Torna puntualmente sul bimestrale «VeneziaMusica e dintorni» il corposo approfondimento (pp. 37-67) dedicato a Dove va il teatro pubblico? a cura di Leonardo Mello e Ilaria Pellanda. Il dossier propone, come di consueto (e si veda il numero precedente), una riflessione a più voci sulle strategie organizzative e produttive del nostro teatro nazionale. In quattro mesi sono stati raccolti ben 140 contributi tra gli addetti ai lavori. Questi i protagonisti della seconda e ultima parte dellinchiesta: Abbado, Ambrosini, Angelini, Barbieri, Bettinello, Bevilacqua, Bino, Cagli, Capitta, Carlotto, Castellani/Raimondi, Cherubini, Chiarot, Colombo, Curino, DallOngaro, De Capitani, De Ana, Delbono, De Martino, Donati, Estero, Fedele, Fofi, Foletto, Gallarati, Gallina, Girardi, Girondini, Juvarra, Lanza Tomasi, Malaguti, Malosti, Mancuso, Mangolini, Marchiori, Martone, Menni, Messinis, Minardi, Munaro, Musu, Nanni, Orselli, Pacor, Paganelli, Pastore, Ponte di Pino, Ricci/Forte, Rizzardi, Saravo, Segre, Solbiati, Syxty, Vacchi, Vacis, Vallora, Vlad. Punti di vista diversi messi a confronto su un tema di scottante attualità: dallurgenza di aprirsi al nuovo (Solbiati) allintervento pubblico quale garanzia di libertà espressiva e democraticità (Bevilacqua); dalla concettualizzazione di “teatro” come «bene comune» (Bino) a quella di “cultura” come ricchezza, investimento e necessità (Abbado); dallinvocazione di un Federalismo teatrale (Foletto) alla proposta provocatoria di chiudere i teatri pubblici per smuovere finalmente le acque (e le coscienze) (Capitta).
Da segnalare inoltre la rubrica Focus on (nella quale si dà ampia attenzione a un testo di Heiner Müller che ha ispirato lopera musicale inedita Quartett che presto debutterà alla Scala con musiche di Luca Francesconi e per la regia di Àlex Ollé, anima della Fura dels Baus) e il contributo dedicato al recente allestimento scaligero (10 aprile 2011) della Turandot di Giorgio Barberio Corsetti.
Ricche anche le altre sezioni. In Allopera spiccano le interviste a Gabriele Lavia, contestualmente alla sua messa in scena triestina della Salome di Wilde-Strauss (12 marzo 2011), e alla regista veneziana Elena Barbalich, che fa il punto sul proprio percorso artistico. Unaltra intervista (al giovane direttore scientifico del Palazzetto Bru Zane di Venezia, Alexandre Dratwicki) apre la rubrica La cornice sinfonica, mentre in Sacro e barocco Barina si occupa della riscoperta della musica barocca e non solo messa in atto dallorchestra veronese Virtuosi Italiani.
Per Laltra musica, Vignola, Pellanda, Gastaldi, Gargano propongono contributi su Elisa, Jovanotti, Caparezza, Jamiroquai. Spazio consueto anche per la prosa, con gli approfondimenti di ITIS Galileo di Marco Paolini, Notte poco prima della foresta con Claudio Santamaria (su un testo del drammaturgo parigino Bernard-Marie Koltès), Troias Discount e Wunderkammer Soap #1 di Ricci/Forte e, infine, Rusteghi di Gabriele Vacis.
Chiudono il fascicolo la presentazione del programma di iniziative e attività musicali della Fondazione Giorgio Cini, a cura di Pellanda, e le recensioni di libri firmate da La Face Bianconi.
di Gianluca Stefani
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