Sono prelibati gli oggetti
esposti nella Vetrina di questo
numero autunnale di Hystrio. Roberto Canziani si occupa di Stefania Rocca, attrice di successo
cinematografico recentemente salita alla ribalta teatrale con linterpretazione
di Scandalo di Arthur Schnitzler (produzione Teatro Stabile del Friuli Venezia
Giulia). Con Francesca Serrazanetti
ci si trasferisce in Spagna per apprezzare il sorprendente numero di nuovi
teatri realizzati negli ultimi ventanni, anche se lo sviluppo architettonico
di spazi per lo spettacolo si è interrotto intorno al 2008 (ad eccezione di
Barcellona). Matteo Antonaci sposta
lattenzione in Giappone dove un gruppo di artisti – Ryoji Ikeda, Hiroaki Umeda,
Daito Manabe e la performer Hatsune Miku – assimila lessenza espressiva delle marionette del
Bunraku e la contamina di elementi robotiani, tanto da assumere una dimensione
corporea in grado di alterare il rapporto con lo spazio e la percezione dello
spettatore. Canziani rende omaggio a Giuliano Scabia,
in occasione del suo ottantesimo compleanno, con un articolo in cui ripercorre
la biografia essenziale delluomo e dellartista che, tra laltro, ha
recentemente offerto la supervisione alla messinscena del suo Viaggio nel teatro vagante in programma
al Mittelfest di Cividale del Friuli. Un altro compleanno eccellente è il traguardo
dei centanni raggiunti da Artur Miller.
Fabrizio Sebastian Caleffi affronta
il rapporto non sempre lineare del drammaturgo con il teatro italiano. Unaltra
ricorrenza importante, i trentanni di attività del Teatro Argot, è materia per
Andrea Porcheddu, il quale, oltre a
proporre un bilancio culturale, si occupa del futuro dello spazio romano ora
diretto da Tiziano Panici e Francesco Frangipane. La prima tappa di Teatromondo è
fissata a Edimburgo. Maggie Rose
racconta lo svolgimento del Festival ufficiale (Eif) con la presenza, tra i big, di Robert Lepage con lautobiografico 887 e di Simon Borney,
autore e interprete di The Encounter dedicato
allAmazzonia. Nel ricco cartellone del Fringe Festival spiccano gli scozzesi
Vanishing Point con linnovativo Tomorrow,
lo scrittore-performer Jo Clifford
con The Gospel According to Jesus, Queen of Heaven e gli adattamenti shakespeariani: Titus Andronicus (The Piemakers Tale) e Juliet,
the Party Planner del Globe Theatre. Non sono mancati i contributi italiani
offerti da Davide Verazzani (A Life with the Beatles) e Anna Carfora (Circular/La strada circolare). Tra gli oltre mille spettacoli in e off
proposti al Festival di Avignone, Francesca
Vitale sceglie: À mon âge je me cache encore pour fumer di Rayhana per la messa in scena di Fabian Chappuis, con sette donne
protagoniste; Les vibrants della
promettente Aida Asgharzadeh; Manger della compagnia Zygomatic. Tra
gli italiani si sono distinti Fabio
Marra in Ensemble, Luca Franceschi con Dom Juan 2.0 e Les irrévérencieux, un incontro tra Commedia dellArte e danza hip
hop. Alla rassegna berlinese Foreign Affairs
guarda con attenzione Davide Carnevali
che si concentra, tra i tanti spettacoli, su Mount Olympus – To glorify the cult of tragedy, monumentale performance di ventiquattro ore di Jan Fabre che rivisita miti e figure
della tragedia greca – e su Table Top Shakespeare di Forced
Enterteinment, che presenta lopera completa del classico inglese in quaranta sessioni. Di pregio sono risultati i
contributi della danza, dalla novità Barbarians
del britannico Hofesh Shechter alle
prove di Angélica Liddell. Teatromondo si trasferisce in Kosovo
per incontrare, grazie al contributo di Franco
Ungaro, Jeton Neziraj, autore di
testi militanti spesso sottoposti a censura. Stretti rapporti culturali con la
propria terra e adozioni di linguaggi legati alle tecnologie caratterizzano il
percorso creativo dei libanesi Lina
Majdalanie e Rabih Mroué, come
raccontato nellintervista rilasciata a Laura
Bevione, che inoltre recensisce il loro Biokhraphia,
spettacolo recentemente presentato al Festival delle Colline Torinesi. In Teatro Ragazzi Mario Bianchi inquadra le rassegne di
