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Fabbrica Europa. Geometrie variabili (Firenze, 4-25 maggio 2007) Cartelloni

La XIV edizione di Fabbrica Europa, il Festival che intende offrire presso la Stazione Leopolda di Firenze un programma di spettacoli ed eventi di respiro europeo, è annunciata per il maggio del 2007. Il programma intitolato Geometrie variabili. Una ricerca nei territori culturali, geografici, simbolici dell'Europa contemporanea apre una riflessione sul tema del confine, del limite, inteso non solo in termini geografici, ma anche e soprattutto nelle sue implicazioni culturali e artistiche. La sfida culturale che il festival si propone è quella di superare il concetto "dell’Altro" come colui che sta dall'altra parte per considerare la variabilità della geometria dei confini. Fabbrica Europa concepisce la produzione artistica come uno dei campi nei quali culture diverse possono cooperare. In particolare il festival  desidera creare l'opportunità di esaminare criticamente  il rapporto tra l'Europa e gli Altri.

Il calendario degli eventi ospitati dalla rassegna, che si terrà dal 4 al 25 maggio 2007, è composto da numerosi appuntamenti, incontri, tavole rotonde, workshops, meeting, spettacoli che intrecciano i linguaggi di danza, musica e teatro. La perdita dell'identità sarà il tema dell'assolo della danzatrice canadese Louise Lecavalier curato dal connazionale Benoit Lachambre. Maria Donata d'Urso propone in coproduzione con Fabbrica Europa lo spettacolo Lapsus, un'indagine sul corpo come superficie e volume in relazione allo spazio circostanza. La coreografa belga Michele Anne De May riallestisce dopo quindici anni di distanza, con nuovi danzatori, la sua Sinfonia Eroica. Un altro progetto legato alla danza è Brothers Karamazov, diretto dalla coreografa slovena Mateja Bučar.

Passando al teatro, si segnala il ritorno a Fabbrica Europa della Socìetas Raffaello Sanzio che presenterà Hey Girl!, un lavoro sul gesto privo di contenuto: nessun riferimento culturale, solo gesti svuotati, deposti come gusci vuoti. I danesi Hotel Proforma affronteranno invece il problema del dialogo tra mondo arabo e europeo.

Tito-Ventesimo secolo è il titolo del progetto del regista croato Branko Brezovec, in collaborazione con il Laboratorio Nove, che coinvolge registi croati, russi, macedoni, egiziani e altri artisti provenienti da nove paesi europei. Su questo stesso progetto si innesta Tito, certain diagrams of desire del drammaturgo croato Slobodan Snajder diretto dai registi macedoni Martin Kocovski, Dean Damjanovski, Dejan Projkovski, e dalla coreografa russa Olga Pona, coordinato da Brezovec.

Il programma musicale sarà aperto dalla creazione multimediale del violinista e compositore rumeno Alexander Balanescu. Lorna Windsor e Duccio Ceccanti saranno i protagonisti di Kafka-fragmente op. 24 di Gyorgy Kurtag. Saranno inoltre presentati tre nuovi progetti elaborati da Tempo Reale, e la performance inedita di William Parker e Anthony Braxton.

Ulteriori informazioni sul programma del festival sono reperibili sul nuovo sito della Fondazione Fabbrica Europa per le Arti Contemporanee, che intende proporsi come piattaforma on-line per la promozione della cultura europea, offrendo un punto di incontro a tutte le strutture che collaborano all'ideazione dei progetti presentati al Festival.



 
Firenze, Stazione Leopolda


 
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