Il
settantacinquesimo numero della rivista diretta da Luca Massimo Barbero propone un ventaglio di Saggi dautore che approfondiscono episodi spesso poco indagati
dellarte veneta tra XV e XVIII secolo.
Valentina Baradel si immerge nel
clima figurativo veneziano del primo Quattrocento influenzato dal linguaggio di
Gentile da Fabriano, investigando lattività delloriundo francese Zanino di
Pietro al cui catalogo sarebbero riconducibili dipinti noti quali il trittico
ad ante mobili di Rieti e semisconosciuti come il Crocifisso per la chiesa di San Polo. Restando nella Dominante di
quegli anni, Elena Cera fa il punto
sul corpus scultoreo di Pantaleone di
Paolo, capomastro di una bottega tra le più floride nellarte dellintaglio e
dellesportazione della pietra tra il terzo e il quinto decennio del secolo. Zanino di Pietro, Crocifissione e santi, Rieti, Museo Civico
Un
grande bassorilievo di terracotta primo-cinquecentesco raffigurante il Sangue del Redentore, conservato al
Victoria and Albert Museum, è al centro di nuove indagini di Susanna Zanuso, che ne attribuisce la
paternità a Cristoforo Solari mettendolo in relazione con il progetto intrapreso
dallo stesso artista per il mausoleo ducale di Santa Maria delle Grazie nella
Milano di Ludovico il Moro. Al panorama scultoreo del primo Cinquecento
appartiene anche un rilievo marmoreo con la Punizione
di Marsia realizzato da Silvio Cosini, messo in parallelo da Lorenzo Principi con limprescindibile Monumento
funebre di Jacopo Sannazaro nella chiesa napoletana di Santa Maria del Parto a
Mergellina.
Della
ricognizione dellopera ritrattistica di Leandro Bassano si occupa Alessandra Pattanaro, che propone un
nuovo Ritratto di domenicano dellartista
e ne richiama altre note effigi di padri predicatori convocando in primis la produzione che il quarto
figlio del più noto Jacopo mise a punto per la chiesa e il convento dei Santi
Giovanni e Paolo a Venezia. Due busti di Diana in terracotta, già appartenenti
alla collezione parigina di Yves Saint Laurent e Pierre Bergé, sono attribuiti
da Maichol Clemente a Giusto Le
Court, maestro fiammingo attivo in area veneta negli anni centrali del
Seicento. Leandro Bassano, Alessandro III consegna il cero al doge Ziani, Venezia, Palazzo Ducale
Se
Sara Grinzato riflette sui progetti
iconografici di Giambattista Tiepolo e del Piazzetta per il ciclo decorativo
del camaron di palazzo Barbaro Curtis
di San Vidal, e Roberto De Feo offre
una nuova lettura di tele miliari come La
pietà di Ezechia di Hayez e Mosè invoca
la libertà del popolo dIsraele dinanzi al faraone di Lattanzio Querena, Fernando Rigon Forte coglie loccasione
della recente mostra veneziana sul Tintoretto a palazzo Ducale per ripercorrere
la storia degli spostamenti subiti dal celebre Bacco che incorona Arianna allinterno dello stesso palazzo in funzione
del suo complesso messaggio politico-allegorico teso a esaltare il buon governo
della Serenissima.
Per
le Segnalazioni, Davide Civettini attribuisce allo scultore quattrocentesco Giovanni
de Fondulis la Madonna con il Bambino in terracotta policroma nella chiesa
della Natività della Beata Vergine Maria a Pozzonovo, in precedenza ascritta al fiorentino Nanni
di Bortolo detto il Rosso. Il catalogo dello stesso artista cremasco è
arricchito da Marco Scansani con due
novità: il San Pietro martire della
chiesa di Santa Maria dellAnnunciazione, nel vicentino, e uninedita Pietà conservata nella parrocchiale di
Prozzolo di Camponogara. Paolo Ervas
avanza tre proposte attributive nel corpus
pittorico di Rocco Marconi, mentre Alessandro
Martoni riconduce allultima fase della pittura del Moretto un olio su tela
di collezione privata raffigurante il Redentore
fanciullo tra le Tavole della Legge e la Croce. Chiude la sezione un
contributo di Luca Siracusano
dedicato allanalisi stilistica, incardinata su problemi di datazione, del Nettuno di Giovanni Battista Albanese
dei Musei Civici agli Eremitani di Padova.
Moretto, Redentore fanciullo tra le Tavole della Legge e la Croce, particolare, Collezione privata
Le
Carte darchivio sono impreziosite
dalle ricerche di Anne Markham Schulz
nei fondi notarili dellArchivio di Stato di Venezia che offrono nuove
emergenze documentali sui pittori trecenteschi Catarino Veneziano, Donato
Veneziano, Giovanni da Bologna, Guglielmo Veneziano, Jacobello di Bonomo,
Nicolò Paradiso. Luca Giacomelli
rendo noto un incartamento ottocentesco relativo agli scambi di opere darte
tra il conte Giacomo Grimaldi e il marchese Pier Francesco Rinuccini,
aggiungendo un prezioso tassello alla rete di rapporti collezionistici tra
Venezia e Firenze.
Chiudono
il volume i Restauri, con un
approfondimento di Milena Dean su
due sculture lignee di Andrea Brustolon, rispettivamente un Ercole e un Sansone, riportate di recente agli antichi fasti.
Si segnala, infine, che
è scaricabile on line gratuitamente la consueta Bibliografia dellarte veneta, a cura di Paolo Delorenzi e Meri
Sclosa.
di Gianluca Stefani
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