Si segnala la prima nazionale del nuovo spettacolo di Giancarlo Cauteruccio, Crash Trōades, in scena dall11 dicembre al Teatro Studio di Scandicci (Firenze).
Approda a Scandicci Crash Trōades, spettacolo prodotto allinterno di TU – Teatro Urbano, Progetto di Alta Formazione Artistica e Tecnica della Regione Toscana, con cui Giancarlo Cauteruccio concretizza un percorso avviato negli ultimi anni e dedicato alla formazione creativa, avvertita come parte attiva e fondante del processo di produzione teatrale.
Da aprile questo cantiere creativo in movimento, a cui hanno preso parte attiva quindici allievi tra attrici, danzatrici, cantanti liriche e operatori della scena, ha compiuto un particolare viaggio teatrale nella Toscana, procedendo per tappe e mettendo in gioco tre tipologie di luoghi urbani. La prima tappa è stata San Gimignano, scelta come esempio tipico di centro storico, a cui ha fatto seguito Piombino, critica area industriale; ultima tappa larea metropolitana di Scandicci, sintesi delliter.
Per il Teatro Studio, dall11 al 16 dicembre, Cauteruccio ha immaginato un particolare allestimento tra esterno e interno, mettendo in relazione lesperienza dei maestri con le energie vive e dinamiche degli allievi, chiamati a essere protagonisti dellopera.
Crash Trōades si compone di una parola contemporanea (un chiaro riferimento alla sintesi tra naturale e artificiale immaginata da J.G. Ballard) e il titolo antico del testo euripideo, esplicitando così una decostruzione del segno.
Crash Trōades concentra il proprio sguardo sulluniverso femminile, basandosi su una tessitura drammaturgica che innesta nel testo euripideo pagine di due autrici testimoni di immani tragedie dei nostri giorni: Anna Politkovskaja con Cecenia e la rwandese Yolande Mukagasana (Nobel per la pace 2011) con Le ferite del silenzio.
Dieci le interpreti: cinque attrici, Laura Bandelloni, Irene Barbugli, Debora Daddi, Martina Lino e Flavia Pezzo, tre cantanti liriche Hitomi Ohki, Elisa Prosperi e Maria Elena Romanazzi e due danzatrici, Martina Belloni e Daniela Ranzetti, che lavorano su unintegrazione linguistica tra recitazione, canto e danza.
La scena (di Daniele Spisa) si presenta come unesplosione di macerie abitata dalle donne vittime dellolocausto e, nello stesso tempo, coro e archetipi della condizione femminile. Invasa dallacqua e dalla terra come la spiaggia della costa anatolica, come un dissestato accampamento, un luogo dellattesa, allombra delle mura di Troia in fiamme, la scena rimanda a una dimensione metaforica che si riferisce a tutti gli esodi, i rapimenti, i genocidi della storia, che il linguaggio visuale contemporaneo sintetizza con efficacia.
Gli attraversamenti della parola nellimmagine, delle sonorità digitali nel canto trascinano le voci nel rumore bianco, esaltando il tragico senza pathos. Rimane una dolentissima umanità con al centro Ecuba, che cessa di piangere i morti per dialogare con le figlie, le spose, ormai vedove dei figli, con le ancelle, alla ricerca di una ragione, di un pensiero che tenga ancora insieme il mondo.
Le musiche elettroniche originali di Marco Puccini interagiscono con il canto lirico dal vivo, mentre la voce fuori campo di Fulvio Cauteruccio segna linizio e la fine dello spettacolo. I costumi di Massimo Bevilacqua sono abiti da sposa contaminati con il fuoco e con la terra, in omaggio alle celebri combustioni di Alberto Burri. Lapparato visuale con proiezioni ad alta potenza, riporta dentro la scena del teatro le memorie dei luoghi aperti attraversati dallo spettacolo negli studi precedenti.
Crash Trōades
da Le Troiane di Euripide
Dall11 al 16 dicembre al Teatro Studio di Scandicci
regia di Giancarlo Cauteruccio
Interpreti Laura Bandelloni, Irene Barbugli, Martina Belloni, Debora Daddi, Martina Lino
Hitomi Ohki, Flavia Pezzo, Elisa Prosperi, Daniela Ranzetti, Maria Elena Romanazzi
scenografia di Daniele Spisa
collaborazione alla regia di Fulvio Cauteruccio
studi per la drammaturgia di Virginio Liberti
canto di Monica Benvenuti
coreografia di Patrizia de Bari
luci di Loris Giancola
video di Alessio Bianciardi
costumi di Massimo Bevilacqua
musiche originali di Marco Puccini
foto di scena di Gabriella Di Tanno
produzione Teatro Studio Krypton
con il sostegno di Regione Toscana, Scandicci Cultura
e con il contributo di Ente Cassa di Risparmio di Firenze
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