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Revue d'Histoire du Théâtre
Théâtre de société au XVIIIe siècle

a. LV, 2005, n. 1 (225), pp. 96
ISSN 1291-2530

In occasione del Colloquio Internazionale Les théâtres de société au XVIIIeme siècle, dedicato al ricordo dello studioso David Trott recentemente scomparso, il primo numero del 2005 della «Revue d'Histoire du Théâtre» propone quattro interventi inediti tratti dalla Giornata di studio sui teatri di società del XVIII secolo svoltasi nel giugno del 2003 all'Università della Sorbonne di Parigi.


Tramite un'accurata recensione e classificazione di fonti edite ed inedite inerenti repertori, autori, luoghi di rappresentazione e modelli di recensione lo studioso David Trott individua il teatro di società francese del diciottesimo secolo come quel fenomeno di rappresentazioni a carattere privato, interpretato da attori dilettanti dinanzi ad un pubblico di soli invitati e consumato in luoghi adattati per l'occasione - spesso saloni di ville e castelli se non veri e propri teatri - fondato su un repertorio sia autonomo che di adattamenti di testi professionali. Philippe Hourcade analizza l'ingresso di questa nuova forma di spettacoli nel cuore della corte francese di Luigi XV, nella reggia di Versailles, grazie al contributo di Madame de Pompadour: dai primi allestimenti nei Petits Appartaments al successivo impiego di sale e spazi inutilizzati o comunque disponibili come la Petite Galerie, fino agli spettacoli nell'Escalier des Ambassadeurs. Dotato di un apparato scenico montabile per l'occasione lo stabile sodalizio nobiliare di attori, cantanti e ballerini, regolato da un vero e proprio statuto, si avvalse anche dell'aiuto se non sistematico almeno personale dei professionisti dello spettacolo.

Analizzando tre adattamenti teatrali del romanzo Bélisaire di Jean Françoise Marmontel, Anne Sophie Barrovecchio individua nella costante capacità di adattare gli spunti narrativi del romanzo ai bisogni sociologici e di sociabilità la cifra caratteristica della drammaturgia del teatro di società, mentre Pierre Yves Beaurepaire indagando l'importante ruolo svolto dal teatro all'interno delle logge massonico-aristocratiche settecentesche come strumento di veicolazione di idee e valori, ne contestualizza la rilevanza assunta nel panorama spettacolare mondano francese e, grazie ai viaggi degli associati, ne mette in luce la progressiva diffusione sul territorio europeo.
Conclude, a cura di Louis Montillet, un'accurata sezione bibliografica inerente le ultime acquisizioni sulla storia del teatro francese dal Medioevo alla contemporaneità.





di Leonardo Spinelli


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