Si apre oggi al Museo delle Cappelle Medicee di Firenze la mostra che intende ricordare la figura di Enrico IV, re di Francia, sposo di Maria de Medici, attraverso lomaggio funebre che Cosimo II, Granduca fiorentino, tributò al re in occasione della celebrazione delle esequie, avvenute il 16 settembre 1610 nella basilica di San Lorenzo. Fulcro dellesposizione sono infatti le 19 tele a monocromo, usate per il funerale in effigie del “cristianissimo re”, che furono commissionate a pittori fiorentini, prevalentemente di provenienza accademica, come Curradi, Cantagallina, Poccetti. Le tele, che rievocavano le gesta e le virtù del defunto, vennero scenograficamente disposte lungo le pareti della chiesa, parata a lutto. Un omaggio che si inserisce in quella prassi ormai consolidata da parte dei Medici di mostrare, attraverso apparati funebri, la propria influenza politica in Europa; nello specifico, la famiglia regnante fiorentina intendeva sottolineare la leggitimità e il prestigio della reggenza di Maria (dopo luccisione di Enrico) e della successione al trono di Luigi XIII.
La mostra, che è già stata ospitata presso il Museé national du Château de Pau, raccoglie anche incisioni, disegni e medaglie di personaggi legati allevento, oltre ad una serie di ritratti del re e della regina (tra cui spicca il bozzetto con lo Sbarco di Maria de Medici a Marsiglia di Rubens, modello per il ciclo commissionato al pittore tra 1622 e 1624 per il Palazzo del Lussemburgo).
di Giacomo Villa
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