Hystrio, a. XXIX, n. 1, gennaio 2016
Trimestrale di teatro e spettacolo
120 pp., euro 10,00
ISSN 1121-2691
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È Danio Manfredini ad aprire la rassegna di personaggi esibiti nella Vetrina di questo nuovo numero della
rivista milanese. Alessandro Toppi
ripercorre le tappe creative dellartista cremonese, riproponendone alcune
importanti dichiarazioni in merito alla sua poetica teatrale. Segue la
registrazione, a cura di Roberto
Canziani, di un dialogo tra Francesca
Nuti e Laura Marinoni sul
mestiere dellattore e sulle sue ricadute nella vita privata avvenuto in
occasione della manifestazione Il lavoro
dellattrice – Premio Reiter 2015. Francesca
Serrazanetti si occupa dello studio di architettura Haworth Tompkins di
Londra specializzato nella ristrutturazione di edifici teatrali come la Royal
Court, il National Theatre, il Young Vic Theatre e da ultimo il teatro
Everymann di Liverpool.
Voce e chitarra di Giovanna Marini prestate al teatro: è
questo il tema trattato da Paolo Crespi,
che ricorda il percorso della musicista romana dagli anni Sessanta a oggi, con
la recente composizione per coro e voce recitante di Sono Pasolini. Laura Bevione,
invece, parla dei Marcido:
storica compagnia torinese che festeggia i suoi trentanni di attività e cè
molta amarezza nelle parole di Claudia
Cannella quando racconta della chiusura del Premio Ubu, dopo cinque anni di traversie, a seguito della morte
del suo fondatore Franco Quadri.
Litinerario internazionale di Teatromondo inizia a Parigi al Théâtre
de Chaillot dove si è svolto un omaggio retrospettivo a Trisha Brown. La quarantaquattresima edizione del Festival
dAutomne diretto da Emanuel
Demarcy-Mota ha visto la partecipazione, tra i tanti, di Kim-Kum-hwa, di Ahmed El attar con The Last
Supper, di Toshiki Okada
impegnato in Super Premium Soft Double Vanilla Rich e di Romeo Castellucci che ha sintetizzato
in due spettacoli, Orestie (une comédie
organique?) e Ödipus der Tyrann di
Friedrich Hölderlin da Sofocle, le tappe della sua carriera. Emilio Nigro offre un resoconto della
ventiquattresima edizione del Festival Internazionale di Teatro di Lugano. Tra
i tanti invitati hanno ottenuto ampi consensi di pubblico la compagnia Scimone
Sframeli con il collaudato Nunzio, lo
svizzero Marco Berrettini interprete
di iFeel2, la compagnia
austro-spagnola Navaridas&Deutinger con Your
Majesties.
Laura Bevione alza il sipario
sulla scena polacca contemporanea per segnalare alcune novità proposte dalla
rassegna internazionale Polska New Theatre. Tra gli artisti emergenti spiccano
i registi Michal Zadara e Jan Klata e i drammaturghi Agnieszka Jakimiak e Jolanta Janiczak.
Teatromondo si sposta poi in Romania, al Teatro Nazionale di
Bucarest. Tra i quarantaquattro spettacoli in programma, Irina Wolf segnala la performance Antisocial del giovane artista Bogdan
Georgescu, Mein Kampf di Georg Tabori allestito da Alexandru Dabija e Vertigine scritto e diretto da Mihai
Măniuţiu. Unaltra
qualificata rassegna balcanica è Fiat Festival a Podgorica in Montenegro, dove
si sono ritrovati, come racconta Franco
Ungaro, importanti esponenti del teatro dellEst Europa. Nicola Pianzola ripercorre la singolare
esperienza dei Theatre Village, centri di ricerca teatrale presenti in alcune
regioni rurali dellIndia.
Melbourne è la capitale dello spettacolo
australiano. Lo ha ribadito il prestigioso Festival cittadino, che ha proposto,
nel corso di tre settimane, oltre settanta eventi di musica, arti visive, danza
e teatro. Lultima edizione, secondo quanto riferisce Marinella Crosato, ha ospitato Desdemona
di Toni Morrison per la regia di Peter Sellars e 1984 nella rivisitazione di Robert
Ickee e di Duncan Macmillan. Tra
le tante produzioni locali si segnalano The
Exeperiment, un monologo musicale interpretato dallattore e chitarrista Mauricio Carrasco, e The Bacchae, rivisitazione di Aaron Orzech delle Baccanti di Euripide
adattata per la scena dalla giovane regista Adena Jacobs. Il punto di arrivo di Teatromondo è fissato sullisola di Ambrym tra lAustralia e la
Nuova Zelanda, visitata da Marilena Crosato che racconta la pratica delle danze
rituali Rom.
