drammaturgia.it
Home | Cinema | Teatro | Opera e concerti | Danza | Mostre | Varia | Televisioni | Libri | Riviste
Punto sul vivo | Segnal@zioni | Saggi | Profili-interviste | Link | Contatti

cerca in vai


Il rinnovamento della danza tra Settecento e Ottocento
Il trattato di danza di Carlo Blasis

Lucca, LIM, 2009, pp. 209, € 25
ISBN 978-88-7096-555-1

Il volume di Flavia Pappacena – edizione italiana della precedente in lingua inglese (Il Trattato di Danza di Carlo Blasis 1820-1830 / Carlo Blasis’ Treatise on Dance 1820-1830, Lucca, LIM, 2005) – propone uno sguardo ampio sull’estetica blasisiana con riferimento al  testo fondamentale del coreografo napoletano, il Traité élémentaire, théorique, et pratique de l'art de la danse, pubblicato a Milano nel 1820.

 

Nel ripercorrere le linee generali del testo di Blasis – qui integralmente riportato nell’edizione italiana del 1830 curata da Pietro Campilli e, in avvio di trattazione, criticamente analizzato nel parallelo con l’edizione inglese (The code of Terpsichore, 1828) e quelle francesi (per i tipi Roret e Audin, 1831) –  l'autrice pone l’accento ora sulla convergenza ora sull’allontanamento della poetica di Blasis rispetto alle istanze teoriche e pratiche della riflessione coreutica nel momento di passaggio fra i due secoli, il Settecento e l'Ottocento, fra il Direttorio e l'ascesa al potere di Napoleone Bonaparte. Un crocevia che segnò il punto di arrivo per lo stile "ancien régime" di derivazione neoclassica e il punto di partenza per le nuove sperimentazioni romantiche sull’emancipazione dell'estetica e della tecnica coreutica dal rigido sistema dei generi coreografici settecenteschi, derivanti dalle riflessioni di Charles Batteux e di Jean-Georges Noverre e strenuamente difesi dalla scuola di danza dell'Opéra di Parigi. L'analisi delle linee generali dell'estetica blasisiana porta l'autrice alla trattazione dei dettami fondamentali del Traité: il ruolo della danza all'interno del "sistema delle arti", fra l'attaccamento alla concezione neoclassica dell'armonia tra anima e corpo e le nuove istanze romantiche volte al sentimentale e al pittoresco; il concetto di "grazia" della figura danzante, nella fusione dei caratteri tradizionali del noble e del démi-caractère; la teorizzazione sulle affinità fra la danza e le arti figurative e i principi teorici sulla costruzione della figura, in un'ottica generale di equilibrio del corpo e di armonia di linee; la trattazione esaustiva della codificazione blasisiana della figura dell'arabesque, della quale il coreografo napoletano stesso si attribuisce la paternità della definzione coreutica deinitiva.

 

Oltre alla trascrizione integrale del trattato di Blasis, corredano il volume un'appendice iconografica relativa alle planches contenute nelle diverse edizioni del Traité, un utile Dizionario tecnico del vocabolario coreutico, una esaustiva Nota biogafica e tre Appendici, dedicate rispettivamente al quadro cronologico generale dal 1757 al 1834, alle principali interpretazioni di Blasis (1817-1834) e alle sue più importanti creazioni coreografiche (1819-1867).

 

di Caterina Pagnini


copertina libro

cast indice del volume


 



 
Firenze University Press
tel. (+39) 055 2757700 - fax (+39) 055 2757712
Via Cittadella 7 - 50144 Firenze

web:  http://www.fupress.com
email:info@fupress.com
© Firenze University Press 2013