Con larticolo pubblicato in Die Corona-Krise
si apre questo numero di «Theaterheute». Il tema di fondo è la risposta data dai
principali teatri tedeschi alle restrizioni imposte dal lockdown, non
dimenticando di sottolineare i danni economici subiti dalle compagnie
indipendenti.
In Theatertreffen Berlin si leggono essenziali
descrizioni degli spettacoli delledizione 2020, trasferita, con la chiusura dei teatri, sui canali streaming.
I titoli in questione sono Süßer Vogel
Jugend (La dolce ala della giovinezza)
di Tennessee Williams (Schauspielhaus di Lipsia), The Vacuum
Cleaner di Toshiki Okada (Kammerspiele di Monaco), Anatomie eines Suizids (Schauspielhaus di Amburgo), Tanz. Eine sylphidische Träumerei in Stunts (Stadttheater di
Basilea), Der Menschenfeind di Molière
(Deutsches Theater di Berlino), Die
Kränkungen der Menschheit di Helena Recke (Kammerspiele di Monaco), Der Mensch erscheint im Holozän di Alexander
Giesche (Schauspielhaus di Zurigo).
Non manca, da parte della redazione della rivista berlinese, la consueta
segnalazione di allestimenti esclusi dalla prestigiosa rassegna berlinese: Ultraworld di Susanne Kennedy e Markus
Selg (Volksbühne di Berlino), Iwanow
di Čechov
(Schauspielhaus di Bochum) e Die
Räuberinnen di Leonie Böhme da Schiller (Kammerspiele di Monaco).
Due protagonisti della regia di Theatertreffen,
Margarete Affenzeller e Shirin Sojtrawalla, spiegano criteri e obiettivi con
cui vengono scelti gli spettacoli che rappresentano le caratteristiche e gli orientamenti
del teatro tedesco contemporaneo.
A Franziska Machens, applaudita interprete del
molieriano Der Menschenfeind (Il misantropo), è dedicato un
approfondito, dettagliato profilo che ricostruisce il suo percorso artistico
maturato, dopo il periodo formativo presso lOtto-Falkenberg-Schule di Monaco
(2005-2009), prima allo Schauspielhaus di Zurigo (2009-2013), poi al Deutsches
Theater di Berlino, dove si è distinta, tra laltro, in Zur Zeit der Königinmutter di Fiston Mwanza Mujila e in Alltag & Ekstase di Rebekka
Kricheldorf.
Altra figura di rilievo, sempre emersa nellambito
della rassegna berlinese, è la performer inglese Lucifire protagonista di Tanz di Florentina Holzinger. Nellintervista
lartista spiega la poetica dello spettacolo basato su unesibizione violenta,
estremamente fisica nei movimenti del corpo.
Il servizio dedicato alla rassegna di Mühleim offre una
panoramica della drammaturgia tedesca contemporanea. Tra le tante novità
presenti nel ricco cartellone spiccano il dramma familiare Die Verlorenen di Ewald Palmetshofer per la regia di Nora Schlocker
(produzione Residenz Theater di Monaco); Iki.
Radikalmensch di Kevin Rittberger che consegna a Rieke Süßkow un testo incentrato
sul dominio della tecnologia sulla sfera della libertà individuale; Ode di Thomas Melle, che parla della
libertà dellarte; Liebe/Eine
argumentative Übung di Sivan Ben Yishai, dedicato al rapporto tra corpo e
pornografia. Vicino a questi autori, per la prima volta presenti a Mühlheim, si
segnala il ritorno di nomi noti come Falk Richter con In My Room.
La sezione Aufführungen, consueto spazio
riservato alle recensioni delle principali produzioni dellarea tedesca, si
apre con (R)evolution di Yael Ronen e
Dimitrij Schaad. Pubblicata in versione integrale nelle pagine di Das Stück,
la commedia analizza la ricaduta di internet nelle relazioni umane. Lallestimento,
prodotto dal Thalia Theater di Amburgo, è affidato allinterpretazione dello
stesso Schaad e di Marina Galic nel ruolo dei protagonisti. Risalto alla
comicità, sostenuta da gestualità marcate e talvolta da azioni acrobatiche,
costituisce la lettura scenica del boccaccesco Decamerone secondo la versione drammaturgica e la regia di Kirill
Serebrennikov (produzione Deutsches Theater di Berlino), che si avvale di una
compagnia formata da attori russi e tedeschi tra i quali i talentuosi Regine
Zimmermann e Georgiy Kudrenko.
Der Meister
und Margarita,
ricavato dallomonimo romanzo di Bulgakov da parte della regista Claudia Bauer,
mette in secondo piano gli aspetti ideologici del romanzo, solitamente
evidenziati, per trasformare limpasto narrativo in senso meta-teatrale. Tra
gli attori si sono distinti Tilo Krügel, Julius Forster, Julia Preuss, Christian
Nichols.
Ci si sposta allo Schauspiel di Stoccarda dove Selma Spahić ha curato
la regia di The Clickworkers,
commedia del croato Dino Pešut che
immagina un mondo governato da un sistema produttivo ecologico con orari di
lavoro flessibili e personalizzati, e salari minimi. Ne sono interpreti gli
attori dellEuropa Ensemble: Andela Ramljak, Claudia Korneev, Jan Sobolewski, Jasmina Polak, Adrian
Pezdirc e Tenzin Kolsch. Aufführungen si conclude allo Stadttheater di Cottbus con linstallazione Faust/Antifaust di Jo Fabian: una sorta di dramma radiofonico
accompagnato da video a sostegno di un testo rivisitato con effetti derisori e
satirici verso i personaggi goethiani affidati a Boris Schwiebert, Susann
Thiede, David Kramer, Lara Feith.
di Massimo Bertoldi
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