Si prospetta molto ricco il calendario delle iniziative culturali che il centro lusitano propone per febbraio 2019.
In primo piano, prende il via Casa Aberta, nuovo programma di formazione teatrale della compagnia Teatrão, in collaborazione con il CET, curato da Maria João Brilhante e diretto a professionisti e studenti di arti performative che vogliano sperimentare e riflettere su diversi processi di creazione artistica.
È stato recentemente presentato il nuovo numero della rivista «Nova Síntese», dedicato al “Neorealismo nel teatro”. Il volume comprende numerosi articoli, tra cui contributi di ricercatori del CET: Maria Helena Serôdio, Sebastiana Fadda, Catarina Firmo e Miguel Falcão (anche curatrice del numero).
È in corso (4-8 febbraio) presso la Casa do Coreto (Lisbona) liniziativa Diálogos para o actor I, un articolato dibattito relativo allattore sulla scena contemporanea rivolto ad artisti e studenti delle arti dello spettacolo.
L8 febbraio, presso la facoltà di Lettere dellUniversità di Lisbona, sarà presentato il volume Gil Vicente: Compêndio, recentemente pubblicato dalla Coimbra University Press e dalla National Press, con la curatela di José Augusto Cardoso Bernardes e José Camões (2018). Il lavoro offre unampia panoramica sulla produzione di uno dei drammaturghi più importanti della cultura portoghese del Cinquecento.
Sempre l8 febbraio, presso lo stesso ateneo di Lisbona, prende avvio un nuovo progetto a cura dellAEFLUL (lassociazione degli studenti di Lettere) in collaborazione con il CET. Si tratta di Terças Dramáticas (“Giovedì drammatici”), un gruppo di lettura ad alta voce di testi teatrali che si riunisce a cadenza bisettimanale sotto la guida di Rui Pina Coelho.
Sarà ospitata alla FNAC Colombo di Lisbona fino al prossimo aprile la mostra fotografica Amelia, dedicata alla storica direttrice del Teatro Nacional Amélia Rey Colaço.
Si segnala infine che la mostra Luz Negra del Museu Nacional do Teatro e da Dança, curata dai ricercatori del CET Cosimo Chiarelli e Paulo Ribeiro Baptista, è adesso disponibile on line nella collezione “Patrimonio portoghese” di Google Arts & Culture.
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