Cineforum
a. XLIII 2003, n. 3 (423)
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''Gangs of New York''
Il numero propone, in apertura, un consistente speciale dedicato all'attesissimo Gangs of New York di Martin Scorsese (America of Scorsese). Franco La Polla (''No Irish Need Apply'', ovvero: un'isola di gioia: ''Gangs of New York'') ne sottolinea la forte portata demitizzante; Francesco Cattaneo (La mannaia e la democrazia) ne indaga la rappresentazione della violenza; Emiliano Morreale (Aborto di una nazione) si sofferma sulle valenze spiccatamente politiche del film; Anton Giulio Mancino (Macella il Prossimo tuo!) ne segnala gli elementi di continuità con la precedente filmografia del regista; Adriano Piccardi (Nessuno fu innocente), infine, lo accosta suggestivamente a Heavenās Gate di Michael Cimino, altra celebre lettura iconoclasta di storia americana.
''Gangs of New York''
Oltre alle consuete sezioni e rubriche, segnaliamo uno studio di Rinaldo Censi su Operai, contadini (l'ultima pellicola degli Straub), e un omaggio di Alessandro Bertani a Il grande dittatore di Chaplin (in occasione della programmazione nelle sale della versione integrale restaurata). Completano il numero due ampie ricognizioni monografiche: del cinema della giovane regista giapponese Kawase Naomi si occupano Maria Roberta Novelli e Paola Scrolavezza; del cinema di John Milius scrive Alberto Morsiani. In allegato, a cura di Dario Catozzo, l'indice analitico dell'annata 2002 della rivista (dal n. 411 al n. 420).
Federico Vitella
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