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Il nuovo numero di ĞRidottoğ si apre con un editoriale che, ricordando al governo il servizio fornito dalla SIAD al teatro italiano, rivendica un aumento delle sovvenzione statali per l’associazione.
Entrando nel vivo della rivista, si segnala la pubblicazione di Sorella di Mario Fratti, un dramma in due atti che, dopo lo straordinario successo ottenuto a New York con l'interpretazione di Shân Willis e Brian Voelker, è attualmente rappresentato nei teatri di numerosi Paesi. Completa la sezione Testi Galatea ribelle, una fiaba in un atto di Ubaldo Soddu, tratta dal mito della fanciulla cui Polifemo uccise l’amante.
La figura di Franco Mulè, autore, attore e regista scomparso lo scorso 18 dicembre, è ricordata da Maricla Boggio, che negli anni Sessanta e Settanta ha avuto modo di lavorare insieme a lui al Teatro La Ringhiera di Roma.
La sezione Notizie, oltre ad annunciare la prossima messa in scena di Don Giovanni di Eduardo Fiorito e comunicare i testi vincitori della settima edizione del Premio Inner Wheel, dedicato alla scrittura teatrale femminile (sul podio sono andate Emanuela Cocco con Nel giardino, Michela Andreozzi con Un’altra fame, sesso chimico e Nunziata Blancato con Coma), segnala un'interessante novità a riguardo di Tullio Pinelli. Sono stati infatti rinvenuti, tra le carte del Fondo Fellini di Rimini e i bauli di Casa Pinelli a Roma, alcuni testi inediti risalenti agli anni Quaranta. A Rimini sono emersi due soggetti, scritti insieme a Fellini, che avrebbero dovuto diventare film: La famiglia, destinato alla regia di Pietro Germi, e Oil in Tuscania, pensato per Mario Camerini. Frutto della collaborazione con il regista riminese sono altri due soggetti trovati a Roma: La pace di Ognissanti e La ragazza di Trieste. Opere autonome di Pinelli sono invece Napoli a New York e Il diavolo in convento.
La sezione Amici del Teatro, dedicata ai gruppi amatoriali, si occupa della compagnia Il Palcaccio, fondata a Mantova nel 1969, e si sofferma sui corsi di recitazione organizzati dal regista Gabriele Bussolotti e sulla messa in scena di Il cavallo di Ennio De Concini.
Lorenzo Colavecchia
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