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Hystrio
Trimestrale di teatro e spettacolo

a. XX, 2007, n. 1, pp. 119, euro 9,00

Il nuovo numero di Hystrio mette in “Vetrina” preziosi oggetti teatrali. Il servizio dedicato alla quattordicesima edizione del festival Charleville – Mézières in Belgio, la principale rassegna di figure animate del mondo, racconta di duecento spettacoli tenuti non solo nei teatri ma anche nelle strade e piazze, palestre e case private. Dedicato a Samuel Beckett, il festival di Gorizia Beckett&Puppet ha dimostrato il rapporto intercorrente tra l’opera del drammaturgo e il teatro di figura. Segue un intervento di Franco Perrelli rivolto alla recente messinscena di Danza di morte di August Strindberg firmata da Marco Bernardi per il Teatro Stabile di Bolzano. Lo studioso, anche traduttore del testo per la prima volta direttamente dallo svedese, sottolinea l’aspetto innovativo dell’esibizione degli attori (Paolo Bonacelli, Patrizia Milani, Carlo Simoni) confermato anche dalla recensione di Ugo Ronfani, rispetto alle prove di prestigio offerte da altri interpreti italiani. Merita la “Vetrina” anche Pierre Cardin, il leggendario re della moda, per aver acquistato e ristrutturato il castello di Lacoste, già appartenuto al marchese De Sade, dove quest’anno si è svolta la sesta edizione del Festival d’art lyrique et de théâtre. Non sono mancati spettacoli di qualità, come Candide di Voltaire per la regia di Robert Carsen e Historie de Paulette di Jean – Sebastien Frank interpretato da una giovane attrice di talento, Giulia Ronchi.

Ne “La questione teatrale” Ugo Ronfani affronta il tema del Trecentenario della nascita di Carlo Goldoni in programma per il 2007. Nel ricordare le iniziative e i progetti culturali realizzati in occasione del Bicentenario della morte celebrato nel 1993, che avviarono ma non conclusero il discorso su Goldoni “nostro contemporaneo”, l’articolo si chiede se oggi c’è reale volontà di proseguire gli approfondimenti e riproporre il dibattito pensando ad una riforma del sistema teatrale italiano. Tra le righe trapela un certo pessimismo che l’espressione “carnevalizzazione” delle manifestazioni bene esprime.

La sezione “Teatromondo” si apre con una ricognizione su quanto prodotto dalla scena francese. Primeggia il Festival d’Automne di Parigi con importanti spettacoli teatrali, a partire da Quartett di Heiner Müller per la regia di Bob Wilson con Isabelle Huppert e Ariel Garcia Valdès, e Faustus. The Last Night di Pascal Dusapin curato da Peter Mussbach. Protagonisti di La tour de la Défense, scritto da Copi nel 1976, sono due omosessuali coinvolti in una crisi sentimentale sospesa tra apocalisse e visione grottesca del mondo. Kamp di e con Herman Helle degli olandesi Hotel Modern propone un’inquietante riproduzione del Lager di Auschwitz in formato di teatro dei burattini con i deportati uguali a pupazzetti. Infine il goldoniano Campiello allestito in modo magistrale da Jacques Lassalle per la Comédie Française risulta basato su un’analisi approfondita del tessuto linguistico e del realismo poetico. Dalla Capitale ci si sposta in provincia, a Lille sede del festival Bombaysers de Lille 3000 ispirato alla cultura e alla mitologia dell’India, come emerge nella messinscena di Othello, a play in black & white realizzato da Roysten Abel con una compagnia anglo-indiana e prossima ad affrontare un impegnativo tour europeo.

Dalla Francia ci si trasferisce in Inghilterra, a Stratford Upon Aron e precisamente nel Royal Shakespeare Theatre dove è tuttora in corso fino ad aprile la rappresentazione del repertorio completo del Bardo. Partecipano compagnie di tutto il mondo. Tra le tante spiccano la Berliner Ensemble con Richard II curato da Claus Pyemann e la compagnia newyorkese Tiny Ninja Theater che ha allestito Hamlet con ventuno personaggi interpretati da pupazzetti prelevati nei distributori automatici. Di notevole interesse si presentano le novità londinesi. Oltre a Waves, commedia tratta al romanzo Le onde di Virginia Wolf e affidata alle competenze di Katie Mitchell nella produzione del National Theatre, ha suscitato clamore l’edizione storica del beckettiano Krapp’s Last Tape applaudita al Royal Court Theatre per la eccezionale partecipazione di Arold Pinter nei panni dell’attore, applaudito durante una replica anche dall’amico Dustin Hoffman.

