drammaturgia.it
Home | Cinema | Teatro | Opera e concerti | Danza | Mostre | Varia | Televisioni | Libri | Riviste
Punto sul vivo | Segnal@zioni | Saggi | Profili-interviste | Link | Contatti

cerca in vai

Guerre di Religione sulle Scene del Cinque-Seicento Eventi
Docente di Storia del Teatro e dello Spettacolo presso l'Università di Roma, Federico Doglio, in quanto direttore del Centro Studi sul Teatro Medioevale e Rinascimentale, organizza il consueto Convegno Internazionale che, giunto quest'anno alla sua ventinovesima edizione (ed è già attesissima la scadenza del trentennale, prevista per il 2006), ospita relatori e studiosi provenienti dalle Università di Roma, Torino, Bologna, Brescia, Venezia e Firenze, dalla Pontificia Università Gregoriana, dalla Scuola Normale di Pisa e dalle Università di Parigi, Barcellona e Kiel.

Il titolo del convegno, che si terrà a Roma nella Sala Costantiniana della Parrocchia Santa Croce a Via Flaminia dal 6 al 9 ottobre, è Guerre di Religione Sulle Scene del Cinque-Seicento. Al centro del dibattito saranno le ripercussioni, sulla drammaturgia europea coeva, dei conflitti religiosi che insanguinarono l'Europa nel corso del Cinquecento e del Seicento.

Giovedì 6 ottobre parleranno - oltre a Quirino Galli e Franco Mulè che terranno  due seminari (di cui il primo è intitolato Ezzelino figlio di Satana contro i cristiani e il secondo Guerra di conquista e conversione nella "Rappresentazione" di Lorenzo dei Medici) - Manlio Simonetti dell'Università di Roma (Aspetti dell'intolleranza religiosa nel mondo antico tra ebrei e cristiani), Giovanni Grado Merlo dell'Università di Torino (Le crociate interne alla cristianità nel Medio Evo), Corinne Lucas dell'Università di Parigi ("Irene" di Vincenzo Giusti, 1579, o la tragedia del nemico inesistente)  e Renzo Cremante dell'Università di Bologna (La guerra d'Oriente nella tragedia italiana del Cinquecento. "Il Bragadino" di Valerio Fuligni e dintorni) mentre venerdì interverranno - la mattina - Giulio Ferroni dell'Università di Roma (Tra Tasso e Bruno: riflessi delle guerre di religione in alcuni scrittori italiani) e - dalle 15.30 - Luigi Mezzadri dell'Università Gregoriana (Le guerre di religione in Francia: 1562 -1598), Francesco Giacone dell'Università di Roma (La tragédie du Sac de Cabrière, 1566, ovvero la tragedia dei Valdesi di Provenza) e infine Davide Bryant dell'Università di Venezia (La celebrazione della vittoria in musica a Venezia. Cerimonie di stato tra chiesa e palazzo e interferenze fra politica e teatro).

A inaugurare la giornata di sabato sarà la relazione di Marie-Madaleine Fragonard dell'Università di Parigi (Représenter les forces collectives de la guerre dans un certain nombre de pièces de la fin du XVI siècle) cui seguiranno quelle di Michele Olivari della Normale di Pisa (Il problema della guerra agli eretici nel teatro e nell'opinione pubblica spagnoli fra Cinque e Seicento) e di Richard Salvat dell'Università di Barcellona (Presenze e assenze delle guerre di religione nel teatro del Secolo d'Oro). Nel pomeriggio si succederanno invece Maria Grazia Profeti dell'Università di Firenze (Tipologia dei conflitti di religione nel teatro spagnolo dei Secoli d'Oro), Franco Marenco dell'Università di Torino (Fondamentalismo e antifondamentalismo nel teatro inglese del Cinque-Seicento) e Albert Meier dell'Università di Kiel (La Germania che aspira alla pace: guerre di religione sul teatro tedesco del Cinque Seicento). Augusto Gentili dell'Università di Venezia aprirà invece la mattinata di domenica parlando delle guerre di religione nella pittura del Cinque-Seicento. Dopo la relazione di Claudio Bernardi dell'Università di Brescia sui conflitti e riti di pace per la festa del "Corpus domini" nell'Europa della Riforma, Federico Doglio esporrà le conclusioni che avrà tratto dalle "quattro giornate romane".
  
Lo spettacolo, in prima rappresentazione assoluta, che viene accostato quest'anno alle quattro giornate di studio sarà Il Bragadino (giovedì 6 con repliche venerdì, sabato e domenica sempre alle ore 21). Si tratta di un testo del 1580 scritto da Don Valerio Fuligni e messo in scena, sotto la direzione di Giuseppe Rocca (docente di Storia dello Spettacolo presso l’Accademia Nazionale d'Arte Drammatica "Silvio d'Amico" e regista, fra le altre cose, di pièce teatrali e di film come Il resto di niente, 2004), dalla compagnia di giovani Wunderkammer. Nella tarda mattinata di venerdì 7 ottobre, sempre nella Sala Costantiniana della Parrocchia Santa Croce a Via Flaminia, il regista e gli attori incontreranno il pubblico.

Il testo di Don Valerio Fuligni fu scritto a nove anni di distanza dalla tragica fine dell'assedio di Famagosta (1571), che vide il sacrificio del governatore della città Marcantonio Bragadin (da cui il titolo dell'opera).

Famagosta, ultima roccaforte veneziana a Cipro, s'era opposta per oltre un anno all'assalto dell'esercito e della flotta del sultano Selim II. Alla resa della città, giunta allo stremo delle forze, nonostante gli accordi stipulati da Bragadin con gli avversari, i turchi trucidarono gli ufficiali e ridussero in schiavitù i soldati veneziani superstiti, fecero strage degli abitanti della città mentre lo stesso Bragadin fu scorticato vivo.  

L'opera del Fuligni, come si legge nel programma, «procede incalzante sul filo della storia, quasi della cronaca, echeggiando, come una premonizione, gli attuali réportage di guerra. I suoi dialoghi appaiono fondati su circostanziate testimonianze e la sua fatica letteraria, di complessa resa scenica ma vibrante di autentica angoscia, meritava d'esser sottratta al plurisecolare oblio». 

 



 
pianta dell'assedio di Famagosta (1571)
 

I luoghi del Convegno:

Relazioni:
Sala Costantiniana,
Parrocchia Santa Croce a Via Flaminia, Roma

Spettacolo:
Teatro Politecnico
Roma
 


 
Firenze University Press
tel. (+39) 055 2757700 - fax (+39) 055 2757712
Via Cittadella 7 - 50144 Firenze

web:  http://www.fupress.com
email:info@fupress.com
© Firenze University Press 2013