drammaturgia.it
Home | Cinema | Teatro | Opera e concerti | Danza | Mostre | Varia | Televisioni | Libri | Riviste
Punto sul vivo | Segnal@zioni | Saggi | Profili-interviste | Link | Contatti

cerca in vai


VeneziaMusica e dintorni, a. VIII, n. 40, maggio-giugno 2011


a. VIII, n. 40, maggio-giugno 2011, pp. 96, euro 5,00
ISSN 1971-8241

«VeneziaMusica e dintorni» arriva alla sua quarantesima edizione con un numero ricco di appuntamenti da segnalare, ripartiti secondo le canoniche sezioni musicali, teatrali, cinematografici e artistici.

All’eclettica attività di Franco Quadri, scomparso marzo scorso, viene dedicato un ricordo in apertura della rivista. Leonardo Mello ripercorre la carriera artistica del suo maestro evidenziando la profonda influenza  del pensiero di Quadri nelle arti sceniche, a partire dagli anni Cinquanta. L’amica e collega Renata M. Molinari racconta l’utopica esperienza del «Patalogo», accentuando la stoicismo e la passione di Quadri per il proprio lavoro.

La sezione Focus on curata da Leonardo Mello, si sofferma sulla quarta edizione di Parole in forma scenica, il cantiere delle Esperienze di Giovani a Teatro dedicato alla drammaturgia, diretto da Mariangela Gualtieri, Antonio Tarantino, Vitalino Trevisan e Paolo Puppa. Ne dà un sintetico resoconto critico-analitico Tolja Djokovic che assistette al laboratorio nella duplice veste di partecipante-osservatrice. Paolo Puppa  è curatore del progetto Il teatro delle lingue interessato alla tipologia scenica del monologo e alla forza espressiva del vernacolo dove  sei autori-performer solitari, provenienti da diverse regioni italiane, danno vita ad altrettante performances. Seguono sintetici interventi sulle peculiarità poetiche e stilistiche di ciascun drammaturgo. Secondo Alfredo Sgroi la drammaturgia di Puppa si basa sulla parola, fondamento di quella «grande commedia umana» abitata da antieroi viziosi, specchio di una società in continua tensione e degrado. Leonardo Mello analizza la sensibilità poetica di Tarantino – promessa della rinascita drammaturgica nazionale degli anni Novanta – a partire dalla coppia vincente Stabat Mater e Passione secondo Giovanni premiati nel 1993 con il Premio Riccione. Andrea Porcheddu dedica un intervento al vicentino Trevisan, autore «attore-centrico» la cui scrittura rimanda a Bernhard, Beckett e Pasolini. Viene esaminato infine Caino, ultima opera della Gualtieri, diretta da Cesare Ronconi con Danio Manfredini nei panni del emblematico protagonista e la presenza narrante dell’autrice stessa sulla scena.

Nello spazio dedicato all’opera in musica Enrica Villari analizza The Bride of Lammermoor, il romanzo più appassionato e tragico di Walter Scott che ispirò a Donizetti alcune delle sue arie più indimenticabili. Stiamo parlando di  Lucia di Lammermor, libretto di Salvadore Cammarano, l’exemplum per eccellenza del melodramma romantico italiano. Quirino Principe fa un’analisi storico-critica della complessa drammaturgia wagneriana con un primo piano sulla filosofia principale che sta alla base di L’oro del Reno, eseguita in forma di concerto dal maestro concertatore e direttore Jeffrey Tate al Teatro La Fenice. In conclusione, il direttore artistico del festival lirico dell’Arena di Verona Umberto Fanni, presenta l’LXXXIX edizione inaugurata con un allestimento della Traviata di Hugo De Ana.

Di La cornice sinfonica segnaliamo il recital pianistico di Giuseppe Guarrera al Teatro La Fenice dedicato ai sessantacinque anni della Repubblica Italiana; i concerti-omaggio al friuliano Guido Alberto Fani, pianista, direttore d’orchestra e compositore nel cinquantenario della sua scomparsa; la rassegna musicale dell’Ottocento romantico francese al Palazzetto Bru Zane;  i concerti-letterari degli Amici della Musica di Venezia e un omaggio tutto padovano al grande direttore svizzero Peter Maang con due concerti e un convegno internazionale. Indichiamo infine il Don Giovanni di Battista Rigon all’Olimpico di Vicenza, allestimento ispirato alla versione originale del capolavoro mozartiano, rappresentata nel 1787 al Teatro degli Stati Generali di Praga.

 La splendida epoca barocca veneziana viene invocata e celebrata con il festival estivo Risveglio degli affetti che si snoda tra concerti, incontri e iniziative editoriali, primo importante progetto del Centro Veneziano per la Musica Barocca  diretta della scrittrice best-seller Donna Leon.

