Non mancano
di interesse gli oggetti esposti nella Vetrina
del nuovo numero di «Hystrio». Claudia
Cannella si occupa di Eugenio
Monti Colla, anima pulsante della Compagnia
Marionettistica Carlo Colla & Figli, improvvisamente scomparso
prima della realizzazione di due progetti da lui stesso concepiti: il
trasferimento della compagnia nella nuova sede dellex Ansaldo di
Milano e lapertura del Museo del Teatro di Figura, con i suoi
cinquecento pezzi che lo rendono unico in Europa.
In
occasione della tredicesima edizione del Premio Virginia Reiter vinto
da Roberta Caronia,
Francesca Benedetti
ha tenuto una lectio magistralis
dedicata al mestiere dellattrice. Oltre a illustrare i propri
processi creativi, riferisce Roberto
Canziani, la celebre interprete ha
raccontato le collaborazioni con i principali registi italiani, da
Orazio Costa a
Federico Tiezzi.
Alessandro Toppi ci
porta nella periferia di Napoli dove alcuni luoghi abbandonati sono
stati trasformati in ambienti adatti allo spettacolo: la Sala Ichòs,
il Nest, il Beggars Theatre. Marco Menini
si sofferma sulla storia del recupero del Teatro Rossi di Pisa,
struttura di fine Settecento ora in grado di offrire laboratori,
presentazioni di libri, mostre, spettacoli.
Molti e di
qualità sono i nomi convocati per il rinnovamento delle principali
istituzioni di Torino e del Piemonte: Laura
Bevione informa sullassunzione di nuovi
consulenti artistici al Teatro Stabile di Torino (Valerio
Binasco, Anna
Cremonini, Fausto
Paravidino e
Gabriele Vacis) e alla Fondazione Teatro
Piemonte Europa, ora affidata a Valter
Malosti.
Il viaggio
di Teatromondo
inizia a Lugano dove Maddalena Giovannelli
ha partecipato al Fit Festival diretto da Paola
Tripoli, dedicato allanalisi del rapporto
tra politica e arti performative. Tra i tanti spettacoli di rilievo
sono emersi Before the Revolution
di Ahmed el Attar,
Hamlet
delleclettico regista tedesco Boris
Nikitin e MDSLX
di Motus.
Altrettanto pregevole la cinquantunesima edizione del Festival Bitef
di Belgrado, per la presenza di Jan Fabre
con Mount Olympus,
di Forced Entertainment con Quizoola!
e del regista Jernej Lorenci
con Kingdom of Heaven.
Il prezioso
contributo di Franco Ungaro
prende in considerazione il Festival musicale Exit
di Novi Sad e il
multidisciplinare Festival di Belgrado. Ci si trasferisce poi nella
vicina Bosnia per conoscere Oliver Frljić,
ex direttore del Teatro Nazionale croato di Fiume e soprattutto
regista provocatorio e radicale. Questi, nellintervista rilasciata
a Roberto Rizzente,
spiega il suo legame con il teatro politico di Piscator
e con quello didattico di Brecht,
e poi con Artaud e
Heiner Müller (come
emerge dal suo ultimo spettacolo La nostra
violenza e la vostra violenza). In
Macedonia, secondo quanto riferisce ancora Ungaro, il teatro vive
unintensa stagione di rinnovamento, aprendosi alla cultura europea
con progetti in sinergia.
A Vienna,
racconta Irina Wolf,
lo spettacolo teatrale affronta e analizza problematiche
contemporanee. Il tema dellinquinamento è presente in Paradies
Fluten del giovane austriaco Thomas
Köck in scena allAkademietheater per la
regia di Robert Borgmann.
La guerra ricorre in Die Persen
di Eschilo nella
lettura di Michael Thalheimer
e in Iphigenie in Aulis/Occident Express
diretto da Anna Badora
al Volkstheater. Si parla di diritti e di democrazia sia in Building
the Wall di Robert
Schenkkan al Theater in der Drachengasse sia
in Extremophile di
Alexandra Badea.
Nellitinerario
di Teatromondo trova
posto anche la Romania visitata da Irina Wolf in un vero e proprio
tour de force lungo
le rotte dei tanti festival tenuti a ottobre: dal Festival
Internazionale per il Giovane Pubblico a Lași
alla settima edizione degli Incontri internazionali del Teatro
Nazionale di Cluj e della Piattaforma internazionale di teatro fino
al Festival del Teatro nazionale di Bucarest. Un resoconto sul teatro
russo è affidato a Fausto Malcovati,
che mette in rilievo la rilettura di Edipo re
allestita a Mosca da Rimas Tuminas
e la coinvolgente versione comica de Il
coccodrillo dallomonimo racconto di
Dostoevskij elaborata da Valerij
Fokin a San Pietroburgo. Infine, Laura
Bevione relaziona con particolare cura
sullultima edizione del festival Sirenos di Vilnius.
Piatto
prelibato di questo numero è il dossier Buon
compleanno Hystrio!, occasionato dal
trentesimo anno di attività della rivista milanese, a cura di
Claudia Cannella.
