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Theaterheute


2004, n. 10, euro 12,80
ISSN 0040 5507
L'apertura del nuovo numero della rivista tedesca spetta ad un lungo ed approfondito servizio, dedicato alla riforma apportata in Germania al sistema assicurativo degli attori disoccupati. Le dichiarazioni dei molti artisti interpellati denunciano l'inadeguatezza del meccanismo, che penalizza economicamente anche le istituzioni e organizzazioni teatrali in quanto costrette a versare un contributo fissato sulla base di rigidi parametri, assai sfavorevoli ai teatri indipendenti e di ricerca. Il bilancio del recente Festival di Salisburgo risulta piuttosto critico e i giudizi più severi sono indirizzati alle scelte artistiche e alla gestione del direttore Jürgen Flimm. L'allestimento di Long day’s journey into the night di Eugene O'Neill da parte di Elmar Goerden ha svuotato il testo dei tanti richiami al dramma della prima Guerra Mondiale e ha ridotto la natura inquieta dei personaggi fino a trasformarli in vuote e banali figure. Tra gli attori figurano Jens Harzen (Edmond), Cornelia Froboess (Mary), Vadim Glowna (James Tyrone).

Non diverso è stato l'esito artistico di Cajka (Il gabbiano) di Anton Cechov allestito da Falk Richter. Se poco rimane delle atmosfere russe di fine Ottocento, ancor meno sopravvive dell'anima crepuscolare dei personaggi, trasferiti in un generico contesto novecentesco. Nei ruoli principali si sono esibiti André Jung (Trigorin), Mark Waschke (Konstantin), Yvon Janson (Nina), Silvana Krappatsch (Irina). La tragedia Edward II di Christopher Marlowe, nella versione del regista Sebastian Nübling, si sviluppa nella nostra contemporaneità, con i personaggi maschili in camicia bianca e cravatta. Ci sono molte forzature nell'interpretazione del testo, come la somiglianza del re (Bruno Cathomas) con Mussolini, oppure i tanti inserti clownistici distribuiti nel corso dello svolgimento della vicenda. Di alto livello è risultato l'allestimento del wagneriano Parsifal firmato da Christoph Schlingensief e rappresentato nel teatro di Bayreuth. Il regista inserisce nello sviluppo della trama musicale la proiezione di immagini di grande effetto, che impreziosiscono questo spettacolo strutturato in modo bio-psichedelico.

Il consueto appuntamento mensile con la scena internazionale indirizza l'attenzione alle novità londinesi. Due allestimenti della stessa opera shakesperiana, Measure for Measure, sono stati realizzati sul palcoscenico dello Shakespeare'Globe e del National Theatre, il primo, firmato da John Dove, presenta una divertente versione scenica fedele al testo; il secondo, allestito da Simon McBurney, trasforma la commedia in un thriller contemporaneo contaminato da citazioni politiche, con Bush che compare in video. L'articolo si occupa, pur brevemente, delle rappresentazioni di Shining City di Conor McPherson e di Country Music di Simon Stephens. Questi spettacoli sono stati allestiti presso la Royal Court.

L'importanza del pensiero filosofico e delle opere teatrali di Jean Paul Sartre nel teatro tedesco nel periodo dell'immediato Dopoguerra è l'argomento di un approfondimento, che sviluppa l'analisi puntando l'attenzione anche sulla difficile ricostruzione della vita dello spettacolo, offrendo una breve cronistoria degli allestimenti, compresi quelli tratti dai testi del drammaturgo francese, tra i quali spiccano le messinscene fondamentali e pionieristiche di Gustaf Gründgens e Jürgen Fehling. Il testo del mese è Die Frau von früher, novità di Roland Schlimmelpfennig recentemente allestita con successo nell'Akademiatheater di Vienna.

Massimo Bertoldi


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