La stagione di prosa 2004-2005 del Teatro Gaetano Donizetti di Bergamo si segnala per la ricca ed eclettica proposta del cartellone, che arriva a contare ben dodici spettacoli, all’interno dei quali spicca la presenza di registi quali Glauco Mauri e Francesco Rosi. All’interno della maggior presenza di testi italiani, viene messa in luce una duplice tendenza che si sostanzia nell’esame delle umane reazioni alle avversità del destino e al tempo stesso nella volontà, comunque, di sorridere alla vita. Lo spazio "Altri percorsi", incentrato sulla tematica del viaggio, dalla quale trae il titolo: "Viaggi e fughe nella realtà", vuole essere un momento di autoriflessione, di pausa volta alla riscoperta di quello che ci circonda e di quanto è divenuto parte della nostra vita.

Ecco, quindi, che il teatro apre i battenti con il ritmo e l’allegria di Pinocchio (9-14 novembre), per la regia di Saverio Marconi, per proseguire con Così è se vi pare (30 novembre-5 dicembre), testo che rappresenta l’apice della produzione teatrale di Pirandello, diretto da Giulio Borsetti. Dopo il successo ottenuto nelle precedenti tappe della tournee, Glauco Mauri propone anche a Bergamo Il bugiardo (14-19 dicembe), che segna il suo primo approccio registico ad un testo goldoniano, in una delle splendide cornici scenografiche alle quali ci ha abituati Mauri.

Dal confronto tra la mentalità settentrionale e quella meridionale, giocata sull’accostamento visivo dei due stili di vita, nasce la commedia Nord e Sud (28 dicembre-2 gennaio), per la regia di Pino Quartullo. Dall’11 al 16 gennaio andrà in scena, dal testo di Natalia Ginzburg, la piece teatrale Ti ho sposato per allegria, interpretata da Maria Amelia Monti e diretta da Valerio Rinasco che, dietro ad un velo di gioiosa spensieratezza, cela tematiche sempre attuali quali la difficile emancipazione femminile.

Cesare Lievi porta in scena l’adattamento teatrale del testo, da lui stesso tradotto, La brocca rotta (18-23 gennaio), di Heinrich von Kleist, mentre il mese di febbraio (1-6) si apre con una delle più note commedie di Eduardo De Filippo, Napoli milionaria, già applaudita la scorsa stagione nelle precedenti tappe della compagnia, che conta la presenza tra i propri interpreti di Mariangela D’Abbraccio e di Luca De Filippo, diretti da Francesco Rosi. Dall’8 al 13 febbraio il teatro sarà travolto dalla commedia scritta e diretta da Vincenzo Salemme, La gente vuole ridere, mentre Claudio Longhi porterà in scena, da un adattamento ad opera di Franco Branciaroli, un thriller dal forte risvolto psicologico, Lo zio (22-27 febbraio).

Gabriele Lavia dirigerà ed interpreterà, assieme a Mariangela Melato, Chi ha paura di Virginia Woolf, di Edward Albee, mentre Gianluca Guidi sarà il regista di A piedi nudi nel parco, dal testo di Neil Simon (15-20 marzo). La stagione si chiuderà con La monaca di Monza (19-24 aprile), per la regia di Elio de Capitani e dal testo di Giovanni Testori.

"Altri percorsi" si fa invece notare per spettacoli come Il grigio, dal testo di Giorgio Gaber e per la regia di Francesca Senigaglia (24 gennaio), per la produzione del Piccolo di Milano; Seppellitemi in piedi, diretto da Beppe Rosso, che tratta dello scontro tra sedentari e nomadi (26-27 gennaio) e Giulietta, dall’omonimo racconto di Federico Fellini (16-17 febbraio).