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National Theatre. Programma settembre 2005-gennaio 2006 Cartelloni

Ricco di produzioni ambientate nella società contemporanea, le cui nevrosi e ipocrisie sono messe a nudo sia in chiave drammatica che ironica attraverso riscritture di maestri del teatro come anche lavori originali, il programma del National Theatre offre al pubblico inglese la consueta qualitativa offerta di spettacoli per il periodo che va da settembre 2005 a gennaio 2006.

Al Cottesloe Theatre Mike Leigh porta in scena un lavoro, il cui titolo provisorio A New Play (8 settembre-31 gennaio 2006) verrà sostituito con uno più appropriato nel corso della prima serata, fondato sugli usuali metodi di lavoro del regista a partire dalla forte componente di improvvisazione durante la fase delle prove. Si tratta del primo lavoro commissionato dal National Theater al regista vincitore nel 2004 del Leone d'oro a Venezia con il film Vera Drake. Tra le nuove proposte si colloca anche il dramma Paul (30 settembre-4 febbraio 2006) in cui l'autore Howard Brenton esplora il mistero della fede tramite l'episodio della rivelazione che Saul ebbe sulla strada di Damasco e la successiva conversione al cristianesimo.

All'Olivier Theatre il regista David Farr, traendo spunto dalla beffarda e sarcastica descrizione che Gogol fece del mondo burocratico russo al tempo dello zar Nicola I nella sua prima scrittura teatrale L'ispettore (1836), porta in scena una commedia satirica sulla corruzione politica e sociale dell'inghilterra contemporanea: The Un Inspector (fino al 5 ottobre). Sempre legata a questioni sociali e politiche contemporanee l'opera teatrale presentata da David Edgar, Playing with Fire (dal 12 settembre al 22 ottobre) diretta da Michael Attenborough, figlio dell'attore e regista cinematografico Richard, dall'iniziale ambito della commedia dei fraintendimenti passa all'analisi in tono drammatico di vicende umane sullo sfondo di una Inghilterra multiculturale animata da tensioni razziali ed intrighi elettorali.
Coram Boy (dal 2 novembre), è l'adattamento per le scene dell'omonimo racconto, ambientato nell'inghilterra del XVIII secolo, della scrittrice per ragazzi Jamila Gavin recentemente vincitrice del Whitbread Children's Book Award. A seguire il palcoscenico dell'Olivier ospiterà Once in a Lifetime (dal 5 dicembre), prima delle otto commedie di George S. Kaufman e Moss Hart, portata in scena dal regista Edward Hall. Scritta nel 1930, nel periodo di depressione economica americana ed ispirata dalla nascita del film sonoro, la commedia tramite le grottesche disavventure di tre attori di vaudeville in cerca di fortuna a New York, propone la satira sull'opulento e fastoso mondo della produzione hollywoodiana.  

Al Lyttelton Theatre va in scena il metateatro della black comedy Theatre of Blood (fino al 10 settembre). Basata sull'omonimo film del 1973 di Douglas Hickox, propone un cast di eccezione con il pluripremiato Jim Broadbent nel ruolo di Edward Lionheart, l'attore shakespeariano che umiliato dalla critica decide di consumare la sua vendetta, ed il giovane talento di Rachel Stirling.
Dopo gli adattamenti di Chechov (Tre sorelle, Il giardino dei ciliegi) e dopo la riscrittura di Casa di bambola Samuel Adamson propone, in occasione del centenario della morte di Henrik Ibsen, una nuova versione del poco rappresentato dramma I Pilastri della società (dal 21 ottobre) scritto dal poeta e drammaturgo norvegese nel 1877, mentre a Tom Cairns spetta la regia del lavoro di Brian Friel Aristocrats in cui l'autore lascia i giovani personaggi di un'aristocratica famiglia decaduta ripercorre a ritroso nel tempo i giorni di gloria attraverso i racconti della serena e vivace vita trascorsa nella casa paterna, anch'essa ormai in uno stato di decadenza ed abbandono. Infine Il DV8 Physical Theatre ed il coreografo Lloyd Newson hanno dato vita a Just for Show (dal 10 al 19 novembre), una nuova coreografia che si avvale di illusioni ottiche, proiezioni virtuali e giochi di parole. Just for Show è uno spettacolo sulle apparenze e sulla tendenza a mostrarsi in un mondo nel quale apparire bene è molto più importante che stare bene. Un mondo nel quale finzione e cosmesi coincidono e in cui splendide bugie nascondono verità inconfessabili. Perché se la realtà non rispetta il copione dei nostri sogni, non resta che ingannare se stessi in una mascherata collettiva.

Rachel Stirling e Jim Broadbent, protagonisti della black comedy ''Theatre of Blood'' in scena fino al 10 settembre al Lyttelton Theatre
Rachel Stirling e Jim Broadbent, protagonisti della black comedy ''Theatre of Blood'' in scena fino al 10 settembre al Lyttelton Theatre


The History Boys lavoro di Alan Bennett, che ben presto diventerà un film per la regia di Nicholas Hytner, da ottobre a novembre sarà in tournées per i più importanti teatri inglesi per la regia dello stesso Hytner. Infine, diretta da Sean Holmes, l'opera Translations  di Brian Friel prendendo spunto dalla presenza nel 1830 delle truppe reali in territorio irlandese intente a mappare il territorio ed a convertire i nomi toponomastici secondo la tradizione inglese, scava nel passato dell'Irlanda e in quello dei suoi personaggi per cercare le risposte ai traumi contemporanei.




 
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Michael Sheen nella commedia ''The Un Inspector'' all' Olivier Theatre
Michael Sheen nella commedia ''The Un Inspector'' all' Olivier Theatre fino al 5 ottobre




 
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