Undine Undine è una storica che lavora come guida museale a Berlino. Sa tutto sullHumboldt Forum e ha la capacità di scegliere sempre la camicia giusta. La sua è una bellezza disinvolta, e ha un modo particolare di trasmettere agli altri la sua conoscenza della città, al tempo stesso professionale e garbato. Ogni volta, durante le sue visite, rivolge lo sguardo al caffè nel cortile dello Stadtmuseum, per vedere se lui è lì, se è ancora lì, se è di nuovo lì. Lui è Johannes. Luomo sta per lasciarla, e il mondo di Undine sta per crollare. Ma a dare una svolta al suo destino ci penserà un nuovo amore. Christian Petzold rielabora il mito del misterioso spirito acquatico come una fiaba moderna in un mondo disincantato: una visione in cui precisi gesti quotidiani si combinano con un iperrealismo spettrale. Proiezioni: domenica 23 febbraio, ore 19:00, Berlinale Palast lunedì 24 febbraio, ore 12:30, Friedrichstadt-Palast mercoledì 26 febbraio, ore 21:00, Friedrichstadt-Palast mercoledì 26 febbraio, ore 21:30, b-ware! Ladenkino domenica 1 marzo, ore 10:00, Berlinale Palast
Una scena di Undine @ Schramm Film Koerner & Weber, Berlin, Germany Christian Petzold Nato nel 1960 a Hilden, in Germania, vive a Berlino dal 1981. Ha studiato teatro alla Freie Universität di Berlino e, dal 1988 al 1994, cinema alla German Film and Television Academy Berlin (DFFB). Ha diretto il suo primo lungometraggio nel 1995. Realizzato nel 2000, il suo The State I Am In ha vinto il Lola doro ai German Film Awards. Nel 2012 gli è stato assegnato lOrso dargento come miglior regista per Barbara. Undine è il suo quinto film in concorso alla Berlinale e, dopo Transit, segna la sua seconda collaborazione con gli attori Paula Beer e Franz Rogowski.
Todos os mortos (All the Dead Ones) 1899. La schiavitù è stata recentemente abolita in Brasile. Dopo la morte della loro ultima cameriera, tre donne della famiglia Soares sono al collasso in una San Paolo in rapida espansione. La famiglia, che un tempo possedeva piantagioni di caffè, è ora sullorlo della rovina e sta lottando per adattarsi al cambiamento. Nel frattempo anche i Nascimento, ex schiavi nella fattoria dei Soares, si trovano alla deriva in una società in cui sembra non esserci posto per i neri da poco liberati. Lelegante mise-en-scène di Caetano Gotardo e Marco Dutra mette in luce in maniera speculare due situazioni famigliari a contrasto in un ensemble prevalentemente femminile, dove gli uomini occupano ormai una posizione di secondo piano. Dalla vecchia abituata a essere aspettata ignara dei propri discorsi anacronistici, alla suora tentata da idee blasfeme; dalla pianista la cui mente è abitata dal passato oscuro della propria comunità, allex-schiava la cui spensieratezza e la cui forza di volontà conducono verso una vita migliore: queste le affascinanti donne “fuori posto”, pilastri di una nazione in rapido cambiamento. Proiezioni: domenica 23 febbraio, ore 22:00, Berlinale Palast lunedì 24 febbraio, ore 11:00, Haus der Berliner Festspiele lunedì 24 febbraio, ore 18:00, Friedrichstadt-Palast sabato 29 febbraio, ore 17:00, CinemaxX 7 domenica 1 marzo, ore 16:45, Friedrichstadt-Palast
Una scena di Todos os mortos @ Dezenove Som e Imagens, São Paulo, Brazil
Caetano Gotardo Nato in Brasile nel 1981, ha studiato cinema allUniversità di San Paolo. Il suo cortometraggio Areia ha aperto la Semaine de la Critique a Cannes nel 2008. È membro del collettivo cinematografico brasiliano Filmes do Caixote. Todos os mortos è il suo terzo lungometraggio. Marco Dutra Nato nel 1980, il suo film genre-defying As boas maneiras, co-diretto con Juliana Rojas, ha vinto il Pardo dargento per la miglior regia a Locarno nel 2017. Todos os mortos è la sua prima collaborazione come regista con Gotardo.
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