spettacoli rivolti alle giovani platee. Si parla dei festival di Vimercate e di
Pescara. Il comico: istruzioni per luso
è il titolo del dossier curato da Maddalena
Giovannelli e Martina Treu. In
apertura Sara Chiappori intervista Stefano Bartezzaghi che illustra la prima edizione del festival livornese Il senso del ridicolo da lui diretto soffermandosi
poi sul significato del comico e della satira contemporanea. Si prosegue con Martina Treu, cui compete lesame di Aristofane calato nella Grecia classica
e affrontato nel Novecento da grandi registi, tra i quali Luigi Squarzina (Donne al
Parlamento, teatro romano di Benevento, 1957), Karolous Koun, Luca Ronconi
(Rane, Teatro greco di Siracusa,
2002), per arrivare ai recenti contributi, tra i tanti, del Teatro delle Albe e
di Mario Perrotta. La strage della redazione di «Charlie Hebdo» permette a Luciano Canfora di avviare una riflessione sul rapporto tra libertà
di stampa, satira e politica. A partire dalla constatazione che il linguaggio
comico diventa più efficace e dissacrante di fronte alla rappresentazione di
figure legate al rigore istituzionale, Eva
Marinai propone un breve excursus
da Aristofane a Totò fino agli interpreti più recenti. In merito al declino della
commedia italiana, complice anche il linguaggio estemporaneo del web, è
necessario, secondo Andrea Pocosgnich,
che il teatro recuperi la sua tradizione comica adeguandola alla
contemporaneità, sulla base di quanto sperimentato da scrittori come Daniele Timpano e Andrea Cosentino. La sostanza comica con aperture allironia caratterizza certi percorsi creativi
interni alla danza che il contributo di Maddalena
Giovannelli individua nel Tanztheater di Pina Bausch, in Ambra
Senatore e negli Zerogrammi. Le competenze culturali di Giuseppe Montemagno mettono il lettore
a contatto con lopera buffa e il suo declino nel corso dellOttocento. Il
dossier prosegue con lanalisi di Mario
Bianchi relativa al meccanismo che muove la risata nel bambino passando in
rassegna gli spettacoli più riusciti nella resa artistica dei paradossi e del
surreale. Dopo larticolo di Roberto
Rizzente dedicato al rapporto tra danza e arti visive a effetto comico, il
contributo di Flavio Oreglio si
sofferma sulle caratteristiche del cabaret, oggi
confuso con lintrattenimento televisivo, e ne
ripercorre i successi dagli anni 50 a oggi. In che misura la comicità televisiva degli anni Ottanta abbia condizionato le
giovani compagnie del teatro off italiano è oggetto dellintervento di Renzo Francabandera, che chiama in
causa i linguaggi di fredda ironia e non-sense
proposti da Teatro Sotterraneo, Paolo
Nani, Carrozzeria Orfeo, CollettivO CinematicO. Claudia Cannella, Maddalena
Giovannelli e Martina Treu
raccolgono le voci per la compilazione di un glossario comico interpellando
interpreti creativi e qualificati, quali Natalino
Balasso, Andrea Cosentino, Lella Costa, Emma Dante, Gioele Dix, Marco Martinelli, Flavia Mastrella/Antonio
Rezza, Moni Ovadia, Paolo Rossi, Serena Sinigallia, Teatro
Sotterraneo, Teatro Segreto di Satira. Nella sezione Nati ieri / I protagonisti della giovane
scena / 47, Claudia Cannella
traccia un dettagliato bilancio dellultima edizione del Premio Scenario vinto
dal monologo Mad
in Europe dellomonima compagnia di Varese, scritto e interpretato da Angela Demattè, cui seguono Gianni, un altro monologo di pregevole
fattura di Caroline Baglioni, e Pisci ‘e paranza di Mario De Masi. La consueta e corposa sezione
delle Critiche ordina le tante
recensioni degli spettacoli secondo criteri regionali. Il testo scelto dalla
redazione della rivista milanese è Malacrescita
di Mimmo Borrelli, vincitore del
Premio Hystrio alla Drammaturgia 2015. In
Biblioteca Albarosa Camaldo raccoglie le schede relative alle novità
editoriali italiane legate allo spettacolo. Competono a Roberto Rizzente le tante e preziose informazioni raccolte in La società teatrale.
di Massimo Bertoldi
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