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Festival dello spettacolo contemporaneo Cartelloni

Omissis 9, il Festival dello Spettacolo Contemporaneo, torna per il quinto anno consecutivo ad animare la città di Gradisca d’Isonzo (Gorizia) con una ricca vetrina di spettacoli provenienti da Italia, Slovenia e Polonia caratterizzati da linguaggi ibridi ed eterogenei che costituiranno il presupposto dal quale partire per una più ampia indagine sul tema portante di quest’edizione: il corpo come veicolo artistico ed emotivo della comunicazione umana. Omissis 9 cercherà di dimostrare come il corpo sia un’arma sociale, un fragoroso esplosivo assolutamente necessario. 

Omissis 9 inaugura ufficialmente giovedì 10 settembre, alle 19.30 all’Enoteca Regionale “La Serenissima” di Gradisca d’Isonzo alla presenza delle autorità. A seguire, alle ore 21.00 presso la Sala Bergamas, l’artista e coreografa slovena Mala Kline presenta in prima nazionale Début – In memory of coming, una performance di teatro-danza estrema e mistica, dalle atmosfere lynchiane.

La giornata di venerdì 11 inizia alle 20.00 alla Galleria Regionale d’Arte Contemporanea Luigi Spazzapan con un’altra prima nazionale: la video installazione Sorry out of ideas della coreografa Mateja Bučar e dell’artista Vadim Fishkin. L'idea di base della performance/installazione, nata dall’incontro dei due artisti sloveni, è catturare quel momento enigmatico proprio del processo creativo, caratterizzato dalla presenza o assenza di un'idea come causa e condizione necessaria nella creazione stessa di un’opera d'arte. Scopo della performance è quello di dimostrare la legittimità della mancanza di idee, ma anche, ritornando all'essenza dell'arte, confermare la necessità dell'idea proprio attraverso la sua assenza. Alle 21.00, al Palazzo Monte di Pietà la prima nazionale della performance Red Dragon (consigliata ad un pubblico adulto, con posti limitati) della radicale formazione polacca Suka Off. Appartenente ad un più ampio ciclo intitolato Dragon, la performance è esemplificativa della mitologia e della poetica artistica di Suka Off: inscenando una forma sintetica di finzione che non ha eguali in natura, il gruppo polacco inverte il normale processo di creazione partendo dalla squamazione di un corpo per arrivare ad una forma artificiale ottenuta attraverso la trasformazione di forme umane. Alle 22.00, alla Sala Bergamas, l’anteprima regionale dello spettacolo (consigliato ad un pubblico adulto) degli italiani Ricci/Forte, applauditi anche all’ultima Biennale di Venezia, intitolato Macadamia Nut Brittle, un viaggio nell’universo letterario dello scrittore americano Dennis Cooper per mettere in scena, attraverso un linguaggio duro e provocatorio ed una fisicità esibita e sofferta dei corpi, una fiaba crudele sull’adolescenza.

Sabato 12 il Festival inaugura alle 20.00 alla Galleria Regionale d’Arte Contemporanea Luigi Spazzapan con la seconda proposta dei polacchi Suka Off, la prima nazionale di Transfera 4 (consigliata ad un pubblico adulto, con posti limitati), un’ installazione audio-video che include una performance durante la quale gli attori ricercano forme di comunicazione non verbale, mentre le immagini dei loro corpi vengono distorte attraverso la tecnologia, in un continuo richiamo alla manipolazione della realtà eseguita dai media. Alle ore 21.00, al Palazzo Monte di Pietà (posti limitati), la prima assoluta, realizzata col sostegno di Omissis 9, di Thru Hate & Anger, una video live performance nata dall’incontro di tre professionalità artistiche operanti nel contesto regionale: l’attore Paolo Fagiolo, la formazione musicale Res_et, ed i videoartisti Lyno-leum & Tokyo. Una serie di riflessioni sulfuree e politicamente scorrette su alcuni dei temi principali che definiscono lo stare al mondo: il razzismo, la diversità, la guerra, la violenza subita e imposta, il dolore e le sue manifestazioni, l’intolleranza, la fede, la paura, l’evasione e il controllo. La serata prosegue, alle 22.00, alla Sala Bergamas, con l’anteprima regionale di La quiescenza del seme degli italiani Plumes dans la tęte, gruppo in cui spicca la presenza di Silvia Costa, attrice nei progetti della Societas Raffaello Sanzio Hey girl e Inferno. A partire dall’osservazione del mondo vegetale e dal fatto che semi di diverse piante richiedono, prima di germinare, un periodo di quiescenza, lo spettacolo si concentra sul periodo di preparazione e di attesa che carica di significato ogni nascita. Sia che si tratti di una nascita biologica, che di una nascita ideologica, si cerca di capire ciò che la precede nel tentativo di raccontare cosa c’é prima di un inizio. La giornata si conclude alle 23.00, alla Galleria Regionale d’Arte Contemporanea Luigi Spazzapan con la replica di Transfera 4 dei polacchi Suka Off (performance consigliata ad un pubblico adulto, con posti limitati).

Domenica 13 settembre, la giornata conclusiva del festival si apre alle 21.00 (con replica alle 22.00) al Palazzo Monte di Pietà (posti limitati con prenotazione consigliata), con l’anteprima regionale dello Studio per E’ bello vivere liberi! di Marta Cuscunà, spettacolo vincitore del Premio Scenario per Ustica 2009. Ispirato alla biografia di Ondina Peteani, staffetta partigiana del monfalconese, lo spettacolo è un progetto di teatro civile per un’attrice, cinque burattini e un pupazzo che vuole raccontare la Resistenza liberandola dal grigiume della retorica nell’intento di riscoprire l’atmosfera vitale e vertiginosa vissuta durante l’antifascismo, un periodo della nostra storia in cui tutto sembrava possibile. Ad Omissis 9 Marta Cuscunà presenta i 20’ del progetto vincitore del Premio Ustica 2009 la cui versione integrale aprirà, in novembre, la rassegna “contrAZIONI” del Teatro Comunale di Monfalcone. Alle ore 21.30 e alle ore 22.30, alla Sala Bergamas, va in scena l’anteprima regionale di Remember me della formazione italiana Sineglossa, una performance di corpi reali ed immaginari che si sovrappongono in un'illusione scenografica basata sull'uso di nuove tecnologie video e accompagnata da una forte colonna sonora dal vivo. Lo spettacolo utilizza il mito di Didone ed Enea di Henry Purcell come chiave di lettura del presente e nasce dagli elementi del maschile e del femminile che si mostrano, confondono ed uniscono prima di svanire e dalla frammentazione del corpo umano in parti non più riconducibili ad un’identità certa.


 
Omissis 9



 
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