Pensato
come omaggio alla “ricerca infinita” di Luca
Ronconi, lAnnuario 2016 della rivista «Culture teatrali» indaga un
argomento poco frequentato dagli studi teatrologici, ma nodale nellarticolarsi
delle prassi sceniche contemporanee: «la decifrazione del destino, o piuttosto
[…] la mappatura degli orizzonti della regia agli albori del XXI secolo a
partire da una radicale interrogazione sulla sua attuale identità» (p. 10).
Così Claudio Longhi, che nel saggio
di apertura riflette sulleredità artistica di Ronconi e sul pensiero del
maestro rispetto al ruolo e alle sorti della pratica registica in Italia. A
eloquente testimonianza è riproposto (pp. 41-51) il discorso pronunciato dallo stesso Ronconi il 29
aprile 1999 in occasione del conferimento della laurea honoris causa in Discipline delle arti, della musica e dello
spettacolo da parte dellUniversità di Bologna.
Mirella Schino individua nuove sfide
per gli storici dello spettacolo: dalla ridefinizione degli interrogativi
sulletà dei maestri, per meglio comprendere la complessità delle relazioni che
li legarono e i loro debiti nei confronti del “vecchio” teatro dattore,
allindividuazione di nuovi temi di indagine, sino alla proposta di alcune
riflessioni metodologiche e storiografiche, in particolare sul problema del
rapporto tra pratica della scena e mestiere di storico. Marco De Marinis compie una prima ricognizione sulle trasformazioni
della regia contemporanea e sulle nuove modalità produttive che hanno spinto a
parlare allo stesso tempo di superamento della regia (post-regia) e di rilancio
della stessa in termini forti (iper-regia o super-regia). Secondo Lorenzo Mango ci troviamo di fronte a
una «crisi come atto di transizione non come negazione» (p. 88), una sorta di
“regia dopo la regia” che, già presente nella pratica e nella poetica di
artisti contemporanei quali Carmelo Bene,
Toni Servillo e Federico Tiezzi, suggerisce lidea che essa sia ancora il focus del linguaggio teatrale
contemporaneo, ma in maniera differente da quando era interpretazione e mediazione di un testo drammatico. Lo dimostra anche
linsieme composito di esperienze che, nel campo della danza, hanno contribuito
a ridefinire e rinnovare la scena italiana a partire dagli anni Ottanta del
Novecento e a cui sono dedicate le pagine di Enrico Pitozzi. Mentre Laura
Mariani presenta i primi risultati di una ricerca sulle registe
contemporanee con tre approfondimenti: Emma
Dante, Serena Sinigaglia e Laura Angiulli.
È
noto «il pesante debito contratto dal pensiero registico nel confronti del
teatro wagneriano, vera culla della nuova concezione della creazione teatrale»
(p. 11). Un bilancio delle esperienze registiche nazionali odierne non può
dunque prescindere dal teatro per musica, cui è dedicato il dossier curato da Gerardo Guccini in cui si indaga
loperato di Damiano Michieletto e Stefano Vizioli. Del primo si documenta
la formazione nel quadro dellazione pedagogica di Gabriele Vacis; del secondo si segue lideazione di unopera
“eurasiana” che nasce dallincontro tra diverse civiltà e culture.
Nel
dossier curato da Longhi la parola passa a ventitré artisti della scena
contemporanea che hanno risposto in maniera libera a una traccia iniziale di
cinque domande: Che cosa è per te la regia
oggi? Chi sono i tuoi Maestri? Che futuro si sta preparando, a tuo
avviso, per la pratica registica? Chi (o che cosa) è per te lattore/danzatore?
Che significato assume nella tua prassi registica la parola “drammaturgia”? «Ne
è nato un affresco mobile e stratificato della sfaccettata realtà della regia
contemporanea, utile per fare luce sulle molteplici manifestazioni di un
panorama complesso e in continuo divenire, meritevole di ulteriori
approfondimenti» (p. 181).
Infine,
la parte extra-monografica della rivista ospita, nella sezione Interventi, le riflessioni di De Marinis
sul recente volume di Valentina
Valentini (Nuovo Teatro Made in Italy
1963-2013, Roma, Bulzoni, 2015) e sulla mancanza di rigore e di
consapevolezza metodologica di alcuni recenti studi teatrali italiani; e, nella
sezione Studi, due interventi di Carmen Cotugno sullesperienza del reenactment, considerato una valida via
per “archiviare” performance e fare
storiografia, e di Roberta Ferraresi
che ripercorre il processo di rifondazione degli studi teatrali italiani fra
gli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso. Lorena Vallieri
INDICE
Claudio
Longhi
«Lunico responsabile
sono io»? Appunti di regia,
ricordando Luca Ronconi (quasi unintroduzione)
Luca
Ronconi
Il mio Teatro
Mirella
Schino
Teatro come bene comune.
La regia al suo nascere e il Novecento
Marco
De Marinis
Regia e post-regia:
dalla messa in scena allopera-contenitore
Lorenzo
Mango
La regia dopo la regia.
Tre variazioni sul tema
Enrico
Pitozzi
Comporre secondo la
logica del corpo:un affresco della scena
coreografica italiana
Laura
Mariani
Registe di teatro in
Italia.
Ce nest quun début
DOSSIER La musica meticcia. Materiali dautore per
la conoscenza e lo studio della regia lirica
a cura di
Gerardo Guccini
Gerardo
Guccini
“Regiekultur” vs “Regietheater. Introduzione alla regia lirica contemporanea
Parte
I – Grotowski-Vacis-Michieletto: la
musicalizzazione del teatro
Gerardo
Guccini
Vacis alla “Paolo
Grassi”. Un iceberg pedagogico con diverse ramificazioni nel campo della regia
lirica (Emma Dante, Micheli, Michieletto, Muscato, Sinigaglia)
Damiano
Michieletto
Tono, ritmo, volume
Parte
II – Progetto OperaBhutan
Gerardo
Guccini
Verso un teatro dopera
eurasiatico
Stefano
Vizioli
Sulla pagina bianca del
teatro: Opera ESTrema
DOSSIER Intorno alla regia. Testimonianze di lavoro
alle soglie del nuovo millennio
a cura di
Claudio Longhi
Fabrizio Arcuri,
Pietro Babina, Eugenio Barba, Elena Bucci, Luigi De Angelis, Elio De Capitani,
Pippo Delbono, Andrea De Rosa, Raffaella Giordano, Antonio Latella, Roberto
Latini, Valter Malosti, Marco Martinelli, Mario Martone, Stefano Massini,
Ermanna Montanari, Armando Punzo, Cesare Ronconi, Spiro Scimone e Francesco
Sframeli, Virgilio Sieni, Federico Tiezzi, Gabriele Vacis
INTERVENTI
Marco De Marinis
Vuoti di
memoria e filologia del quasi. A proposito di Valentina Valentini, Nuovo
Teatro Made in Italy 1963-2013, con saggi di Anna Barsotti, Cristina Grazioli,
Donatella Orecchia, Roma, Bulzoni, 2015
STUDI
Carmen Cutugno
Reenactment: da
Marina Abramovic allintangible cultural heritage dellUnesco
Roberta
Ferraresi
Una nuova
teatrologia. Il processo di rifondazione degli studi teatrali in Italia fra gli
anni Sessanta e Settanta
Note
bio-bibliografiche e abstract
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