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Sinais de cena


Sinais de cena, n. 2, dicembre 2004, 12, 00 euro
ISSN 1646-0715
Il secondo numero di «Sinais de cena» è in gran parte occupato dal Dossiê temático - a cura di Monica Guerreiro e Miguel-Pedro Quadrio - intitolato: Scenografia in Portogallo. Vengono  descritti lo stile e le principali opere di alcuni dei maggiori scenografi portoghesi, fra cui Antonio Lagarto (Logiche visive), Cristina Reis (Lo specchio di Cristina), João Mendes Ribeiro (Essenzialità, austerità, silenzio), Manuel Graça Dias ed Egas José Vieira (Un lavoro di gruppo per andare sempre più lontano) e infine Nuno Carinhas (Drammaturgie dello spazio) di cui viene citata la seguente affermazione: «idealmente, la scenografia dovrebbe essere talmente essenziale da essere impossibile andare avanti senza».

Il Portefólio di questo secondo numero è dedicato invece alla Compagnia O Bando (La Banda), in occasione del trentesimo anniversario dalla fondazione. Segue l'intervista a Manuela de Freitas, una attrice che "è tutto o niente", la cui vocazione è come un modo di essere in vita: il teatro per lei ha componenti etiche, estetiche, artistiche e sociali cui è impossibile rinunciare; perciò dovrebbe essere inteso come una pratica civica a beneficio della comunità. Fra le sue molte interpretazioni, possiamo ricordare Blanche in Un tram che si chiama Desiderio e Mary in Lunga giornata verso la notte.

Interessanti, nella rubrica Studi applicati, l'articolo di Patrice Pavis – tratto da una conferenza tenuta il 27 marzo 2003 – Da dove viene e dove va la messa in scena? e i contributi, rispettivamente di Alexander Kelly e João Maria André, sul devised theatre (Insegnando, mettendo in scena, "devising") e sulle rappresentazioni del dolore nell'arte (Il dolore, le sue messe in scena e il processo creativo): «tutto l'atto creativo - scrive João Maria André - è un atto doloroso tanto da parte di chi crea, quanto da parte di chi è coinvolto nel processo creativo». Esemplare il caso di Orlan (Saint Étienne, 1947) che nel 1990 ha cominciato a trasformare in veri e propri spettacoli le operazioni plastiche eseguite periodicamente su se stessa. Mentre si trova sotto i ferri, Orlan – in diretta televisiva – legge testi di Artaud, risponde alle domande e utilizza come modello dei suoi nuovi volti «ícones da história de arte ou da cultura».

Alexandra Moreira da Silva e Paulo Eduardo Carvalho forniscono infine un dettagliato resoconto sulla quarta edizione del Po.N.T.I. -  festival teatrale organizzato dalla U.T.I. (Unione dei Teatri d'Europa), associazione creata nel 1990 "sotto l'egida del nume tutelare di Giorgio Strehler" – che si è svolta nella città di Porto dal 15 novembre al 5 dicembre 2004. Tra gli spettacoli rappresentati ne figurano due diretti da Emma Dante e interpretati dalla sua Compagnia, la Sud Costa Occidentale: l'ormai storico mPalermu e La scimia, adattamento teatrale del romanzo Le due zittelle di Tommaso Landolfi. Armin Petras ha invece presentato due sue messe in scena prodotte dallo Schauspielfrankfurt, vale a dire Die Glasmenagerie (Lo zoo di vetro) di Tennessee Williams e Zerbombt (Dannati) di Sarah Kane mentre il mitico regista e scenografo russo Anatoli Vassiliev – del Teatro de Moscovo - ha proposto il «grande "caso" deste festival»: A Iliaca – Canto XXIII: Jogos fúnebres em honra de Pátroclo (Iliade, Canto XXIII: giochi funebri in onore di Patroclo), tratto da  Omero.    

 



Giulia Tellini


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