Fiore allocchiello di questo numero è il dossier Fus, lavori in corso? a cura di Claudia
Cannella e Diego Vincenti che
espongono, nellarticolo di apertura, perplessità sullultimo decreto
ministeriale relativo allo spettacolo dal vivo e sullambiguo silenzio in proposito di molti direttori teatrali. La
stessa Cannella propone unintervista a Onofrio
Cutaia, nuovo direttore generale per lo spettacolo dal vivo Mibact, il
quale illustra gli aspetti positivi del decreto. Marco Bernardi, regista per trentacinque anni alla guida del Teatro
Stabile di Bolzano, individua i meriti della riforma soprattutto nel sistema
triennale, nel sostegno al ricambio generazionale e nella considerazione della
multidisciplinarietà; indica invece nel sistema della distribuzione dei
contributi la necessità di correttivi ed esprime dubbi sui criteri adottati per
riconoscere i sette Teatri Nazionali (visto che è rimasta esclusa
unistituzione storica come lo Stabile di Genova). La scottante questione è
affrontata anche da Lucio Argano,
presidente della Commissione Consultiva Teatro, che nellintervista rilasciata
a Andrea Pocosgnich spiega le nuove
norme relative a tournées,
coproduzioni e problemi connessi.
Laura Bevione, Roberto
Rizzente, Alessandro Toppi e Diego Vincenti raccolgono le voci dei
presidenti delle diverse categorie Agis relative al settore Teatro e di
C.Re.S.C. in merito ai punti di forza e di debolezza del decreto in questione,
dando spazio ai suggerimenti migliorativi. Elio
De Capitani prende in considerazione il rischio dei numeri gonfiati e la
parallela debolezza dei sistemi di controllo come ipotetici elementi che
potrebbero produrre valutazioni false e fuorvianti delle domande di contributo.
Allintervento di Renato Gabrielli –
una lettera molto divertente e ironica indirizzata al ministro della cultura –
segue lapprofondimento di Roberto Canziani dedicato agli artisti che non hanno
inoltrato domande di sostegno economico: da Emma Dante a Antonio Latella,
da Gabriele Di Luca a Carrozzeria
Orfeo. La ricaduta del decreto sulle funzioni dei nuovi direttori di Teatri
Nazionali e Tric è affrontata da Renzo
Francabandera, il quale esprime non pochi dubbi sul futuro del teatro
italiano. Non sembrano del tutto soddisfatti, o si dimostrano quantomeno
scettici, i direttori e organizzatori di eventi, registi, attori e drammaturghi
interpellati da Roberto Rizzente: Massimiliano
Civica, Angelo Curti, Franco DIppolito, Jurij Ferrini, Fabrizio
Grifasi, Marco Martinelli, Daniela Nicolò e Enrico Casagrande (Motus), Andreé
Ruth Shammah, Serena Sinigallia
e Daniele Villa (Teatro
Sotterraneo).
In Teatro di
Figura Mario Bianchi parla della
quarantesima edizione di Arrivano dal Mare!, festival cui hanno partecipato
anche artisti iraniani, israeliani e palestinesi. Lo stesso Bianchi si occupa
della ventiduesima edizione di Incanti, lapprezzata rassegna torinese
organizzata da Controluce Teatro dOmbre, cui hanno aderito importanti
compagnie provenienti da Giappone, Polonia, Germania e Indonesia.
Le pagine di Exit
contengono i profili artistici di protagonisti dello spettacolo recentemente
scomparsi: Giulio Baffi su Luca De Filippo, Pierfrancesco Giannangeli su Gabriele
Ferzetti, Nando Gazzolo su Fabrizio Sebastian Caleffi.
La consueta e corposa sezione
delle Critiche ordina le tante
recensioni degli spettacoli secondo criteri regionali.
Il testo
pubblicato in questo numero è Farfalle di Emanuele
Aldrovandi, vincitore del Premio Hystrio – Scritture di Scena 2015.
Nella Biblioteca
Ilaria Angelone e Albarosa Camaldo registrano le novità
editoriali italiane di spettacolo. Competono a Roberto
Rizzente le tante e preziose informazioni raccolte ne La società teatrale.
di Massimo Bertoldi
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