Segnaliamo luscita, per i tipi di Aracne, de Lopera dello straccione di Vito Pandolfi e il mito di Brecht nellItalia fascista, a cura di Raffaella Di Tizio. Il volume, pubblicato grazie al contributo del Dipartimento di Scienze umane dellUniversità degli studi dellAquila, intende riproporre limportanza del lavoro di Vito Pandolfi, finora pressoché ignorato dalla bibliografia brechtiana.
La ricezione culturale e artistica di Pandolfi in Italia è fortemente condizionata dalla demarcazione fin troppo semplicistica del “prima” e del “dopo” Giorgio Strehler circa la prassi del teatro, nonché dalla critica di intellettuali quali Cesare Cases, Paolo Chiarini, Ferruccio Masini e Massimo Castri a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso.
A differenza di quanto lascia presagire il titolo del volume, il materiale raccolto da Di Tizio è relativo non soltanto alla messinscena dellOpera da tre soldi, ma riguarda lintera attività teatrale di Pandolfi. Attraverso il suo operato, aperto alle contaminazioni artistiche, politiche e sociali, si riscopre un Brecht vivace e dinamico che sfugge a qualsiasi tentativo di mummificazione e santificazione.
Un contributo, questo di Di Tizio, estremamente prezioso che si pone non come punto di arrivo bensì di partenza nella comprensione del pensiero brechtiano in Italia.
Trascriviamo di seguito lIndice del volume:
Prefazione Luca Zenobi
Introduzione
Primo tempo - Vittorio Pandolfi
Capitolo I Storia di una rivalutazione critica
Capitolo II Uno «strano uomo di teatro»
Capitolo III Premesse teoriche del regista Ribelle Libero Pandolfi
Capitolo IV Prime regie: tra maschere e frondismo
Capitolo V Un nuovo teatro per un mondo nuovo: le illusioni del dopoguerra
Capitolo VI Spettacolo del secolo
Capitolo VII Antologia del grande attore
Intermezzo Contro il teatro visto dal testo
Secondo tempo - Il mito di Brecht nellItalia fascista
Capitolo I Brecht secondo Pandolfi
Capitolo II Dalla leggenda alla storia del Signor B. B.
Capitolo III Tra la Dreigroschenoper e la Beggar's Opera
Capitolo IV Milano 1930. Anton Giuglio Bragaglia e La veglia dei lestofanti
Capitolo V Roma 1943. Lopera dello straccione: «la forza di un rito e il ridicolo di una riesumazione»
Epilogo
Bibliografia
Ringraziamenti
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