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Teatridithalia. Stagione 2004-2005. Cartelloni

Fondato da Gabriele Salvatores e Ferdinando Bruni, il leggendario teatro milanese dell'Elfo l'anno scorso ha compiuto 30 anni. Leggendario perché negli anni '70 il gruppo - composto, oltre che dai due fondatori, da Cristina Crippa, Luca Toracca, Thalia Istikopoulou, Elio De Capitani, Ida Martinelli e Corinna Augustoni - è riuscito a farsi portavoce, e quindi anche "simbolo", di tutta una generazione grazie a spettacoli storici come Le mille e una notte e poi Sogno di una notte di mezza estate. Consacratosi al cinema il direttore Salvatores, il gruppo originario ha continuato negli anni '80 e '90 a produrre spettacoli, impressionisti o espressionisti che fossero (da Cechov a Fassbinder), sempre coraggiosamente e tenacemente "di ricerca".

Il cartellone proposto quest'anno è sintonizzato, come al solito, sulla stessa lunghezza d'onda della famosa frase di Peter Brook in base alla quale "se lo spettacolo non ti fa perdere l’equilibrio la serata è squilibrata". Sono in programma, per l'energico e insieme lieve tocco registico di Elio De Capitani, La monaca di Monza con Lucilla Morlacchi, già rappresentata con successo alla XXXVI Biennale di Teatro, il Sogno di una notte di mezza estate e Il mercante di Venezia. Da febbraio a marzo, Marco Baliani porta al teatro dell'Elfo i suoi principali spettacoli di "teatro di narrrazione" fra cui Kohlhaas e il più recente Corpo di Stato. Il delitto Moro: una generazione divisa. Curate invece da Ferdinando Bruni sono le messe in scena del fassbinderiano Come gocce su pietre roventi e di una versione monologica della Tempesta shakespeariana (Prospero è interpretato dallo stesso Bruni).

Molte sono inoltre le "novità per Milano": l'adattamento teatrale del film Baby Doll (1956) tratto da due atti unici di Tennessee Williams, Cara professoressa di Valerio Binasco e con Claudia Coli, Il ponte di San Luis Rey del "folletto eversivo" Paolo Poli che questa volta trasforma a immagine e somiglianza della propria fantasia l'omonimo best-seller americano di Thorton Wilder, il nuovo destabilizzante spettacolo del Teatro Clandestino intitolato Madre e assassina di Pietro Babina sulla tragedia di una madre che uccide i propri figli, la black-comedy gravitante intorno al problema del terrorismo irlandese Il tenente di Inishmore del giovane Martin McDonagh e infine Quasi perfetta, un monologo sull’anoressia di Valeria Cavalli e Claudio Intropido.

Completano il cartellone altri appuntamenti (fra cui quello con Davide Enia che presenta al teatro Leonardo Da Vinci i suoi due monologhi Italia-Brasile 3 a 2 e maggio ’43), produzioni di vario tipo - nuove o meno - oltre al consueto festival di danza (Adda Danza), alle rassegne e ai laboratori teatrali.

 




 
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