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Der Boden unter den Füssen
Ut og stjæle hester
Der Goldene Handschuh


(La redazione)
  Der Boden unter den Füssen / Ut og stjæle hester / Der Goldene Handschuh
Data di pubblicazione su web 08/02/2019  

Der Boden unter den Füssen (The Ground Beneath My Feet)

Lola ha quasi trent’anni. Consulente aziendale di successo, si divide tra il lavoro, cinque sessioni settimanali di palestra, cene costose con i clienti e notti spese in asettici hotel di lusso. Mentre la sua carriera, condotta con una buona dose di furbizia e spregiudicatezza, pare inarrestabile, lo stesso approccio non sembra funzionare nella vita privata. Nessuno conosce l’esistenza della sorella maggiore Conny, affetta da tempo da una grave malattia mentale. Un bel giorno Conny tenta il suicidio: Lola farà di tutto per evitare la tragedia.

Nel film la regista Marie Kreutzer mette in evidenza quella linea sottile che separa ordine e caos, ascesa e caduta, capace di mettere in crisi perfino chi, come Lola, vive in una società ossessionata dal risultato.

Proiezioni:

sabato 9 febbraio, ore 15:30, Berlinale Palast

domenica 10 febbraio, ore 9:30, Friedrichstadt-Palast

domenica 10 febbraio, ore 18:00, Friedrichstadt-Palast

domenica 10 febbraio, ore 21:00, Haus der Berliner Festspiele

domenica 17 febbraio, ore 13:30, Haus der Berliner Festspiele



Una scena di Der Boden unter den Füssen 
© Juhani Zebra / Novotnyfilm

Marie Kreutzer

Nata a Graz (Austria) nel 1977, studia all’Accademia del Cinema di Vienna e poi inizia a lavorare per cinema e tv. Il suo film d’esordio, il premiato Die Vaterlosen, viene presentato in numerosi festival, tra cui la sezione Panorama della Berlinale (2011). Seguono i lungometraggi Gruber geht (2015) e Was hat uns bloß so ruiniert (2016), nonché il film tv Die Notlüge (2017). Ha insegnato all’Accademia del Cinema di Vienna e ha lavorato come sceneggiatrice e drammaturga.



Ut og stjæle hester (Out Stealing Horses)

Novembre 1999. In seguito alla morte della moglie, il sessantasettenne Trond Sander si trasferisce da Oslo in un paesino nell’est della Norvegia. Vive la sua esistenza come se fosse prossimo alla fine, esattamente come il millennio che sta per concludersi. Una sera d’inverno riconosce nel suo vicino Lars una vecchia conoscenza della sua giovinezza. L’incontro risale al 1948 quando trascorse un’intera estate in una capanna di legno vicino al fiume in compagnia del padre per il quale nutriva una profonda ammirazione. Il ricordo di lunghi pomeriggi passati nella foresta a cavalcare o a tagliar la legna inizia a confondersi con momenti di spensierata felicità ed esperienze fatali.

Girata nel bel mezzo di un paesaggio mozzafiato di montagne e fiumi tra la Norvegia e la Svezia, l’ultima fatica di Hans Petter Moland è un dramma sull’amore, la perdita e la delusione fatto di traumi e sensi di colpa che durano nel tempo. Basato sul premiato romanzo di Per Petterson Ut og stjæle hester (Out Stealing Horses), il film si rivolge al passato nazista norvegese mediante la mescolanza di resistenza e collaborazionismo indelebile nella mente del protagonista.

Proiezioni:

sabato 9 febbraio, ore 18:30, Berlinale Palast

domenica 10 febbraio, ore 10:30, Haus der Berliner Festspiele

domenica 10 febbraio, ore 12:15, Friedrichstadt-Palast

domenica 10 febbraio, ore 21:00, Friedrichstadt-Palast

domenica 17 febbraio, ore 13:30, Friedrichstadt-Palast



Una scena di Ut og stjæle hester 
© 41/2 Film

Hans Petter Moland

Nato a Oslo nel 1955, ha studiato cinema all’Emerson College di Boston. Attivo nella regia da oltre venticinque anni, il suo lungometraggio Kjærlighetens kjøtere ha ottenuto una menzione speciale della giuria al Festival internazionale del cinema di San Sebastián (1995). Con Aberdeen ha ottenuto il premio principale al Nordic Film Days di Lubecca (2000). Il suo primo lavoro presentato in concorso alla Berlinale è The Beautiful Country (2004). Di lunga durata la sua collaborazione con Stellan Skarsgård, protagonista di quest’ultima pellicola. Tra gli altri suoi film: Secondløitnanten (1993); Folk Flest Bor i Kina (2002); Gymnaslærer Pedersen (2006); En ganske snill mann (2010); When Bubbles Burst (2012); Kraftidioten (2013).



Der Goldene Handschuh

Anni ’70. Il distretto di St. Pauli ad Amburgo è un quartiere di intrattenimento notturno, con le sue figure tenebrose: bevitori abituali e prostitute, giocatori d’azzardo e altre anime solitarie. Vi si aggira Fritz Honka, un uomo basso con gli occhiali spessi e faccia da sfigato, lavoratore non specializzato che rimorchia vecchie donne sole e bevitrici malconce in un pub chiamato Zum Goldenen Handschuh (Il guanto d’oro). Nessuno sa però che lui picchia e strangola quelle donne nella sua mansarda, poi le fa a pezzi e dispone i loro resti dietro il muro del sottotetto. Distribuendo deodorante per ambienti dappertutto nell’edificio per nascondere la puzza di decomposizione, dà la colpa dell’odore penetrante alla famiglia greca che abita lì accanto.

Basato sulla storia vera del serial killer Fritz Honka e sul romanzo poliziesco di Heinz Strunk del 2016, Fatih Akin ha creato il ritratto di un depravato sociale e criminale violento, guidato dalla misoginia e dall’avidità sessuale. Il film di Akin è uno studio sociale sull’altra faccia del recente miracolo economico e sugli individui destabilizzati dal tumulto della guerra e del dopoguerra, in una Germania cupa, completamente priva di fiducia.

Proiezioni:

sabato 9 febbraio, ore 22:00, Berlinale Palast

domenica 10 febbraio, ore 9:30, Zoo Palast 1

domenica 10 febbraio, ore 15:00, Friedrichstadt-Palast

domenica 10 febbraio, ore 18:00, Haus der Berliner Festspiele



Una scena di Der Goldene Handschuh
© Gordon Timpen

Fatih Akin

Nato ad Amburgo nel 1973, ha studiato all’Università di Belle Arti di Amburgo (HfBK). Dopo aver diretto alcuni corti, documentari e lungometraggi, si è aggiudicato l’Orso D’Oro nel 2004 per Gegen die Wand, che ha fatto di lui uno dei registi più acclamati d’Europa. Il successivo Auf der anderen Seite ha vinto il ottenuto per la migliore sceneggiatura a Cannes oltre ai premi come miglior film europeo e tedesco. Con Aus dem Nichts (2017) ha vinto, tra gli altri premi, un Golden Globe. Ha fondato la casa di produzione Corazón International.



Berlinale 2019
(09/02)

Der Boden unter den Füssen
cast cast & credits
 
Ut og stjæle hester
cast cast & credits
 
Der Goldene Handschuh
cast cast & credits
 











































Marie Kreutzer
© Wolf Silveri


























































Hans Petter Moland
© 41/2 Film

























































Fatih Akin
© 2017_photobyMarkusJans
 
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