Janina
Duszejko è un ingegnere civile in pensione. Vive una vita appartata in un
villaggio di montagna vicino al confine tra Polonia e Repubblica Ceca. È una
donna carismatica ed eccentrica, unappassionata astrologa e una rigorosa
vegetariana. Un giorno i suoi amati cani spariscono. Poco tempo dopo, in una
notte piena di neve, scopre il cadavere del suo vicino e, accanto, le tracce di
un cervo. In seguito saranno ritrovati i corpi anche di molti altri uomini, morti in circostanze simili e misteriose. Erano tutti pilastri della
comunità di quel villaggio di montagna, e tutti erano appassionati cacciatori.
Sono stati forse uccisi dagli animali selvaggi che popolano quelle montagne? O
sono stati il bersaglio di una sanguinosa vendetta? La polizia indaga e
la stessa Janina finirà per diventare la sospettata numero uno.
Dopo
la sua incursione nelle serie televisive, Agnieszka
Holland ritorna al grande schermo con un thriller sovversivo. Pokot è ambientato in un paesaggio la
cui selvaggia bellezza non può nascondere la natura corrotta, la crudeltà e la
stupidità della gente che vi abita. Profondamente radicato nella realtà della
campagna polacca, il film mescola audacemente generi diversi, dal poliziesco
alleco-thriller fino al racconto femminista.
Proiezioni:
Domenica
12 febbraio, ore 16.00, Berlinale Palast
Lunedì
13 febbraio, ore 09.30, Friedrichstadt-Palast
Lunedì 13 febbraio, ore 12.00,
Haus der Berliner Festspiele
Martedì
14 Febbraio, ore 12.15, Zoo Palast 1
Domenica
19 Febbraio, ore 21.30, Haus der Berliner Festspiele
Marina
e Orlando sono innamorati e progettano di trascorrere la loro vita insieme. Lei
lavora come cameriera e adora cantare. Lui, di venti anni più vecchio, ha mollato
la famiglia. Una notte, ritornati a casa dopo aver festeggiato con grande
esuberanza il compleanno di Marina in un ristorante, Orlando è colto
improvvisamente da pallore mortale e non sembra più reagire agli stimoli. In
ospedale i medici non possono fare altro che confermare la sua morte. Gli
eventi paiono ora susseguirsi in modo rapido e fitto: Marina si ritrova di
fronte agli sgradevoli interrogatori di una ispettrice di polizia, mentre la
famiglia delluomo scomparso non le mostra altro che rabbia e sfiducia. La
moglie di Orlando infatti esclude Marina dai funerali e le ordina anche di
lasciare quanto prima lappartamento in cui vivevano, che almeno sulla carta
apparteneva ad Orlando. Del resto la famiglia delluomo si sente minacciata dalla
identità sessuale della giovane che scopriamo essere un transgender. Marina,
con la stessa energia con cui in passato ha combattuto per il suo diritto a
vivere come donna, rivendica, a testa alta, il suo diritto al dolore.
Anche
se lambiente che le sta intorno cospira contro di lei, il film sembra schierarsi
dalla parte di Marina, consegnandoci uno straordinario personaggio
femminile dotato di grande forza.
Proiezioni:
Domenica
12 Febbraio, ore 22.00, Berlinale Palast
Lunedì
13 Febbraio, ore 12.30, Zoo Palast 1
Lunedì
13 Febbraio, ore 15.00, Friedrichstadt-Palast
Lunedì
13 Febbraio, ore 21.30, Odeon Berlinale
Goes Kiez
Lunedì
13 Febbraio, ore 22.30, International
Domenica
19 Febbraio, ore 19.00, Berlinale Palast