La sezione L’altra musica si congratula con il ritorno dell’Heineken Jammin’Festival al Parco San Giuliano di Mestre, soffermandosi su alcuni protagonisti di questa edizione: Coldplay, Negramaro e soprattutto Vasco Rossi. Segue l’intervento di Ilaria Pellanda sul tango elettronico dei franco-argentini Gotan Project, mentre Guido Michelone dà un resoconto della sedicesima edizione di New conversations-Vicenza Jazz.

Lo spazio dedicato al teatro di prosa si apre con un’intervista a Jan Fabre sul workshop “Gangsters e stiliti” condotto all’interno della Biennale Teatro, lavoro incentrato sul tema dell’improvvisazione e del training fisico. Pippo Delbono parla del debutto di Dopo la battaglia al Teatro Verdi di Padova, spettacolo interdisciplinare socialmente impegnato che intende «indagare quel che succede dopo che ci si trova ad aver toccato il fondo». Leonardo Mello introduce la nuova rassegna della Sala In.Off del Teatro Goldoni intitolata ScomodaMente, cinque proposte il cui leit-motiv è l’esplorazione della parola. Tra i protagonisti della rassegna nominiamo Mascia Musy, Marta Cuscunà, Patricia Zanco, Saverio La Ruina, Stefano Massini e Ottavia Piccolo. Gli altri interventi mettono in evidenza Le conversazioni di Anna K, tratto dalla Metamorfosi kafkiana, con Giuliana Lojodice nei panni di Anna, la domestica di Casa Samsa che diventa assoluta protagonista nella drammaturgia e regia di Ugo Chiti;  la riproposta registica di Mandiaye N’Diaye per Nessuno può coprire l’ombra, scritto da Marco Martinelli; e il Crucifixus 2011 – Festival di Primavera, il più importante appuntamento italiano dedicato al teatro sacro diretto da Carla Bino, svolto a Brescia aprile scorso.  

Babilonia –Il terzo paradiso è il titolo del nuovo balletto di Ismael Ivo, direttore artistico del Settore Danza alla Biennale di Venezia. La poetica del coreografo brasiliano, crogiuolo di diversi linguaggi scenici,  concepisce la danza come drammaturgia e riflessione del corpo, un laboratorio di ricerca che insegue con ostinazione codici  e vocabolari nuovi.

Nello spazio riservato al cinema Francesca Bianchi riflette sul rapporto che da sempre ha legato la laguna con la settima arte: dalle riprese fisse dei fratelli Lumiére alla fine dell’Ottocento fino alle più spericolate azioni della saga  Bond.

Dal 4 giugno al 27 novembre prossimo si può visitare l’immenso mosaico della LIV Esposizione  Internazionale d’Arte alla Biennale, che unisce passato presente e futuro delle arti figurative. Alle opere dei giovani artisti arrivati da tutto il mondo vengono accostate alcuni capolavori di Tintoretto come L’ultima cena e La creazione degli animali. Padova sarà fino alla fine di luglio museo dalle diverse sedi per contemplare l’opera di Guariento da Arpo, primo pittore di corte della famiglia Da Carrara, mecenati potenti del Trecento italiano. Il Palazzo Grimani di Venezia ospita invece l’esposizione Veronese: le storie di Ester rivelate, un’occasione unica in quanto riunisce nello stesso edificio le tre tele restaurate del ciclo Ester che da quasi mezzo secolo decorano il soffitto della chiesa di San Sebastiano. 

Per la sezione In vetrina mettiamo in evidenza il ricordo di Guseppe Sinopoli, a dieci anni dalla sua scomparsa. Mario Messinis ripercorre le maggiori interpretazioni del maestro anche tramite le testimonianze prestigiose di Luciano Berio. Nicolas Collins, capofila di quella disciplina indefinibile e anarchica nota come Hardware Hacking o Circuit Bending – la logica di base è lo scassinamento di apparecchi elettronici di consumo per scopi creativi – approda con i suoi  laboratori alla ricerca di «suoni insoliti» nell’ambito delle iniziative musicali di Ca’ Foscari. Conclude il quarantesimo numero di «VeneziaMusica e dintorni» la segnalazione di «Artefici», rivista-laboratorio dedicata alle arti dello spettacolo, creata dai giovani del gruppo Giovani a Teatro nell’ambito delle ormai famose “Esperienze”, sotto la direzione di Cristina Palumbo.

di Adela Gjata


La copertina

cast indice del volume


 



 
Firenze University Press
tel. (+39) 055 2757700 - fax (+39) 055 2757712
Via Cittadella 7 - 50144 Firenze

web:  http://www.fupress.com
email:info@fupress.com
© Firenze University Press 2013