“Teatromondo” si conclude con l’incontro con il drammaturgo cileno Benjamìn Galemiri, autore di Infamante Electra recentemente inserita nel cartellone del Festival di Madrid per la regia di Raùl Ruiz. Lo scrittore discute i temi ricorrenti nelle sue commedie, quali il rapporto con il potere politico e la dittatura, la lotta tra i sessi e la lotta di classe.

Il Dossier curato da Claudia Cannella è rivolto al Canada. Apre la serie dei contributi Robert Allen, critico e operatore teatrale, che analizza gli ultimi quarant’anni di produzione drammaturgia, presentando i protagonisti e soffermandosi sulle linee essenziali dei contenuti dei testi basati sulla ricerca di appartenenza poetica e dell’identità. Figura emblematica di statura internazionale è Robert Lepage, al quale Anna Maria Monteverdi dedica un articolo attento a ripercorrere le tappe salienti della creatività del regista. La mescolanza di teatro di parola e tecnologia caratterizza capolavori quali The Andersen Project, Vinci e La face cachée de la lune. Si incontrano altri personaggi di spicco che impreziosiscono la scena contemporanea canadese. Stretta collaboratrice di Lepage dal 1978 al 2000, la scrittrice e attrice Marie Brassard ha successivamente fondato una propria compagnia, l’Infrarouge Thèatre con la quale ha realizzato Peep show e Jimmy creatura di sogno recentemente presentati a Milano nella rassegna MilanOltre. Claudia Cannella si occupa di Michel Marc Bouchard, drammaturgo fondamentale della generazione degli anni Ottanta e autore di commedie in cui si parla di omosessualità, crisi della famiglia e di “tensione costante tra i valori del vecchio e del nuovo mondo”, come dichiarato dallo stesso nell’intervista pubblicata da Hystrio. Lo sguardo allo spettacolo canadese di apre al mondo della danza con il contributo di Domenico Rigotti che parte dai veterani La La Human Steps, autori di performance basate sulla fisicità violenta con musiche rock e tecnologie, per arrivare all’arte provocatoria e d’avanguardia dell’eclettica Marie Chouinard. L’autrice e attrice Judith Thompson chiude il corposo Dossier. L’intervento di Francesco Tei, integrato da dichiarazioni della stessa, puntualizza le caratteristiche dell’opera in cui si concentrano tematiche relative alla multietnicità del ‘nuovo’ Canada con virate nella drammatica  guerra irakena.

Il nono appuntamento con “ritratti di drammaturghi italiani” è con Letizia Russo, giovane promessa romana che si rivelò con Tomba di cani, testo vincitore del Premio Riccione edizione 2001, cui seguì Binario morto con il quale si impose anche sulla scena inglese raccontando in modo crudo e ruvido alla maniera di Sarah Kane un gruppo di adolescenti coinvolti nei grandi temi della violenza, la lotta per il potere, l’amore, l’amicizia, la religione.

La ventennale attività dell’associazione Scenario è protagonista della puntata numero 28 de “i protagonisti della giovane scena”. Dalle parole di Cristina Valenti, storico direttore artistico, emergono le tappe dell’omonimo premio promosso da una serie di imprese teatrali riunite in associazione ed esponenti della ricerca e del teatro per l’infanzia. Tra i vincitori figurano nomi di prestigio come Davide Enia, Emma Dante, Teatro Minimo.

Come sempre la sezione “Critiche”, si presenta assai ricca e aggiornata offrendo al lettore le recensioni degli spettacoli teatrali prodotti in Italia raccolti secondo il criterio dell’area geografica.

La “Biblioteca” propone utili segnalazioni relative alle più recenti novità editoriali.

Il testo pubblicato da “Hystrio” è Cani di bancata di Emma Dante, commedia recentemente allestita dalla stessa autrice e prodotta da Crt di Milano. Si tratta di un’opera scritta in italiano, siciliano, napoletano e pugliese, vale a dire i tre dialetti delle cosche mafiose, perché è di questo che si parla. 


Massimo Bertoldi


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