Malcovati si sofferma sulla figura storica del fondatore, Ugo
Ronfani, seguendo la vita della redazione
poi diretta dalla stessa Cannella e illustrando i cambiamenti
subentrati nel 1998 in seguito alla fondazione dellAssociazione
Culturale Hystrio. Limpostazione cronologica del dossier è un
utile ripasso della storia del teatro italiano ed europeo dal 1988
oggi. Il biennio 1988-1900 compete a Andrea
Bisicchia, che ricorda il primo numero della
rivista milanese in cui si discuteva della crisi del teatro italiano
– denunciata, tra i tanti, da Giorgio
Strehler – e della
condizione di abbandono del teatro di ricerca e del teatro dei
ragazzi. Nellambito dello spettacolo si parla di Sei
personaggi in cerca dautore nella celebre
edizione di Anatolij Vasiliev.
I numeri
pubblicati nel periodo 1991-1993 focalizzano lattenzione sulle
celebrazioni del bicentenario della morte di Carlo
Goldoni, come osserva Giuseppe
Liotta, che aggiunge una rivalutazione di
Mario Luzi
commediografo. La necessità di un Ministero della Cultura in grado
di riordinare il mondo dello spettacolo è largomento ricorrente
nelle pubblicazioni 1994-1996, riassunte da Francesco Tei. Segue lo
spazio editoriale riservato a Spiro Scimone,
alla Biennale di Venezia e al web inteso come contenitore di
materiali teatrali.
Spetta a
Laura Caretti lanalisi del biennio 1997-1998 in cui si parla di
Dario Fo vincitore
del Premio Nobel per la Letteratura, della scomparsa di Strehler
e della rassegna Teatro 90 al Franco Parenti di Milano. Importanti
sono i dossier dedicati agli attori comici tra teatro e televisione e
al Teatro di figura.
Teatro del
Mediterraneo e Teatro di guerra impreziosiscono lapprofondimento
sul triennio 2000-2002, affrontato da Sara
Chiappori dedicando particolare
attenzione a Peter Brook,
Luca Ronconi e
Carmelo Bene. Tra i
tanti argomenti affrontati nei numeri di Hystrio del 2003-2005,
Fabrizio Sebastian Caleffi
parla di Giovanni Testori
e Piero Mazzarella,
della drammaturgia ungherese, del Teatro di narrazione, nonché del
al rapporto fra teatro e università. Con lintervento di Nicola
Viesti diventano protagoniste le annate
2006-2008 con Enzo Moscato
e Saverio La Ruina,
significativi esempi della drammaturgia contemporanea, proposti
assieme ai classici (da Samuel Beckett
e Henrik Ibsen e
Luchino Visconti),
al teatro in Canada e alla danza europea.
Il triennio
2009-2011, curato da Stefania Maraucci,
registra un bel ricordo di Ronfani, una riflessione sul teatro di
Emma Dante e
unanalisi degli allestimenti di testi americani da parte di Arturo
Cirillo. Si passa al biennio 2012-2014
affidato a Roberto Rizzente,
che si sofferma su Un tram che si chiama
desiderio di Tennessee
Williams per la regia di Antonio Latella, sul
fondamentale libro di Hans-Thies Lehmann dedicato al
Postdramatisches Theater (Frankfurt am Main, Verlag der
Autoren, 1999), cui si affiancano loccupazione del Teatro Valle di
Roma e le scomparse di Mario Missiroli e Massimo Castri.
Di rilievo sono anche i
contenuti dei dossier relativi a Strindberg: Teatro e
sport, Teatro russo, Teatro e sesso, Teatro
lituano e inglese. Diego Vincenti firma lultimo
contributo 2015-2017 nel quale si leggono note su Brook e Ronconi,
nonché i dossier dedicati a Teatro e scienza, a Shakespeare
e a Pirandello. Infine Laura Bevione, Albarosa
Camaldo e Claudia Cannella raccolgono i “biglietti dauguri”
firmati da diverse personalità del mondo dello spettacolo. A queste
si unisce chi scrive a nome della redazione di Drammaturgia
diretta da Siro Ferrone e da Stefano Mazzoni.
Nella sezione Teatri
di figura Mario Bianchi propone un attento e dettagliato
resoconto della rassegna Arrivano dal Mare! con la
partecipazione di quaranta compagnie impegnate in cinquantuno
rappresentazioni nei teatri di Ravenna, Longiano, Montiano, Gatteo e
Gambettola.
Lo stesso Bianchi, nelle
pagine di Teatro Ragazzi, si occupa di altri importanti
festival come Y Generation incentrato sulla danza a Trento,
Segni dInfanzia a Mantova e Trallallero ad Artegna
in Friuli.
Claudia Cannella parla de
I giovani protagonisti della giovane scena / 53 individuati
negli artisti emersi dalledizione Generazione Scenario 2017:
Valentina Dal Mas, Shebbab Met Project, Barbara
Berti e The Baby Walk.
La consueta, corposa
sezione delle Critiche ordina le tante recensioni degli
spettacoli secondo criteri regionali. Seguono le pagine dedicate alla
danza e alla lirica.
Il testo pubblicato è
Mio eroe di Giuliana Musso, vincitore del Premio
Hystrio alla Drammaturgia 2017.
Nella Biblioteca
Ilaria Angelone e Albarosa Camaldo raccolgono le schede
relative alle novità editoriali italiane legate alla cultura dello
spettacolo. Le tante e utili informazioni de la società teatrale sono offerte da Roberto Rizzente.
di Massimo Bertoldi
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