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«Theatre Research International», vol. 43, n. 2, luglio 2018 Riviste

Il secondo numero del 2018 della rivista britannica guarda alla situazione geopolitica a livello globale. Nell’editoriale (International Relations, pp. 125-129), Paul Rae sottolinea l’importanza del punto di vista dello studioso di teatro per interpretare la “performatività” che permea “il reale”. Si pensi al recente incontro a Singapore fra Donald Trump e Kim Jong-un (p. 126). 

Charlotte Canning analizza due eventi avvenuti quasi in contemporanea nella New York del giugno 1967: i primi incontri delle Nazioni Unite per discutere della Guerra dei sei giorni e il dodicesimo congresso mondiale dell’International Theatre Institute. I dibattiti dell’ITI echeggiavano gli straordinari cambiamenti in corso a livello planetario in conseguenza dei recenti processi di decolonizzazione, nel contesto della Guerra fredda e dello sviluppo del Movimento dei paesi non allineati. 

Ricostruendo il tentativo da parte di due impresari australiani di importare nel proprio paese il cabaret giapponese (1957-1968), Jonathan Bollen dimostra come il teatro possa farsi veicolo di istanze identitarie in contesti interculturali. 

Michelle Liu Carriger analizza l’iniziativa promossa dal Museum of Fine Arts di Boston nel 2015, durante i “Kimono Wednesdays”, in cui ai visitatori veniva data l’opportunità di indossare un abito analogo a quello della Japonaise di Monet e di posare davanti al quadro. L’operazione ebbe molti favori ma al contempo suscitò le proteste di quanti accusarono di “orientalismo” e di “appropriazione culturale” l’istituzione museale statunitense. 

Doug Eacho esplora in modo sistematico il progetto performativo 100% City dell’azienda tedesca Rimini Protokoll, un format che mette insieme di volta in volta cento abitanti di una data città chiedendo loro di raccontare le proprie esperienze ed esprimere le proprie riflessioni. L’operazione guarda alle pratiche statistiche ottocentesche in contrasto con la logica odierna dei big data e della algorithmic governamentality

Il volume registra il testo della lecture performance della danzatrice-coreografa della Malaysia Marion D’Cruz dal titolo Gostan Foward, preceduta da un’introduzione di Mark Teh

In chiusura, come di consueto, si possono consultare le sezioni Book Reviews e Book Received rispettivamente dedicate alle recensioni e alle segnalazioni di recenti studi in lingua inglese di argomento teatrale. 

                                                                   di Giulia Sarno



Trascriviamo di seguito l’Indice del volume:

 

Articles

Paul Rae, Editorial: International Relations

Charlotte Canning, If “The World Was Ruled by Artists”: The 1967 International Theatre Institute World Congress and Cold War Leadership

Jonathan Bollen, “As Modern as Tomorrow”: Australian Entrepreneurs and Japanese Entertainment, 1957-1968

Michelle Liu Carriger, No “Thing to Wear”: A Brief History of Kimono and Inappropriation from Japonisme to Kimono Protests

Doug Eacho, “Serial Nostalgia”: Rimini Protokoll’s 100% City and the Numbers We No Longer Are

Performance Text

Marion D’Cruz, Mark Teh, Gostan Forward: A Lecture Performance

Book Reviews

Gabriele Brandstetter and Holger Hartung (eds.), Moving (across) Borders: Performing Translation, Intervention, Participation (Pavel Drábek)

Emer O'Toole, Andrea Pelegrí Kristić and Stuart Young (eds.), Ethical Exchanges in Translation, Adaptation and Dramaturgy (Nicole Nolette)

Bryce Lease, After ’89: Polish Theatre and the Political (Kasia Lech)

Penny Farfan, Performing Queer Modernism (Dominic Janes)

Maria Grazia Turri, Acting, Spectating, and the Unconscious: A Psychoanalytic Perspective on the Unconscious Processes of Identification in the Theatre (R. Darren Gobert)

Jennifer Goodlander, Women in the Shadows: Gender, Puppets and the Power of Tradition in Bali (Miguel Escobar Varela)

William Peterson, Places for Happiness: Community, Self, and Performance in the Philippines (Nicanor G. Tiongson)

Jonah Salz (ed.), A History of Japanese Theatre (Adam Broinowski)

Jonathan W. Marshall, Performing Neurology: The Dramaturgy of Dr Jean-Martin Charcot (Christina Wald)

Blacktino Queer Performance, Edited by (Javier Luis Hurtado)

E. Patrick Johnson and Ramón H. Rivera-Servera Soyica Diggs-Colbert (eds.), Black Movements: Performance and Cultural Politics (Michael P. Jaros)

Jonathan Walker, Site Unscene: The Offstage in English Renaissance Drama (Jason Lotz)

Dassia Posner, The Director's Prism: E. T. A. Hoffman and the Russian Theatrical Avant-Garde (Rose Whyman)

Books Received



 
La copertina

pp. 125-242
I
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