Ricca e piuttosto
interessante è la documentazione raccolta in Aufführungen, lo spazio riservato alle recensioni delle principali produzioni teatrali
dei paesi di lingua tedesca con cui si apre questo numero di
«Theaterheute».
Si inizia con Hotel Strindberg, collage di testi dellomonimo
scrittore norvegese confezionato da Simon Stone il
quale anima sullimponente impianto scenografico montato al Burgtheater di
Vienna unaccattivante girandola di scene di vita coniugale interpretate con
grande credibilità nei rimandi alla nostra contemporaneità da Roland Koch, Martin Wuttke, Aenne Schwarz, Simon Zagermann e Caroline Peters.
Allo Schauspiel di
Francoforte il nome di Franz Kafka è
presente in quattro produzioni stagionali, ultima delle quali Das Schloss. Il celebre romanzo del 1922
è stato adattato da Robert Borgmann
attraverso il mantenimento della trama nei suoi tratti essenziali con un taglio
realistico contaminato da effetti grotteschi. Tra gli attori hanno primeggiato Isaak Dentler, Heiko Raulin, Max Mayer e Altine Emini.
Nello stesso teatro è stato allestito Am
Königsweg di Elfriede Jelinek per
la regia di Miloš Lolić, abile
a muovere un gruppo di bravi attori come Nils Kreutinger, Sarah Grunert, Heidi Ecks e Wolfgang Vogler.
Ci si sposta al
Deutsches Theater di Berlino dove Sebastian Hartmann ha
presentato uno spettacolo sontuoso e magistrale tratto da Ulysses di James Joyce.
Domina il linguaggio della coralità nel sistema di gesti di raffinato
minimalismo esibito da Bernd Moss, Benjamin Lillie, Cordelia Wege, Judith Hofmann e Manuel Harder.
Spettacoli di rilievo
caratterizzano anche la scena di Amburgo. Al Thalia Theater Antú Romero Nunes ha
firmato la regia di Michael Kohlhaas
di Heinrich von Kleist appoggiandosi a
unambientazione contemporanea sostenuta da atmosfere crude movimentate da
citazioni pantomimiche. Nei panni dei protagonisti sono stati applauditi Paul Schröder e Thomas Niehaus. Lo Schauspielhaus per la messinscena dello shakespeariano
Kaufmann von Venedig (The Merchant of Venice) si è avvalso dellinterpretazione
di Karin Beier, con Joachim Meyerhoff nei panni di Shylock
spregiudicato e folle affiancato da Jan-Peter
Kampwirth e da Gala Othero Winter.
Al pubblico dello Schauspielhaus di Stoccarda è
stato proposto Das 1. Evangelium,
libero adattamento del Vangelo
secondo Matteo da parte di Kay Voges
che legge la passione di Cristo in chiave postmoderna trasformando il paradiso
in un pub e affidando la parte di Gesù a Julischka
Eichel.
Aufführungen prosegue con König Ubu / Ubus Prozess di scena allo
Schauspiel di Lipsia per la regia di Claudia
Bauer. Questultima rivisita il dramma di Alfred Jarry con una cifra stilistica fedele alla comicità surreale
del testo sostenuta da una bella prova corale degli attori. La stessa regista
ha allestito allo Schauspiel di Graz Faust::
Mein Brustkorb: Mein Helm di Werner
Schwab, dissacrante riscrittura del Faust
goethiano consegnata alle abilità espressive di Benedikt Greiner, Henriette
Blumenau, Fredrik Jan Hofmann, Julia Gräfner e Raphael Muff.
Nelle pagine di Neue Stücke si parla di messinscene di testi inediti contemporanei
a partire dalle problematiche famigliari di tipo religioso e sentimentale
vissute dal protagonista di Der Tag, als
ich nicht mehr war di Roland
Schimmelpfennig, allestimento del Deutsches Theater di Berlino per la regia
di Anne Lenk e linterpretazione di Camill Jammal, Franziska Machens e Elias Arens.
Segue Der letzte Bürger di Thomas Melle che affronta il tema del
declino della famiglia patriarcale come segno di decadimento della morale
borghese al tempo della DDR. Il testo ha debuttato allo Schauspiel di Bonn per
la cura scenica di Alice Buddeberg
che ha affidato i ruoli principali a Sören
Wunderlich, Sophie Basse, Wolfgang Rüter, Lena Geyer. Infine cè Ein
Korper für jetzt und heute di Mehdi
Moradpour proposto allo Schauspielhaus di Vienna secondo la versione
firmata da Zino Wey, abile e attento
a valorizzare sul palcoscenico le abilità espressive di Vera von Gunten, Steffen
Link, Simon Bauer e Martina Spitzer.
La sezione International
alza il sipario sulla scena dellEuropa dellEst assumendo come osservatorio il
festival di Minsk Belarus Open. Giunta alla terza edizione la manifestazione si
caratterizza per la molteplicità e la modernità dei linguaggi orientati alla
ricerca e alla sperimentazione. In merito si segnalano Anti[gone] di Alexander Marchenko con Marina Shtrakhova protagonista; la
performance penAtra(C)tion di Viktor
Petrov animata da Konstantin Muzhev;
e la messinscena di Opium di Vitaly
Korolev.
I rapporti tra Germania e Ucraina,
drammaticamente segnati dallinvasione nazista, sono migliorati nel tempo.
Oggi, come segno di disgelo, cè lIstituto Teatrale Internazionale fondato nel
2013 con sede a Colonia, Kiev e Mosca. Lo scopo è la produzione di
documentazione storica attraverso il teatro, come dimostrano importanti
produzioni di recente realizzazione quali Das Kind und der Krieg con
attori delle due nazioni e Smolenzina del moscovita Teatro.doc.
Le pagine di Akteure
sono dedicate al profilo di Thomas Köck, giovane ed emergente
drammaturgo austriaco autore di testi legati a tematiche contemporanee come
paradies fluten in cui si parla di questioni climatiche connesse allindustrializzazione
planetaria. Il dramma apre una trilogia che si chiude con il recente paradies
spielen, che ha debuttato
al Nationaltheater di Mannheim (regia di Marie
Bues) e poi è stato allestito allAkademie Theater di Vienna (regia di Robert Borgmann).
di Massimo Bertoldi
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