Biblioteca teatrale
n.s., 2000, nn. 55-56, pp. 322, euro 23,24
|
|
Il volume è intitolato, complessivamente, "Teatro del Novecento. Pratiche dell'Utopia" ed è dedicato alla descrizione di alcuni tentativi novecenteschi di introdurre un'idea nuova di concepire e fare teatro. La rivista non si propone certo l'esaustività, bensì allinea una serie di esperienze in qualche modo esemplari di tendenze e umori che hanno attraversato la scena mondiale (dalla Russia di Mejerchol'd agli Stati Uniti dei gruppi off off Broadway) del secolo scorso (dagli anni Venti di Mejerchol'd e Artaud agli anni Sessanta). I saggi affrontano tematiche assai diverse e tuttavia compongono un quadro completo dell'universo teatro: le tecniche recitative e la regia, il confronto con il patrimonio del passato, spesso ingombrante ovvero maneggiabile con difficoltà, e l'urgenza del presente di guerra e di scontento, e ancora, la storiografia, con la necessità di fondare una disciplina sostanzialmente nuova. Si parla di utopie e molte delle idee descritte nacquero e furono accolte al loro apparire come tali e nondimeno esse fecondarono la pratica teatrale di altri artisti o studiosi in maniera profonda, benché non in forme clamorose.
di Laura Bevione
|
|
|
|
|
|
|
|
|