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Theaterheute


n.2, febbraio 2008, € 9,80
ISSN 0040 5507

"Theater gegen rechts" è il titolo del dossier con cui la rivista "Theaterheute" affronta il tema dello scontro tra teatro e gruppi nazisti alla luce di fatti di cronaca recentemente successi in Germania. L’estate scorsa a Halberstadt nella Sassonia-Alhalt attori della compagnia Nordharzer Stadtbund Theater, impegnati nella rappresentazione di Rocky Horror Picture Show, hanno subito aggressioni fisiche. L’episodio ha provocato molto scalpore nell’opinione pubblica e una decisa risposta da parte della cultura teatrale del Land con un progetto sostenuto dal motto "Theater in der Zivilgesellschaft", condiviso da Magdeburgo, Stendal, Halberstadt, Dessau, Eisleben, Naumburg.

Tra gli spettacoli proposti spiccano Romeo und Julia, Medea, Das Tagebuch der Anne Frank, Hallo Nazi del gruppo Monoblock con Manuel Kressin e Lutz Potthoff. La seconda parte del dossier raccoglie gli esiti di una tavola rotonda con la presenza del Dramaturg di Dresda Stefan Schnabel, il regista Volker Lösch e Armin Petras, regista scrittore e direttore del Maxim Gorki Theater di Berlino. Alla comune condanna delle azioni neonaziste seguono interessanti riflessioni sulla funzione sociale del teatro, chiamato sempre più a confrontarsi con i problemi della contemporaneità anche attraverso la rappresentazione di testi classici.

La sezione "Aufführungen" della rivista, in cui trovano posto le recensioni delle novità prodotte dalla scena tedesca, si apre con Mamma Medea di Stephan Kimmig, commedia allestita da Tom Lanoye nei Kammerspielen di Monaco. Nella rielaborazione moderna del mito, Medea non nutre alcun sentimento verso i figli, che diventano freddo strumento per affrontare l’odio nutrito verso il marito, e si trasformano in parte attiva nella trama, visto che alla fine uno di loro viene ucciso dalla madre e un altro assassina il padre. A rappresentare il precariato giovanile attuale Kimmig inserisce la figura di Chalkiope, sorella di Medea interpretata da Caroline Ebner, che si è fatta applaudire con Sandra Hüller nel ruolo del titolo, e con Steven Scharf, Giasone.

Gli ambienti della Roten Fabrik di Zurigo hanno accolto il ritorno di Christoph Marthaler che ha presentato Platz Mangel. La commedia si svolge in un lussuoso istituto clinico nell’intervallo tra le visite del primario. I pazienti, uomini e donne, rimuovono consapevolmente l’eventualità che la guarigione potrebbe portarli all’inferno, piuttosto che al ritorno di una spensierata quotidianità. Tra i molti interpreti, spiccano i nomi di Jürg Kienberger, Bettina Stucky, Ueli Jäggi, Raphael Clamer e Katja Kolm.

Il Burgtheater di Vienna ha ospitato due produzioni prestigiose. Der Brüder Karamasow, riduzione teatrale dell’omonimo romanzo di Dostoevskij ad opera di Nicholas Stemann, mette in luce accesi scontri generazionali nell’ambito dei valori dettati dal capitalismo, che producono devastanti conseguenze sul piano dei sentimenti religiosi e morali, cui i giovani si contrappongono con idee e atteggiamenti che rispolverano la stagione del ’68. In una scena elegante e funzionale alle direttive del regista si sono mossi Martin Schwab, Myriam Schröder, Sachiko Hara, Sebastian Rudolp, Adina Vetter, Joachim Meterhoff, Hans Dieter Knebel. Lo schilleriano Wallenstein, affidato alla regia di Thomas Langhoff, si svolge in un ambiente di architetture industriali e mette in luce gli aspetti della tragedia maggiormente legati al tema della guerra. Tra i protagonisti figurano Gert Voss, Kitty Speiser, Petra Morzé.

"Berliner Lektion" è un lungo servizio dedicato all’intervento di Ulrich Khuon tenuto nel Renaissance Theater di Berlino nell’ambito della manifestazione "Berliner Lektionen". L’intendente del Thalia Theater di Amburgo parla delle produzioni del teatro da lui diretto, analizza i criteri di scelta del repertorio, attento alle problematiche contemporanee e alle ragioni dell’arte, si sofferma sui rapporti con il pubblico e la stampa.

Il ritratto del mese incornicia la figura di Ewald Palmetshofer, giovane autore austriaco salito alla ribalta con hamlet ist tot. Keine Schwerkraft allestito presso lo Schauspielhaus di Vienna da Felicitas Brucker con la partecipazione di Nicola Kirsch, Katja Jung, Bettina Kerl, Stephan Lohse e Steffen Höld. Il testo racconta la storia di quattro amici che si ritrovano al funerale di un comune amico tossicomane. Non si frequentano da molti anni e, confrontandosi sulle esperienze di vita, scoprono di condividere disagi esistenziali e smarrimenti interiori in una realtà avvertita come corpo estraneo, come la politica e la comunicazione tra gli uomini.

"Ausland Frankreich" presenta una breve ricognizione relativa ai cambiamenti gestionali e agli indirizzi artistici riscontrabili nei principali teatri di Parigi. Si sofferma inoltre su Pascal Rambert, nuovo direttore del Théâtre de Gennevilliers. Il suo progetto artistico si basa sulla volontà di trasformare il teatro in luogo di incontro per giovani, inserendo nel cartellone spettacoli adatti e coinvolgenti da un punto di vista estetico e figurativo, come L’art du théâtre interpretato da Lou Castel. Trova spazio in questo viaggio nella scena francese l’allestimento de La Seconde Surprise de l’Amour che Luc Bondy ha dedotto da Marivaux sottoforma di balletto. Il regista imposta la rappresentazione sull’ironia e sulla parodia e si avvale di frequenti ed elaborati effetti scenici. Tra gli attori si sono fatti applaudire Andrei Bonnet (Liselle), Clotilde Hesme (la Marquise), Micha Lescot (le Chavalier).



Massimo Bertoldi


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