Il lavoro di Valeria Morselli ricostruisce la storia, la poetica e la pedagogia di una delle coppie di danzatori contemporanei più interessanti del panorama coreutico italiano: Michele Abbondanza e Antonella Bertoni. Procedendo dallanalisi dei documenti indiretti, quali le annotazioni, gli scritti e i commenti critici, e di quelli diretti, cioè la frequentazione in prima persona dei seminari condotti dai due danzatori, la visione degli spettacoli e delle prove ad essi antecedenti, oltre ai numerosi colloqui con gli artisti, lautrice è riuscita a creare, attraverso il racconto di unesperienza contemporanea e quindi tuttora in fieri, un percorso ben delineato e un ‘documento tangibile di un fenomeno osservato analiticamente e per questo ricostruito in modo compiuto.
Le cinque parti che compongono la struttura macroscopica del volume ripercorrono la storia del duo, dagli “antefatti” storici - in particolare gli anni ottanta con la feconda influenza esercitata dalla presenza di Carolyn Carlson a Venezia e lesperienza allinterno della compagnia Sosta Palmizi – alle prime esperienze del percorso di coppia nelle sperimentazioni di teatrodanza fino alla creazione della compagnia. Una parte consistente della trattazione è dedicata alla pedagogia del duo Abbondanza-Bertoni, partendo dalle “radici” della poetica della coppia di danzatori e quindi dallanalisi delle fonti ispiratrici, i grandi maestri alla base della sintesi che caratterizza lessere del duo: il principio della motion di Alwin Nikolais, la prospettiva zen di Carolyn Carlson, lalterità tecnica di Dominique Dupuy. Da qui lautrice parte per analizzare loriginalità del lavoro del duo, gli “innesti” inseriti nella tradizione di provenienza e loriginalità dellapporto al teatrodanza tramite lassimilazione e la rielaborazione delle esperienze dirette con la disciplina zen, attraverso gli insegnamenti del maestro Fausto Taitien Guareschi al tempio di Fudenji, e con la lettura dei testi di Peter Brook, la cui poetica sul teatro è molto vicina alla visione teatrale della danza dei due artisti. A concludere lanalisi sullesperienza pedagogica del duo lillustrazione dei momenti di lezione e condivisione delle proprie teorie e tecniche, il rapporto/confronto con lesterno nella trasmissione dellesperienza scenica, il momento che più di tutti evidenzia quel rapporto fra danza e teatro che in questa precisa realtà coreutica si trova a vivere di un legame chiaramente inscindibile.
Il volume si conclude con laffermazione della “poetica di coppia” attraverso le tre esperienze chiave che hanno segnato e maturato il cammino dei due danzatori: il sodalizio artistico con i registi teatrali Letizia Quintavalla e Bruno Stori, la collaborazione con Aterballetto, infine il recente ‘rientro nella coppia in occasione della trilogia Ho male dellaltro. Arricchiscono il volume unappendice biografica, sia per i singoli che per la coppia, unutile appendice cronologica dedicata alla teatrografia, alla videografia e ai premi, oltre a un glossario essenziale dei termini zen e unesauriente sezione iconografiaca.
Caterina Pagnini
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