drammaturgia.it
Home | Cinema | Teatro | Opera e concerti | Danza | Mostre | Varia | Televisioni | Libri | Riviste
Punto sul vivo | Segnal@zioni | Saggi | Profili-interviste | Link | Contatti

cerca in vai

Prove di drammaturgia, a. XX, n. 2, dicembre 2015 Riviste

Il secondo numero del 2015 di «Prove di drammaturgia», rivista di inchieste teatrali diretta da Gerardo Guccini, è dedicato alla scrittrice austriaca Elfriede Jelinek, che nel 2004 ha ricevuto il premio Nobel per la letteratura come riconoscimento per il suo «linguaggio originale e irruente, che demistifica i meccanismi linguistici del potere. Nell’opera di Jelinek “il fluire musicale di canto e controcanto” si abbina infatti a uno “straordinario ardore linguistico” che rivela “l’assurdità dei cliché della società contemporanea e il loro potere soggiogante”» (p. 3).

La prima parte del fascicolo ripropone gli interventi della giornata di studi curata da Claudio Longhi ed Elena Di Gioia(S)pettinare la realtà. Sulle scritture di Elfriede Jelinek (Bologna, 3 dicembre 2014). Un’occasione durante la quale Luigi ReitaniRita SvandrlikMarcello SoffrittiElisa Balboni, Gerardo Guccini e Silke Felber hanno indagato la scrittura drammaturgica della Jelinek, anche in relazione ad alcuni allestimenti e traduzioni italiane.

Seguono le interviste ai registi e agli attori che hanno partecipato al progetto Festival Focus Jelinek che ha portato realtà teatrali differenti per percorsi, stili e leva generazionale a confrontarsi con l’arduo linguaggio scenico della drammaturga e a realizzare quattordici creazioni teatrali, di cui sei prime nazionali, tra spettacoli, performance e letture. Quegli stessi critici e studiosi hanno poi stilato una serie di lemmi raccolti nel catalogo Parole Jelinek (di cui viene riproposto un estratto) che «vogliono essere chiavi per entrare nei paesaggi di decostruzione e di memoria, di scabra analisi e di disgusto, di scrittura e di evocazione di voci della scrittrice» (p. 37).

Infine, la parola è lasciata alla stessa drammaturga, che si è raccontata in un’intervista curata da Anna Bandettini. Parole preziose, poiché da decenni la Jelinek conduce una vita claustrale in Austria. Di sé lascia circolare foto e opere, pubblicate prevalentemente sul sito www.elfriedejelinek.com, e comunica con il mondo esclusivamente via mail (come per questa intervista), poiché è affetta da quella stessa forma di fobia sociale di cui soffrono tanti suoi personaggi. Non si presentò neanche a ritirare il premio Nobel. Mandò un irrituale video con un altrettanto irrituale discorso di accettazione, In abseits (In disparte) dove emergeva, sin dalle prime parole, il difficile rapporto da lei vissuto tra mondo reale e scrittura. 

                                                                     di Lorena Vallieri


Di seguito l’indice della rivista:

 

FOCUS ELFRIEDE JELINEK. S-pettinare la realtà

a cura di Elena Di Gioia e Claudio Longhi


EDITORIALE

Quattordici scritture in cerca d’attore


UN’INTRODUZIONE
Elena Di Gioia, Dalla lontananza si vede meglio

 

IL PROGETTO

Festival Focus Jelinek


S-PETTINARE LA REALTÀ

Giornata di studi

(Bologna, Laboratorio delle Arti 3.12.2014)

a cura di Elena Di Gioia e Claudio Longhi


Luigi Reitani, Una partitura polifonica. La scrittura per le scene di Elfriede Jelinek

Rita Svandrlik, Dare voce agli esclusi: il teatro di Elfriede Jelinek

Marcello Soffritti, Elisa Balboni, Fritzl, Goethe, Heidegger e altri incubi dei traduttori – breve dialogo sull’origine del testo italiano per “FaustIn and out”

Gerardo Guccini, Elfriede Jelinek “scrivente”

Silke Felber, «fuori e dentro, dentro e fuori, perché no, è bello che ci sia un po’ di cambiamento». Fenomeni di inclusione ed esclusione ne “I rifugiati coatti” (“Die Schutzbefohlenen”) di Elfriede Jelinek

 

INTERVISTE AGLI ARTISTI

Quaderno Jelinek

Introduzione, a cura di Altre Velocità

Elena Di Gioia: leggere con le orecchie, come nasce un festival per città, a cura di Serena Terranova

Claudio Longhi: lo spazio tridimensionale della scrittura, a cura di Nicoletta Lupia

Andrea Adriatico: nel campo di battaglia della complessità, a cura di Lorenzo Donati

Fabrizio Arcuri: luoghi dell’indicibile, “FaustIn and out”, a cura di Lucia Amara
Enrico Deotti: interpretare scritture, costruire personaggi, a cura di Rossella Menna

Chiara Guidi: dentro il libro, nel centro Sonoro della storia, a cura di Alessandra Cava

Chiara Lagani: dialoghi allo specchio, a cura di Alex Giuzio

Angela Malfitano: un’attrice e il suo tempo, a cura di Francesco Brusa

Angela Malfitano e Nicola Bonazzi: il poeta, l’ebrea e il filosofo, a cura di Lucia Cominoli

Fiorenza Menni: di volta in volta ora, a cura di Piersandra Di Matteo

 

INTERVISTE ALL’AUTRICE E ALTRI COMMENTI


Il cinema è dialogo, a teatro si è soli. Conversazione con Elfriede Jelinek, a cura di Anna Bandettini

Elfriede Jelinek: «Non c’è nessun dio che ci detta la violenza. Siamo Soli», a cura di Katia Ippaso

Massimo Marino, Parole Jelinek. Teatro

 

DIALOGHI IN FORMA DI LETTERA CON ELFRIEDE JELINEK


Nicola Bonazzi, Elena Bucci, Chiara Guidi, Claudio Longhi, Roberta Cortese, Fanny &
Alexander, Teatrino Giullare, Andrea Adriatico, Angela Malfitano, Anna Amadori,
Fiorenza Menni, Fabrizio Arcuri


UN DONO

Elfriede Jelinek, Ritornare! In Italia!



 
.



 
Firenze University Press
tel. (+39) 055 2757700 - fax (+39) 055 2757712
Via Cittadella 7 - 50144 Firenze

web:  http://www.fupress.com
email:info@fupress.com
© Firenze University Press 2013