intelligentemente citato sono però a mio parere semplici 'indizi' che il regista ha voluto lasciare allo spettatore, per sollevare quei dubbi e quelle incertezze in merito a tutta la vicenda, che lei giustamente si pone. Bellocchio non dà di proposito delle risposte, perchè non può farlo, dissemina però i dubbi. Egli non fugge dalla realtà storica, solo che essa diventa funzionale ad un discorso più intimo ed ampio che investe l'uomo nei suoi meccanismi sociali. Ecco perché Buongiorno, notte è un film dall'equilibrio perfetto: perché è a metà tra indagine storica e fenomenologia dei meccanismi sociali umani.

Grazie per le sue preziose osservazioni

Marco Luceri

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