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Sinais de cena, n. 1


"Sinais de cena", n. 1, giugno 2004, euro 12, 00
ISSN 1646-0715
Si chiama «Sinais de cena» (Segnali di scena) la nuova rivista semestrale di teatro che è nata nel giugno 2004 per iniziativa dell'Associazione Internazionale dei Critici di Teatro. Nella prefazione a "este (primeiro) número", la direttrice Maria Helena Serôdio presenta «com indisfarçável orgulho» la nuova pubblicazione e ne espone la suddivisione in rubriche: una parte introduttiva (Dossiê temático), una occupata dalle recensioni ad alcuni spettacoli europei recentemente allestiti (passos em volta), una riservata alle "giovani leve" (na primeira pessoa), una sezione volta a proporre spunti di riflessione di vasto respiro storiografico o estetico (estudos aplicados) e infine anche un fascicolo esclusivamente dedicato alle foto di scena (Portefólio). 

La rubrica Dossiê temático è interamente dedicata ai vincitori nel 2003 del prestigioso Prémio da Critica: la traduttrice e drammaturga portoghese Vera San Payo de Lemos che celebra i suoi venticinque anni di attività teatrale (è del 1980 il suo primo lavoro, la versione portoghese di Baal di Bertolt Brecht); Magdalena Victorino e Giacomo Scalisi, coordinatori del progetto Percursos; Carlos J. Pessoa, autore e regista dello spettacolo Circo e infine il grande «sonoplasta e desenhador de som» Francisco Leal (classe 1965).

Il Portefólio è costituito da dieci pagine di foto di scena scattate, dal 1990 al 2004, dal fotografo João Tuna (nato nel 1967), inauguratore così di questo spazio. Per la prima volta, in una rivista di teatro, le immagini non giocano un ruolo passivo e illustrativo ma attivo. Questa rubrica intende infatti dar «espaço, primazia e quase exclusividade» alla fotografia teatrale: «[…] uno spettacolo – scrive Tuna - può essere interpretato in vari modi, allora dobbiamo precisare il nostro sguardo e dobbiamo farlo sotto lo sguardo del regista che rappresenta ora la nostra macchina da presa. La sua idea di spettacolo deve essere riprodotta nelle fotografie».

Quanto alla sezione Na primiera pessoa, Mónica Guerreiro, Maria Helena Serôdio e João Carneiro intervistano Pedro Penim, «um dos mais estimulantes fazedores de teatro da nova geração». In estudos aplicados, Luiz Francisco Rebello traccia una storia dei giornali e delle riviste teatrali portoghesi stampate da metà Seicento a oggi mentre José Pedro Serra descrive le attività commemorative che l'Associazione Portoghese degli Studi Classici, l'Istituto degli Studi Classici, il Centro degli Studi Classici e Umanistici dell'Università di Coimbra, il Dipartimento degli Studi Classici e il Centro degli Studi Classici dell'Università di Lisbona hanno organizzato - dal 27 novembre all'11 dicembre 2004 - per celebrare i 2005 anni dalla nascita di Sofocle.

La rivista si chiude con un omaggio di Selda Soares al grande attore portoghese Actor Taborda (1824-1909): «Taborda, – si legge nell'esergo iniziale firmato da Sousa Bastos [1908] – quel carattere d'oro che anticipò la scuola realista quando ancora nessuno ci pensava, è la gioia più preziosa del palco portoghese, la più veneranda reliquia dell'arte nazionale».  

Giulia Tellini


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