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La prière
Figlia mia
Toppen av ingenting


(La redazione)
  La prière / Figlia mia / Toppen av ingenting
Data di pubblicazione su web 17/02/2018  

La prière

Il ventiduenne Thomas non riesce a smettere di drogarsi. Come ultima spiaggia, decide di entrare in una comunità di recupero situata in una remota località delle montagne francesi, dove giovani provenienti da ogni parte del mondo e di varia estrazione sociale, che come lui vorrebbero sconfiggere la loro dipendenza, vivono insieme sotto la supervisione di un prete cattolico. Le loro giornate sono scandite dalla preghiera, dalla solidarietà e dal faticoso lavoro nei campi. Non tutti però riescono ad adeguarsi a questa forma di esistenza monastica. Per lo stesso Thomas ogni giorno è un tormento, sia pure mitigato dal sentimento di unità e di amicizia che lo circonda. Gradualmente, grazie anche all’incontro con una ragazza del posto, inizia ad ambientarsi e decide di dare una chance alla sua nuova vita. Che sia questa la giusta strada da percorrere?

Nel suo film, Cédric Kahn accompagna a piccoli passi un giovane uomo disorientato, che trova la via del ritorno alla vita quotidiana attraverso fede e amicizia. Nel guardarlo, anche noi spettatori siamo stimolati a riconsiderare le nostre posizioni sulla religione. La regione aspra e isolata in cui si svolge la vicenda diviene luogo ideale di riflessione, in un film che di per sé non prende (felicemente) posizione.

Proiezioni:

Domenica 18 febbraio, ore 16:00, Berlinale Palast

Lunedì 19 febbraio, ore 09:30, Friedrichstadt-Palast

Lunedì 19 febbraio, ore 12:15, Haus der Berliner Festspiele

Lunedì 19 febbraio, ore 18:00, Friedrichstadt-Palast

Lunedì 12 febbraio, ore 22:30, International

Un scena di La prière © Les films du Worso / Carole Bethuel
Un scena di La prière 
© Les films du Worso / Carole Bethuel

Cédric Kahn

Nato in Francia, a Crest, nel 1966, comincia la sua esperienza nel mondo del cinema come editor e poi come sceneggiatore. Nel 1991 dirige il suo primo lungometraggio, Bar des rails, proiettato alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Il lavoro successivo, Trop de bonheur, è stato selezionato per la sezione Directors’ Fortnight a Cannes, ottenendo il premio Jean Vigo. Roberto Succo ha concorso per la Palma d’oro a Cannes nel 2001, Red Lights è stato invece selezionato alla Berlinale. Collabora con attori del calibro di Valeria Bruni Tedeschi, Leïla Bekhti, Guillaume Canet e Mathieu Kassovitz, e recita lui stesso in pellicole di registi di fama internazionale come Elie Wajeman, Joachim Lafosse e Paweł Pawlikowski.


Figlia mia

Vedi Gli italiani a Berlino.


Toppen av ingenting

Dopo una vita all’estero trascorsa nel lusso grazie ai soldi del ricco padre, la sessantottenne Nojet eredita uno degli appartamenti paterni nel centro di Stoccolma. Classica nullafacente signora d’alta società, decide di ritornare nella terra natia credendo di trovarvi una realtà funzionale e ben organizzata. Ad attenderla è però il caos: l’edificio, abitato da inquilini senza contratto, versa in uno stato pietoso, trascurato dal fratellastro e dal relativo figlio, che conduce una vita dedita all’alcol e agli eccessi. La donna cerca aiuto dal vecchio amico Lex, avvocato e produttore musicale di famiglia alle prese con l’organizzazione di un gala per i senzatetto, che le propone di vendere il complesso a un agente immobiliare. Quest’ultimo, inizialmente interessato, si rende ben presto conto che l’eventuale acquisto gli porterebbe più grane che altro.

L’anima del film è la stessa Nojet, personaggio tragicomico che cerca di prolungare il sogno della vita edulcorata di un tempo scontrandosi con la cruda, beffarda realtà. Nel corso del film la donna si trasforma da affarista senza scrupoli e femme fatale in attivista impegnata in prima linea in difesa della propria causa.

Proiezioni:

Domenica 18 febbraio, ore 22:00, Berlinale Palast

Lunedì 19 febbraio, ore 10:00, Haus der Berliner Festspiele

Lunedì 19 febbraio, ore 21:00, Friedrichstadt-Palast  

Domenica 25 febbraio, ore 12:15, Haus der Berliner Festspiele

Una scena di © Flybridge
Una scena di Toppen av ingenting 
© Flybridge

Axel Petersén

Nato a Stoccolma nel 1979, oltre che come regista è attivo anche sulla scena artistica contemporanea. Studia alla Film ant TV chool (FAMU) di Praga, al Royal Institute of Art di Stoccolma e alla Mountain School of Arts di Los Angeles. Il suo film Avalon è stato presentato alla Berlinale 2012, sezione Forum.

Måns Månsson

Nato anch’egli a Stoccolma (1982), lavora come produttore, direttore della fotografia e regista. Come il collega e co-regista del film, studia Belle Arti al Royal Institute of Art di Stoccolma. Il suo documentario H:r Landshövding (Mr Governor) e il lungometraggio Yarden (The Yard) sono stati proiettati alla Berlinale rispettivamente nel 2009 e nel 2016, entrambi nella sezione Forum. Al Göteborg Film Festival del 2015 è stato premiato con la Mai Zetterling Grant.



Berlinale 2018
(18/02)

La prière
cast cast & credits
 
Toppen av ingenting
cast cast & credits
 

































































































































 
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