Con il Dictionnaire Goldoni
si aggiunge una pietra allimponente monumento bibliografico dedicato alla
figura e allopera di Carlo Goldoni. Si tratta, più precisamente, di uno
strumento che poco o nulla aggiunge alle conoscenze sullimmenso autore
veneziano, ma che per sua natura si qualifica come un pratico testo di
consultazione, esauriente nei contenuti e affidabile tanto per lautorevolezza dei
curatori (Lucie Comparini e Andrea Fabiano) quanto per quella
degli autori delle diverse voci, tra i maggiori specialisti italiani e
francesi.
Loriginalità del progetto si
riconosce innanzitutto per i suoi destinatari, che non afferiscono agli esperti
del Settecento letterario o del coevo teatro veneziano, ma a un pubblico più
vasto. Lintenzione dei curatori è infatti quella di colmare lintervallo di
conoscenze che negli ultimi ventanni si è creato tra una comunità scientifica
che ha compiuto una mezza rivoluzione copernicana nel suo modo di approcciarsi
alla drammaturgia e alla biografia goldoniana e una platea di spettatori (ma
anche registi e attori) rimasta legata a una lettura e uninterpretazione
punteggiata di clichés e vecchie credenze.
Di fronte allabuso corrente della
parola “riforma” riguardo alloriginalità goldoniana, dalla lettura dei lemmi
che compongono il volume emerge quanto allo stato attuale dellarte si è già
dimostrato: che «non cè in Goldoni un progetto riformatore del teatro comico
italiano preventivo, omogeneo, strutturato, o messo in pratica con un rigore
programmatico. Nei fatti, al contrario, i molteplici apporti moderni sono
utilizzati in un dialogo costante e attento con le tradizioni teatrali –
veneziana, italiana, europea – e da Goldoni sempre adattata alle esigenze degli
spettatori e degli attori» (p. 16, trad. dal francese mia).
In altre parole, questo volume si
pone lobiettivo di offrire a ogni “lettore” comune di Goldoni la possibilità
di godere la tridimensionalità della sua scrittura, beneficiando di
approfondimenti snelli (mi si perdoni lossimoro) raggruppati per temi, o per
argomento. A facilitare la consultazione e favorire lautonoma tessitura delle
dovute relazioni contribuiscono gli indici tematici e i rimandi, in calce a
ogni voce del dizionario, agli argomenti principali.
Proprio per le sue qualità di
strumento dedicato a un pubblico “profano” il volume si completa di una
cronologia biografica dellautore veneziano, di una ricca bibliografia, oltre
che del citato indice tematico, di un indice dei nomi e di un indice delle
opere. Un utile corredo per i lettori francesi sono le due liste di
corrispondenze (italiano/francese e viceversa) dei titoli citati nel volume.
Sanciscono
il legame tra il mondo della ricerca accademica e quello degli spettatori degli
anni Duemila le testimonianze di tre registi (Jacques Lassalle, Jean-Claude
Berutti e Henri Dalem) in apertura. Le loro parole evidenziano linfinita
profondità della drammaturgia goldoniana, talvolta criticata per lasservimento
ad alcuni modelli consolidati (in prima istanza quello della Commedia dellArte)
o per la ripetitività degli schemi narrativi, eppure capace di mostrare a ogni
nuovo allestimento scenico sfaccettature inaspettate dei personaggi e
parallelismi inattesi con la contemporaneità: a ribadire non solo limportanza
e larguzia dellautore di teatro, ma anche, appunto, la prismaticità di
Goldoni, oggi come ieri.
di Lorenzo Galletti
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