Le produzioni dei due maggiori teatri di
Monaco aprono Aufführungen, la sezione di «Theaterheute» dedicata alle
recensioni dei principali spettacoli dei paesi di lingua tedesca. Ai
Kammerspiele è stato allestito Heilige Schrift I, ricavato dalle pagine
di un diario scritto da Wolfram Lotz durante un soggiorno di un anno in
un paesino dellAlsazia, che diventa oggetto narrativo per una serie di
installazioni collocate negli ambienti dello stesso teatro e dove si sono
esibiti – guidati dalla attenta ed esperta regia di Falk Richter – Clara
Sindel, Edmund Telgenkämper, Bernardo Arias Porras, Christian
Löber.
Due sono i titoli emersi dalla programmazione
del Residenztheater. Spiel des Lebens di Knut Hamsun, per la
regia di Stephan Kimmig,
adatta alla nostra contemporaneità la vicenda del filosofo Ivan Kareno
seguendo la sua metamorfosi da scrittore radicale a pensatore antiliberale
ridotto alla soglia della povertà. A fianco del protagonista Max Mayer,
si sono esibiti Lisa Stiegler, Robert Dölle, Niklas
Mitteregger e Silvia Pfleghar. Der Schiffbruch der Fregatte
Medusa è la novità del regista Alexander Eisenach ricavata dal
racconto storico di Jean-Baptiste Henri Savigny e Alexandre Corréard,
in cui si descrive la drammatica sopravvivenza dei naufraghi a seguito
dellesplosione della fregata Medusa. Lepisodio solleva questioni di umanità e
solidarietà con marcate allusioni al colonialismo secondo quanto hanno saputo
esprimere in scena Hanna Scheibe, Carolin Conrad e Lukas
Rüppel.
Di rilievo risultano le produzioni del
Theater di Basilea, a partire da Dämonen di Sebastian Nübling e Boris
Nikitin, in cui otto giovani doggi proiettano in video le loro storie
inquietanti. Segue MILF di Anne Haug, dramma presentato in prima
assoluta per la regia di Sahar Rahimi che impegna gli attori – Edgar
Eckart, Marie Löcker, Yevgenia Korolov – in un dramma
famigliare di cui sono protagonisti la giovane Kat che ritorna a casa alla
ricerca dellamore della vita, la madre Tamara in bilico tra i doveri della
vita coniugale e desideri di sesso trasgressivo, e il marito Dominik in una
posizione conflittuale con le due donne e il proprio concetto maschilista.
In Aufführungen trova posto Die
Kunst der Wunde di Katja Brunner in scena allo Schauspiel di Lipsia
con la regia di Katrin Plötner. La commedia, pubblicata in versione
integrale in Das Stück di questo numero della rivista berlinese – è
incentrata sullanalisi dei rapporti interpersonali e sociali nelletà della
globalizzazione attraverso la mediazione di social e internet. Interpretano
questa intrigante novità Denis Grafe, Anne Cathrin Buhtz, Dirk
Lange, Katharina Schmidt e Eidin Jalali.
Altrettanto significativa e di grande
attualità risulta la messinscena di Operation Mindfuck di Yael Ronen
(anche regista) e Dimitrij Schaad al Maxim Gorki Theater di Berlino; con
ironia e spirito di denuncia sociale si parla, infatti, di notizie false e
manipolazioni sistematiche per condizionare lopinione pubblica. Maryam Abu
Khaled e Aysima Ergün sono stati gli applauditi e convincenti
protagonisti.
Non passa inosservata la scena di Amburgo:
nella programmazione del Thalia Theater figura Brüste und Eier di Mieko
Kawakami. La novità, consegnata alla regia del qualificato Christopher
Rüping e allinterpretazione, tra i tanti, di Oda Thormeyer, Maike
Knirsch e Hans Löw, apre profonde riflessioni sul concetto
occidentale di desiderio e di benessere interiore.
Al Deutsches Schauspielhaus della stessa
città è stato presentato Revolution dallomonimo romanzo di Viktor
Martinowitsch: il personaggio principale è un docente universitario di
architettura che entra a contatto con unorganizzazione di stampo malavitoso
molto legata al governo, per poi scoprire il fascino della brutalità e della
spregiudicatezza propria della delinquenza. Guidati dalla regia di Dušan
David Parizek, si sono distinti Ernst Stötzner, Sandra Gerling
e Daniel Hoevels.
Di pregevole qualità artista è Das
Vermächtnis di Mattew Lopez secondo la versione curata dal regista Rommy
Jakubaschek allo Staatstheater di Hannover: sullo sfondo di una campagna
elettorale americana si svolge una storia di contorte relazioni gay animate in
scena da Nils Rovira-Muńoz, Nikolai Gemel, Mohamed Achour,
Jörg Kunze e Fabian Dott.
In Sturm und Drang - Geschichte der
deutschen Literatur I la regista Julien Grosselin cura anche la
drammaturgia di questo ambizioso progetto finalizzato allanalisi del carattere
tedesco attraverso un collage di testi di Thomas Mann, Goethe, Klopstock,
Hörderlin e Junger. Tra i tanti attori impegnati alla Volksbühne di
Berlino è doveroso segnalare Gian Suhner, Marie Rosa Tietjen, Rosa
Lemback e Martin Wuttke.
Aufführungen si conclude allo
Schauspiel di Francoforte. Il pubblico ha applaudito Lärm. Blindes sehen.
Blinde sehen! Was ich sagen wollte di Elfriede Jelinek secondo la
regia di Stefan Bachmann e linterpretazione di Melanie Straub, Christina
Geisse e Heidi Ecks.
In Akteure si legge il profilo
artistico dedicato a Vassilissa Reznikoff, ballerina cresciuta a Amburgo
e formatasi presso la Hochschule für Schauspielkunst Ernst Busch di Berlino,
per poi entrare nella compagnia dello Schauspielhaus di Vienna e
successivamente in quella del National Theater di Mannheim. Il suo talento è
emerso soprattutto in Maria Stuart di Schiller (2019, regia di Claudia
Bauer), Das Käthchen von Heilbronn di Kleist (2021, regia di Christian
Weise) e nel recente Gott Vater Einzeltäter di Necati Öziri
(regia di Sapir Heller).
Segue la laudatio per Amelie
Deuflhard, famosa e stimata produttrice teatrale e direttrice artistica che
si è distinta a partire dal 2007 nella gestione del Kampnagel di Amburgo, la
più grande struttura indipendente tedesca.
Ampio spazio viene concesso ai Festivals.
Primeggia la ripresa, dopo due anni causa Covid-19, del celebre Passionspiele
di Oberammergau al cospetto di quattromilacinquecento spettatori. Il
sontuoso allestimento compete alla regia di Christian Strück che si
avvale del contributo artistico di stimati attori quali Rochus Rückel, Ferdinand
Meiler, Frederik Mayet, Thabo Makgoda.
Ricca di proposte assai interessanti è
risultata la rassegna Körber Studio Junge Regie di Amburgo: sul palco del
Thalia Theater gli allievi delle scuole di regia hanno presentato le loro
produzioni che hanno ottenuto ampi consensi di pubblico e di critica.
Mantiene la sua dimensione internazionale lo storico Ruhrfestspiele, da
sempre punto di incontro e confronto tra le tendenze più innovative della scena
contemporanea rappresentata, tra i tanti, da Romeo Castellucci con il
tenebroso e raffinato Bros, Philipp Glass e Phelim McDermott
con Tao of Gass e da William Kentridge con Sibyl.
di Massimo Bertoldi
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