I Quaderni del battello ebbro
Dino Campana. La poesia e il teatro
A cura di Giacomo Martini
a. IX 1997, nn.17-18-19-20-21, Porretta Terme (Bologna), pp. 87, L. 20.000 (euro 10,33)
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Questo numero de « I quaderni dl battello ebbro », rivista semestrale diretta da Giacomo Martini, è interamente dedicato a Dino Campana e ha come nucleo costitutivo i frutti del convegno con lo stesso titolo, Dino Campana - La poesia e il teatro, svoltosi a Bologna dal 29 aprile al 1 maggio 1995 su iniziativa del Centro di Promozione Teatrale Teatro la Soffitta, dell'Università di Bologna-Dipartimento di Musica e Spettacolo e dell'Assessorato alla Cultura della Provincia di Bologna. Il convegno prevedeva due giornate di incontri, dedicate rispettivamente a "I poeti incontrano Dino Campana" e a "Teatro e poesia". Il primo appuntamento è stato curato da Gerardo Guccini e da Giacomo Martini, mentre il secondo è stato coordinato da Marco De Marinis. Il volume raccoglie, oltre agli interventi di quanti parteciparono effettivamente all'incontro di Bologna, una densa appendice con scritti riguardanti ancora Campana e il rapporto fra teatro e poesia -una relazione quest'ultima scarsamente indagata, fra l'altro. Gli autori dei saggi incarnano professionalità - e dunque punti di vista e modi di sentire - diversi in modo tale da offrire un ritratto critico sfaccettato dell'opera di Campana, analizzata per il suo valore precipuamente letterario così come per le risonanze musicali e le qualità concretamente teatrali della sua parola. Uno accanto all'altro vi sono poeti quali Mario Luzi e Roberto Mussapi, registi come Nanni Garella e Giancarlo Cauteruccio, attori della sensibilità di Laura Curino, drammaturghi come Giuseppe Manfridi e infine studiosi, fra i quali Claudio Meldolesi, Marco De Marinis e Gerardo Guccini. Nel loro complesso gli interventi centrano l'obiettivo del convegno - e del volume- vale a dire quello di proporre un approccio all'opera di Dino Campana distillato dalla mole di "leggende" e pregiudizi che sempre circondarono il poeta e "verginamente" desideroso di esplorare e di sapere di più.
di Laura Bevione
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