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Theaterheute


2007, n. 4, pp. 72, € 9,80
ISSN 0040 5507

"Theaterheute" si apre con il "Foyer" che ospita un breve e incisivo intervento di René Pollesch, autore e Dramaturg, che ricorda la recente scomparsa di Jean Baudrilard. Il pensiero dell’intellettuale francese, la sua visione del mondo, costituiscono linfa vitale per la drammaturgia tedesca e non solo, come dimostrano le riflessioni sulla concezione della vita in 4.48 Psychosis di Sarah Kane.

Segue in consueto appuntamento con "Aufführungen", lo spazio riservato alla recensione delle novità viste sui palcoscenici tedeschi. Si inizia con il brechtiano Herr Puntila und sein Knecht Matti allestito al Thalia Theater di Amburgo da Michael Marthaler. Il regista mette in secondo piano la sostanza politica e ideologica del testo per sviluppare le caratteristiche comiche, a tratti clownesche, dei due protagonisti, Puntila (Normann Hacker) e Matti (Andreas Döhler). Samaubiitsa (Il suicida) di Nicolaj Erdman rappresentato nella Schaubühne di Berlino per la regia di Dimiter Gotscheff, si colora di tristi tinte sentimentali, vivacizzate da momenti assai divertenti, come hanno saputo esprimere gli attori Samuel Finzi (Podsekalnikow), Katrin Angerer (Mascha), Wolfram Koch (Kalabusckin), Michael Klobe, Sergej Lubic. I Kammerspiele di Monaco hanno ospitato Prinz Friedrich von Homburg di Heinrich von Kleist nella versione scenica ideata da Johan Simon, che trasferisce la vicenda nella nostra contemporaneità affidando l’interpretazione ad abili attori, tra i quali si sono distinti Paul Herwig nel ruolo del titolo, André Jung, Sandra Hüller.

Si contano tre allestimenti di opere tratte dal repertorio schilleriano. Don Carlos curato da Nicolas Stemann per il Deutsches Theater di Berlino, che elabora un’interpretazione della tragedia priva di riferimenti alla storia dell’epoca trasferendo i personaggi in un contesto contemporaneo per riflettere sui meccanismi del potere nelle società democratiche. Accanto a Ingo Hölsmann (Don Carlos), si sono esibiti Katharina Schmalenberg (Elisabeth), Henning Vogt (Alba), Costanze Becker, Alexander Khuon. Otto ore dura Wallenstein allestito nel Thalia Theater di Amburgo da Stefan Kimmig. Il principe (Stefan Schießleder) diventa un dittatore d’oggi e le questioni religiose parafrasano lo scontro tra cultura cristiana e cultura araba. Chiude il trittico schilleriano Maria Stuart nella versione curata da Stephan Kimming per il Thalia Theater di Amburgo. Il regista attualizza il testo inserendo polemici richiami alla politica americana in Irak. Il risultato è uno spettacolo forte e raffinato, interpretato con maestria da Werner Wölbern (Leicester), Peter Jordan (Burleigh), Paula Dombrowski (Elisabeth).

Il dibattito del mese ("Debatte") analizza il rapporto tra la regia teatrale e la regia dell’opera, prendendo in esame l’allestimento di Carmen realizzato a Stoccarda da Sebastian Nübling. Dalla discussione con attori e regista emerge una certa parentela riconoscibile nella drammaturgia dell’attore, pur nell’autonomia artistica, dei due linguaggi. Il discorso si allarga a Jenufa di Leos Janaceck rappresentata da Calixto Bieito e al Vespro della Beata Vergine di Monteverdi firmato da Luk Perceval, opera applaudita nello Staatsoper Unter den Linden di Berlino, per sottolineare la diversa funzione esercitata dalla musica rispetto alla prosa.

Il ritratto ("Porträt") è dedicato a Joachim Kròl, affermato attore in produzioni televisive e cinematografiche di successo, con importanti trascorsi teatrali in qualità di assistente alla regia di Gert Pfafferodt a Monaco per poi entrare nel giro di Peter Zadek. La nuova puntata con "Positionen der Kritik" propone un intervento di Till Beriegleb, critico teatrale e collaboratore della "Süddeutsche Zeitung", che intende la funzione della critica teatrale come elemento costruttivo e armonico e non inquisitorio dello spettacolo.

In "Neue Stücke" si parla di Spuren der Verirrten, novità di Peter Handke recentemente allestita da Claus Peymann presso il Berliner Ensemble, di Passagier di Ulrike Syha, Wörter und Körper di Martin Heckmann, Mala Zementbaum, ideazione di Armin Petras e Thomas Lawinky. Der Häßliche  di Marius von Mayenburg è il testo del mese ("Das Stück"), che l’autore illustra in una intervista.


Massimo Bertoldi


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